Nissan Note

Nissan Note
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Tanto spazio e niente mal di mare!
23 giugno 2006

Iniziamo questo test drive con una piccola confessione: in redazione… detestiamo le monovolumi, soprattutto quelle di dimensioni medio-compatte, il cui spazio in più rispetto ad una normale vettura di segmento C spesso è più apparente che reale e che in passato ci hanno regalato esperienze di guida sì indimenticabili, ma che ancora oggi vorremmo rimuovere con tutte le nostre forze dalla mente. Sì perché certi dubbi inquietanti al volante – della serie “la tengo o non la tengo? Chi ha tolto di nascosto tutto il battistrada dai pneumatici?” – non ci sono venuti in circuito mentre cercavamo di domare cavallerie straripanti, ma affrontando normali strade, ad un’andatura forse brillante ma rispettosa del codice, al volante di tranquille monovolumi per famiglia.

Si sa, sospensioni morbide per privilegiare il comfort e baricentro alto costituiscono una gran brutta combinazione, e se l’elettronica può rimediare alle situazioni di reale pericolo, ben poca cosa può fare per evitarci un attacco di mal di mare affrontando una rotatoria o tutto il brivido dell’incertezza percorrendo in appoggio una curva da quarta marcia…

Così, quando Nissan ci ha consegnato un esemplare della nuova Note per uno dei nostri consueti test drive, ammettiamo di aver guardato la vettura giapponese con un certo sospetto: certo la linea è accattivante, dentro sembra infinita e il prezzo – ci arriveremo – è assolutamente competitivo, ma come ci saremmo sentiti affrontando le prime curve?

Equilibrio invidiabile
Anche se non abbiamo a che fare con una super sportiva, quindi, il nostro test drive per una volta parte proprio dal comportamento dinamico, perché

 

quest’ultimo è stato sicuramente la più grande sorpresa regalataci dalla Note. Una sorpresa positiva ovviamente.

A differenza di altre monovolumi, infatti, la Note ha esibito un equilibrio e una stabilità davvero notevoli, evidenziando un rollio e un beccheggio contenuti per la categoria. Nessun problema, quindi, ad affrontare ad andature brillanti i percorsi di collina, né le tante repentine curve a 90° che caratterizzano la marcia urbana, consentendo così una guida più divertente ma anche più rilassata, e in definitiva più sicura. Sensazioni di guida che pongono la Note un gradino più in alto, in materia di comportamento stradale, rispetto a tutte le dirette concorrenti che ci è capitato di provare.

Ecco allora che tutte quelle parole spese nella cartella stampa per descrivere l’attenzione posta alla definizione dell’assetto hanno acquistato improvvisamente un significato. La scocca, tanto per cominciare, è più rigida del 25% rispetto alla Micra, mentre la rigidità delle sospensioni anteriori è stata aumentata del 19%. Le sospensioni (con montanti MacPherson all’avantreno e barre di torsione al retrotreno), sono state tarate dai tecnici dei Centri Nissan in Spagna e Inghilterra, e impiegano molle, ammortizzatori e boccole specifici per il mercato europeo. A questi interventi si aggiungono la barra antirollio più rigida sull’avantreno, gli ammortizzatori “ripple control” con smorzamento delle microvibrazioni ad alta frequenza e le molle ad estensione controllata che garantiscono la massima precisione di guida. Sul retrotreno, invece, la rigidità delle sospensioni è stata ridotta dell’8% in modo da migliorare il comfort dei passeggeri.

 

E se l’assetto ci ha favorevolmente impressionato, note positive vengono anche da sterzo, cambio e freni, che certamente non sfigurano rispetto alla concorrenza.

Vista da fuori, vista da dentro
Appurato che la Note vanta un comportamento dinamico encomiabile, possiamo finalmente mettere la freccia, accostare e osservare con un po’ più di attenzione l’ultima arrivata nel sempre più affollato segmento delle monovolumi compatte.

