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«Tutte le rivoluzioni necessitano di una fase più o meno lunga di avviamento, ma in genere il progresso ha sempre vinto le sfide apparentemente più difficili.» Questa è probabilmente la frase, tratta dalla nostra intervista all'AD di Nissan Italia Bernard Loire, che meglio descrive il progetto Nissan Leaf e l'impegno che la Casa giapponese continua a proferire nei confronti di un progetto non certamente in attivo ma che rappresenta, di fatto, una pietra miliare nella storia dell'automobile.
Prima Car of the Year elettrica nella storia
Nissan Leaf, infatti, non è stata solamente la prima auto completamente elettrica a vincere il premio Auto dell'Anno. E' stata anche la prima vettura a declinare la motorizzazione elettrica in un prodotto potenzialmente in grado di rivolgersi ad un pubblico piuttosto vasto (segmento C). Il tutto senza essere esagerata nel prezzo: in Italia, sfruttando gli incentivi statali e noleggiando la batteria, il prezzo di listino della versione 2.0 può essere addirittura inferiore ai 20.000 euro (19.996 euro per la precisione).
Può costare meno di 20.000 euro
Un valore che probabilmente non sarà ancora in grado di ingolosire un pubblico restio a cambiare abitudini come quello del Belpaese ma che in Nazioni come la Norvegia, decisamente più avanzate nell'offerta di infrastrutture dedicate all'auto elettrica, permette già oggi di incrociare qualche Leaf lungo le strade. E non parliamo solamente di vetture appartenenti a flotte o a noleggi, ma di vetture guidate da privati che fanno il pieno (199 km d'autonomia) alla propria vettura con meno di 3 euro.
Già 58.000 esemplari su strada
Pioneristica in tutto e per tutto la Leaf è stata venduta in 58.000 esemplari a livello mondiale ed oggi, dopo oltre 288 milioni di km percorsi, il 93% di chi l'ha acquistata ha dichiarato di esserne estremamente soddisfatto. Un risultato impressionante, che nella nuova versione 2.0 (prodotta nella linea della Juke) mira a risultati addirittura superiori grazie a nuovi investimenti per 420 milioni di sterline che comprendono l'adattamento delle linee di Sunderland (UK) e la realizzazione di uno stabilimento in grado di produrre "in casa" i pacchi batteria.
Leaf 2.0: cosa cambia
Rispetto alla Leaf prodotta in Giappone la versione 2.0 europea introduce nuovi cerchi in lega da 17" nelle versioni top ma soprattutto inedite forme della calandra e di alcuni dettagli meno visibili, che hanno permesso di abbassare il coefficiente di penetrazione aerodinamica da 0.29 a 0.28.
Un contributo, quest'ultimo, che alla stregua della maggior efficienza offerta dalla pompa di calore di nuova concezione (-70% d'assorbimento) ha permesso di ottenere un'autonomia migliorata di 24 km: dai precedenti 175, infatti, si è passati a 199 km senza variazioni di spicco sull'unità elettrica da da 109 CV e 254 Nm di coppia in grado di assicurare accelerazioni da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi ed una velocità massima di 144 km/h.
Rispetto al passato è possibile selezionare lo stile di guida attraverso il joystick del cambio: selezionando la modalità “B” (Brake) al posto della classica D la rigenerazione in frenata viene ulteriormente aumentata offrendo una maggior sensazione di freno motore ed una maggior quantità di ricarica. Rimane attiva anche la modalità Eco che riduce la potenza erogata e massimizza l'efficienza di tutte le componenti non indispensabili al funzionamento della vettura, migliorando i valori di autonomia.
“Nissan Leaf non è stata solamente la prima auto completamente elettrica a vincere il premio Auto dell'Anno. E' stata anche la prima vettura a declinare la motorizzazione elettrica in un prodotto potenzialmente in grado di rivolgersi ad un pubblico piuttosto vasto”
Tante novità anche dentro
Numerose le novità anche dentro, nate con l'esigenza di creare una gamma di tre allestimenti che equiparasse il più possibile Leaf alla normale produzione Nissan. I rivestimenti, ad esempio, ora offrono stoffe scure in luogo di quelle più chiare della produzione nipponica e nella versione al top di gamma (Tekna) sono proposti anche i rivestimenti in pelle.
