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Il segreto del suo successo? Molto semplice: la capacità di essere dannatamente chic pur vantando un prezzo di listino estremamente contenuto. Niente più niente meno. Parliamo naturalmente della Mazda MX-5, che dopo oltre 20 anni di onorata carriera e più di 900.000 unità vendute nel mondo è ancora in grado di tenere banco nelle fantasie degli appassionati (e non solo) del genere roadster.
Tre serie
Una vettura che è un po' l'icona del "saper fare automobili" per il brand Mazda, studiata per essere un istant classic pur mantenendo costanti dal 1989 ad oggi gli accorgimenti estetici con importanti step evolutivi datati 1998, anno di nascita della seconda serie, e 2005, con il debutto della terza serie. Terza serie a sua volta leggermente aggiornata nel corso del 2009 con l'introduzione di alcuni dettagli di derivazione RX-8, ben riconoscibili nella forma della calandra pentagonale, nell'architettura dei gruppi ottici anteriori e nella forma ad U di quelli posteriori.
Disponibile sia nella romantica versione con Soft Top (tetto in tela) che in una più moderna carrozzeria Roadster Coupè con tetto in vetroresina retrattile, MX-5 mantiene fede al progetto originale anche per quanto concerne gli interni, che sono semplici e tutt'altro che lasciati al caso, grazie ad uno studio stilistico che li rende interessanti ed in grado di accogliere armonicamente le nuove tecnologie. Non c'è da aspettarsi display di grandi dimensioni o condivisioni wi-fi di internet, ma cruise control, sedili sportivi riscaldati, impianto hi-fi Bose, comandi al volante ed ingressi aux ed il Bluetooth possono far parte della dotazione.
Due motori
Fanno parte del pacchetto "di serie" anche ABS, airbag passeggero e guidatore, ma anche ESP e controllo della trazione, studiati per tenere a bada l'esuberanza del propulsore da 2.0 litri MZR da 160 CV e 188 Nm di coppia massima. Abbinato ad un cambio a sei rapporti e capace di spingere l'ago del contagiri sino a quota 7.500, questa unità costituisce la base anche per il motore da 1.8 litri, che mantiene la stessa corsa (83.1 mm) pur vantanto un alesaggio che scende dagli 87.5 mm del duemila agli 83.0 mm. Un motore anch'esso in grado di girare in prossimità dei 7.000, capace di erogare 167 Nm di coppia massima. Per entrambi i motori i cambi sono a cinque marce, ma sul duemila sono disponibili un manuale a sei rapporti ed un automatico tradizionale a sei rapporti con funzione sequenziale.
20th Anniversary
Protagonista della nostra prova è uno dei duemila esemplari della versione 20th Anniversary commercializzati anche in Italia dalla metà del 2010. Rispetto alle altre versioni il modello speciale si caratterizza per le colorazioni True Red o Crystal White Pearl (la nostra), per le targhette celebrative, oltre che per i cerchi da 17" dal design molto accattivante e per l'introduzione della barra a duomi, che rende più rigido e preciso l'avantreno.
DIETRO L'ASSE
Squisita da guidare
Questo non significa che la vettura non sia divertente. Anzi, nonostante l'assetto tendenzialmente morbido, telaio e sospensioni di derivazione RX-8 offrono tutto quello che serve per pennellare curve, permettendo di sfruttare a pieno le caratteristiche di erogazione di un quattro cilindri che ai bassi e medi regimi si dimostra addirittura più brillante del duemila. Davvero niente male nemmeno lo sterzo, preciso e diretto, così come abbiamo trovato ben calibrato l'impianto frenante.
In termini di fruibilità, la posizione di guida è comoda sino al metro e ottantacinque - ma anche superando di qualche centimetro i novanta - così come abbiamo trovato perfettamente in linea con le esigenze di chi è alla ricerca di una vettura di questo genere la strumentazione, la disponibilità tecnologica e la disponibilità di spazio a bordo. Certo nel caso in cui si viaggi in coppia è indispensabile ricorrere al bagagliaio anche per riporre uno zaino, ma per oggetti di piccola cubatura è possibile ricorrere ai vani portaoggetti di cui l'abitacolo è dotato.
E' rumorosa ma...
Meno buona l'insonorizzazione, anche se in questo caso bisogna fare le dovute precisazioni: nell'ottica di contenere i pesi i tecnici Mazda hanno preferito rendere meno efficace la protezione acustica, permettendo al fruscio aerodinamico di prendere fastidiosamente il sopravvento una volta superati i 130 km/h. In buona sostanza hanno lavorato come se la capote fosse un accessorio utile solamente per ripararsi dal freddo d'inverno o, più in generale, dalla pioggia. Se la vettura viene utilizzata correttamente, ovvero lungo percorsi guidati o aperta e con il vento tra i capelli, sono infatti altri i suoni a recitare da protagonisti...e fanno tutti riferimento alla voce del propulsore, che penetra con delicata quanto prepotenza all'interno dell'abitacolo. Esaltante.
Nel corso della nostra prova siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche dai consumi: senza esagerare i si può viaggiare in prossimità dei 14 km/l ed anche esagerando è difficile fare peggio dei 10 km/l. Merito, non solo delle caratteristiche del propulsore, ma anche del peso ultra-light della vettura: la bilancia indica appena 1.170 kg.
Costa il giusto
Salvo promozioni o pacchetti speciali, Mazda MX-5 è in listino a partire da 23.900 euro, corrispondendi alla versione 1.8 Wind da 126 CV con tetto in tela. Per la Record Black Roadster 1.8 servono 24.950 euro mentre per la più accessoriata Fire l'assegno sale a 25.480 euro. L'allestimento Wind con carrozzeria Coupè, dotata del 1.8, costa invece 25.600 euro che diventano 27.180 nel caso in cui si preferisca l'allestimento Fire. La 2.0 costa 29.650 euro nella versione Record White, 30.280 euro nella Fire Coupè e 31.730 con il cambio automatico Powershift nell'allestimento Roadster Coupè.
Mazda
Viale Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 062 932
https://www.mazda.it/
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