Lunga 408 cm, larga 169 e alta 155, la Note presenta una lunghezza strategica per la categoria, ma anche un’altezza piuttosto contenuta (ben 7 cm in meno rispetto alla Opel Meriva, tanto per scomodare subito la regina della categoria…), a tutto vantaggio delle proporzioni del corpo vettura, che appare ben equilibrato.

Per i designer la carrozzeria monovolume costituisce da sempre una delle sfide più difficili, perché l’assenza dei volumi tradizionali con cui “giocare” e la necessità di massimizzare lo spazio interno pongono significativi vincoli alla loro fantasia. Ciò nonostante, in Nissan sono riusciti a conferire alla Note una personalità piuttosto spiccata, agendo con giudizio sui pochi elementi “liberi”. I gruppi ottici anteriori, ad esempio, presentano dimensioni insolitamente importanti, enfatizzate dalle plastiche in rilievo. Questi, assieme alla calandra che si sviluppa per tutta la larghezza della vettura, donano al frontale della Note un aspetto inconfondibile, oltre che coerente con lo stile dei modelli più recenti della casa giapponese.

 

Anche in coda protagonisti sono ancora una volta i gruppi ottici, che presentano sì l’andamento verticale tanto in voga tra le monovolumi, ma si distinguono nella parte superiore per il notevole sviluppo orizzontale all’interno del tetto.
Nella vista laterale, invece, l’elemento più originale è costituito dal terzo finestrino posteriore, con la sua forma di trapezio rovesciato.

All’interno, invece, la plancia e i pannelli delle porte si caratterizzano per i rivestimenti in plastica di discreta qualità per la categoria (l’unico, piccolo appunto va forse fatto al numero piuttosto elevato di tipologie diverse: una maggiore omogeneità non avrebbe guastato) e una strumentazione completa di tutto quello che serve e ben leggibile.

Per una volta, però, le nostre attenzioni si concentrano soprattutto nella zona posteriore, dove la Note esibisce uno spazio davvero fuori categoria per i passeggeri, grazie al design intelligente dei sedili anteriori – che non rubano centimetri preziosi – e al divano che può scorrere longitudinalmente per privilegiare di volta in volta la capacità di carico o l’abitabilità. Per chi siede dietro non mancano nemmeno due tavolini reclinabili, agganciati agli schienali anteriori, e va detto comunque che anche privilegiando al massimo la capacità di carico lo spazio per le gambe resta comunque più che discreto, mentre in altezza nemmeno i passeggeri più alti riscontrano problemi.

La capacità di carico, per la cronaca, varia da un minimo di 280 litri (ben sfruttabili grazie al vano di carico di forma molto regolare) ad un massimo di 437 litri, abbattendo il divano posteriore. Il tutto senza

 

dimenticare naturalmente gli immancabili vani portaoggetti, dall’ampio pozzetto posto davanti il cambio – che svolge anche la funzione di doppio portabicchiere – al generoso cassetto posto di fronte al passeggero anteriore, senza dimenticare le tasche laterali e l’intelligente vano occultato ricavato sotto la seduta del sedile anteriore destro.

Insomma, il giudizio non può che essere positivo, con qualche piccola critica solo per la seduta dei sedili anteriori, non particolarmente confortevole, il bracciolo anteriore tanto sottile da risultare troppo scomodo per essere realmente utilizzato come appoggio e l’ormai immancabile (sigh!) chiave elettronica.

Rispetto ai primi esemplari di Micra immessi sul mercato Nissan sembra aver risolto la maggior parte degli inconvenienti, ma il sistema non è ancora esente da qualche occasionale “ribellione”, mentre le dimensioni contenute della chiave la rendono sì pratica da riporre in tasca, ma anche terribilmente facile da.. smarrire.