I sedili, ad esempio, sono stati ridisegnati per consentire un migliore alloggiamento dei clienti europei, aumentando lo spazio (+53 mm) per le gambe dei passeggeri posteriori, ma soprattutto sono variati i rivestimenti che offrono tessuti scuri in luogo di quelli chiari della versione giapponese e la pelle nella top di gamma Tekna.
Cresce di 40 litri il bagagliaio
C'è più spazio anche per i bagagli grazie all’integrazione del caricatore nel gruppo propulsore. Nella generazione precedente, infatti, il caricatore della batteria era collocato nell’area del bagagliaio, lontano dal gruppo propulsore, mentre nella nuova è collocato anteriormente: questo ha permesso di liberare 40 litri di spazio utile arrivando ad un totale di 370 litri consentendo un risparmio di peso di circa 30 kg. Piccoli accorgimenti riguardano anche sistema multimediale, che ora sfrutta un impianto audio Bose pensato per massimizzare dell’efficienza senza rinunciare ad un’elevata qualità del suono.
Si ricarica in 4 ore con meno di 3 euro
Con la Leaf 2.0 debuttano anche nuove modalità di ricarica. La prima generazione, offrendo un unico modello, presentava di serie la doppia presa per la corrente continua delle stazioni di ricarica rapida (CHAdeMO) e quella per la ricarica domestica/pubblica. Sulla nuova Leaf, la Visia presenta la sola presa per la ricarica domestica/pubblica (compatibile con prese da 10, 16 o 32 A), mentre le versioni Acenta e Tekna offrono di serie entrambe le prese. Utilizzando una stazione di ricarica domestica/colonnina pubblica da 32 A (necessita 6,6 kW di corrente), i tempi di ricarica risultano dimezzati: si scende a 4 ore contro le 8 di una presa a 16 Ampère e le 12 ore con 10 A.
Si controlla da remoto con Carwings
Come al solito è possibile gestire la ricarica della vettura ed alcune funzioni, come la climatizzazione, anche da remoto: il sistema telematico Carwings, infatti, è stato pensato per gestire attraverso lo smartphone la verifica dello stato di carica del veicolo o l’attivazione in remoto della climatizzazione. Sulla nuova Leaf, il sistema consentirà anche di calcolare i percorsi in funzione della presenza di punti di ricarica; fornire stime sul livello della batteria al raggiungimento della destinazione importata nel navigatore; ricevere notifica sullo smarphone in caso di interruzione della ricarica e del riscaldamento.
Allestimenti: come una normale Nissan
Tre gli allestimenti, proprio come una normale Nissan ad alimentazione "tradizionale". La Visia propone cerchi in acciaio di 16 pollici, chiave elettronica, fendinebbia, ESP e sei airbag, che contribuiscono all'ottenimento delle 5 stelle EuroNCap. Sulla intermedia Acenta le ruote diventano in lega, con diametro da 16", e vengono introdotti elementi come la telecamera posteriore, i vetri dietro scuri, il Carwings ed un sistema audio evoluto. Sulla Tekna, invece, fanno la loro comparsa il sistema audio Bose, gli interni in pelle, le telecamere di parcheggio Around View 360, i fari a led ed i cerchi da 17". La versione più ricca è la Tekna: fari a led, impianto stereo Bose a sette altoparlanti, interni in pelle, cerchi in lega di 17” e telecamere anche sotto gli specchietti per la visione Around View a 360°.
“Più che rivoluzionata la Leaf 2.0 appare evoluta e migliorata da un lato per incontrare i gusti del pubblico europeo e dall'altro per dare spazio a soluzioni inedite che dal momento del lancio ad oggi sono state sviluppate dai centri R&D Nissan”
Dal vivo: com'é fuori
Più che rivoluzionata la Leaf 2.0 appare evoluta e migliorata da un lato per incontrare i gusti del pubblico europeo e dall'altro per dare spazio a soluzioni inedite che dal momento del lancio ad oggi sono state sviluppate dai centri R&D Nissan. Del resto Leaf, per quanto sia trattata da Nissan come un normalissimo modello di produzione, rimane un perfetto laboratorio viaggiante per lo sviluppo delle tecnologie di domani.