Un 1.6 che preferisce girare in “alto”
L’esemplare messoci a disposizione da Nissan Italia era equipaggiato con il 1.6 benzina a sedici valvole da 110 CV e 153 Nm di coppia. Un propulsore che avevamo già avuto modo di apprezzare sulla Micra 160SR e che si è dimostrato in grado di muovere la Note con disinvoltura, come dimostra la velocità massima di 183 km/h e il tempo di 10,7 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h (dati dichiarati). Ciò nonostante, il propulsore giapponese che tanto ci era piaciuto sulla piccola Micra dal temperamento sportivo sulla Note ha evidenziato qualche limite, come la netta predilezione per le zone alte del contagiri, che costringe a lavorare abbastanza con il cambio per

 

trarne il meglio, accompagnata da un certa rumorosità in fase di accelerazione. Caratteristiche che ben si adattavano ad una piccola sportiva come la Micra 160SR, ma non proprio in linea con lo spirito di una vettura come la Note.

Sul fronte dei consumi, inoltre, segnaliamo che la Casa dichiara una percorrenza di 6,5 l/100 km nel ciclo combinato, ma va detto che il computer di bordo ci ha segnalato medie di circa 9 l/100 km in città e di oltre 8 l/100 km in autostrada a 130 km/h.
Insomma, il peso e l’elevata superficie frontale tipiche della carrozzeria monovolume si fanno sentire.

Prezzo vincente
Dove la Note si rivela decisamente economica, comunque, è nel prezzo di acquisto, soprattutto in rapporto ai contenuti tecnici e alle dotazioni. Una Note 1.6 16v, con il più completo allestimento Tekna, costa 17.100 euro, che comprendono tra le altre cose: quattro alzacristalli elettrici, climatizzatore automatico, volante sportivo in pelle e sedili con inserti in pelle, cassetto portaoggetti climatizzato, cerchi in lega da 16 pollici, specchietti elettrici riscaldabili, vetri posteriori scuri, ABS con EBD e NBA (Nissan Brake Assist), sei airbag, poggiatesta attivi, ESP, computer di bordo, fari ad accensione automatica, tergicristalli con sensore pioggia, radio con lettore cd e cd charger da sei cd, chiusura centralizzata con telecomando, immobilizer e chiave elettronica.
Se poi vi accontentate del motore 1.4 da 88 CV e del meno ricco allestimento Visia, la Note può essere vostra per 12.950 euro.

A titolo di confronto, segnaliamo che la Opel Meriva 1.6 nel più ricco allestimento Cosmo costa 17.650 euro, a fronte di una dotazione meno ricca, mentre il prezzo d’attacco della monovolume tedesca è di 14.700 euro per la 1.4 Club.
Per la Fiat Idea, invece, si parte da 12.960 euro per il 1.2 “base”, mentre per il 1.4 16v Emotion (sulla vettura italiana non è disponibile un 1.6 benzina) da 95 CV servono 17.100 euro, a fronte di 15 CV in meno e di una dotazione meno completa.

Da comprare perché:
-rapporto prezzo\contenuti molto competitivo
-l’abitacolo è sorprendentemente spazioso in rapporto alle dimensioni esterne
-vanta un design originale nonostante le proporzioni “obbligate” dalla carrozzeria monovolume

Da rivedere:
-la seduta dei posti anteriori non è particolarmente confortevole e il bracciolo anteriore è troppo sottile per fornire un reale appoggio
-consumi un po’ elevati in città e autonomia ridotta
-continuiamo a considerare le chiavi elettroniche l’innovazione più inutile dell’ultimo decennio. Se poi qualche volta fanno anche i capricci…

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https://www.nissan.it/

  • Prezzo da 13.350
    a 20.900 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 408
    a 410 cm
  • Larghezza da 169
    a 170 cm
  • Altezza da 153
    a 155 cm
  • Bagagliaio da 280
    a 1.595 dm3
  • Peso da 1.080
    a 1.300 Kg
  • Carrozzeria Monovolume e Multispazio
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