Sotto il profilo estetico, a meno di non trovarsi davanti ad una versione Tekna dotata dei cerchi da 17", è molto difficile distinguere la nuova Leaf dalla vecchia. Più semplice, invece, se si apre la porta e si notano i nuovi rivestimenti pensati per venire incontro ai gusti cromatici del pubblico europeo.
Dal vivo: com'é dentro
Novità, riservate agli interni, che vengono apprezzate soprattutto quando si prende posto a bordo: i nuovi sedili offrono più confort a chi siede davanti ma soprattutto a chi siede dietro grazie all'introduzione di uno schienale più snello ma comunque molto confortevole. Orientata al confort anche la posizione di guida che si dimostra seduta piacevolmente alta (sotto al sedile ci sono le batterie) anche se non perfettamente in grado di essere cucita attorno ai guidatori di tutte le taglie: manca, infatti, la regolazione in profondità del volante.
Naviga risparmiando energia
Decisamente interessante il sistema multimediale, che offre qualsiasi tipo di connessione con device esterni (USB, BT e aux) ed un sistema di navigazione in grado di suggerire le migliori strade da percorrere per muoversi da A a B risparmiando energia.
Come si guida: ora è più europea
Nel passaggio dalla vecchia Leaf alla nuova 2.0 i tecnici europei hanno messo a punto anche un nuovo setup di sospensioni e sterzo. Su strada i miglioramenti si percepiscono immediatamente visto il comportamento più rigoroso in curva e la maggior precisione che si riscontra al volante, anche se quel che veramente importa è la migliorata capacità di recuperare energia in frenata senza restituire risposte "artificiali": ora utilizzando la normale marcia D il recupero dell'energia avviene in modo più progressivo e quando si va a pestare il pedale del freno la risposta è decisamente meno influenzata dall'effetto "dinamo" che è tipico delle vetture ibride ed elettriche. Un effetto che si ritrova volutamente, invece, nella modalità di guida "B" che estremizza il recupero dell'energia dimostrandosi molto interessante, ad esempio, nelle fasi di discesa.
“Su strada i miglioramenti si percepiscono immediatamente visto il comportamento più rigoroso in curva e la maggior precisione che si riscontra al volante”
Autonomia? Probabilmente 150 km reali
Difficile giudicare l'autonomia della vettura nel percorso di 60 km in cui abbiamo guidato Leaf nei dintorni di Oslo: siamo partiti con il 92% dell'energia e siamo rientrati al Leaf Hub con il 50% ma a dire il vero non ci siamo fatti sfidare troppo dalla sfida al consumo limitando la temperatura a bordo, disattivando la radio o i fari. Abbiamo guidato la Leaf per quello che può essere in Paesi "attrezzati", ovvero come una normale vettura di produzione, scoprendo quanto sia piacevole guidare un'auto piacevolmente silenziosa ed in grado di assicurare prestazioni di tutto rispetto.
In conclusione
Leaf è ora un prodotto maturo, interpretato da Nissan esattamente come un normale modello di serie vista la disponibilità di accessori ed allestimenti che la nuova versione 2.0 porta con sé. Naturalmente rimane una vettura di nicchia, soprattutto al di fuori di Paesi attrezzati come la Norvegia dove le colonnine non mancano e c'è una certa attenzione per l'auto elettrica, ma rimane pur sempre rimarchevole lo sforzo che Nissan sta facendo per conquistare clienti anche altrove proponendola in un range di prezzo che, sfruttando gli incentivi statali e la possibilità di noleggio della batteria (da 79 euro al mese), scende dai 30-36.000 euro del listino ad nun più "comune" 20-24.000 euro.
Nissan
Via Tiberina Km 15,740
00060 Caperna
(RM) - Italia
800 105 800
https://www.nissan.it/
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