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E' un SUV del segmento B, e come sempre su Mazda ci colpisce la definizione del rosso. Un rosso che infuoca le città? Sicuramente un rosso che colpisce chi ci guarda, tanto che non sono in poche le persone che si voltano a controllarci a bordo di Mazda CX-3. Esatto, parliamo del rosso della carrozzeria di questo piccolo SUV che ora vi raccontiamo.
La linea è certamente uno degli aspetti meglio riusciti per questa Mazda CX-3. Da fuori e da vedere è bellissima, con il suo cofano allungato e il comparto anteriore squisitamente Mazda, con il suo taglio laterale che mostra una scarsa resistenza all'aria e cerchi da 18 pollici, con il suo posteriore dai doppi terminali e quei gruppi ottici stretti in un ammiccamento che si bea come detto della colorazione rossa della carrozzeria. Molto interessante da svariati punti di vista, si nota davanti sul parabrezza la telecamera utile per la frenata di sicurezza attiva, mentre nascosto nell'emblema di Mazda al centro della calandra c'è il radar del cruise control adattivo. I passaruota non sono abbondanti ma donano carattere alla vettura, che a livello di tecnologia dei fari punta sul full led. Squarciano la carrozzeria in basso anche i fendinebbia, utili persino nelle svolte strette con la loro illuminazione.
Dopo la sbornia della vista esterna, a un occhio superficiale gli interni potrebbero non raccontare la stessa storia di successo della carrozzeria di Mazda CX-3. In realtà, a ben vedere, il mix sapiente dei materiali lascia una buona sensazione, tanto che tutto sembra essere al proprio posto già da una prima occhiata alla plancia. L'unica nota vagamente stonata è la scelta di sicurezza di Mazda di rendere inefficace il touchscreen del display centrale, con la preferenza per i comandi sul tunnel che però, almeno nelle battute iniziali, non sono così immediati da raggiungere e rapidi da usare. Meglio allora puntare in parte sulle razze di un volante forse troppo grosso, che sopra di sè ha la tipica strumentazione di Mazda, con il contagiri analogico centrale, la velocità digitale, e due petali ai lati per controllare il computer di bordo e, tra gli altri, il carburante residuo. Nel tentativo di approcciare il mondo dei SUV di città in misura premium, Mazda CX-3 si toglie anche lo sfizio di prevedere nella nostra versione l'head up display. D'accordo, si declina su un supporto in plastica senza proiettare sul parabrezza, ma rimane qualcosa cui guardare con interesse.
A disposizione sull'head up display abbiamo alcune interessanti informazioni, come la velocità e anche la ripetizione dei segnali stradali. La dotazione si completa con un sistema infotainment sicuramente completo, ma che non si schiude ancora alla compatibilità con Android Auto e Apple Carplay, qualcosa cui in Mazda si dovrebbe cominciare a guardare. Il climatizzatore è automatico, forse troppo pompato a livello di penetrazione del rumore, e con una veste grafica prima di led, ma completamente analogica. Tradotto: si gira la rotella, anche per raggiungere l'automatismo. Lo spazio a bordo è adeguato per quattro occupanti, a patto che davanti non si siedano due persone extralarge. In questo caso lo spazio dietro diminuisce fino a quasi scomparire se le X dell'extralarge diventano due. Normale per un SUV di questo segmento, con il driver che può scendere a patti con la propria comodità per lasciare un po' di spazio in più dietro (ricordiamoci, parliamo di driver XXL), spostandosi manualmente sulla slitta sia in lunghezza sia in altezza. Anche il volante è gestibile in altezza e profondità. Il bagagliaio si apre manualmente, a rivelare 287 litri di capacità utile. Non c'è presa da 12V, ma la luce di cortesia. A sedili abbattuti, la capacità sale quasi a 1200 litri. Non enorme, dunque.
Quello da 1.5 litri diesel a disposizione su CX-3 è un motore che su Mazda abbiamo imparato a conoscere, e che oltre ai 105 CV è in grado soprattutto di offrire 270 Nm di coppia in bassissimo, a 1600 giri. Magari non tanto da rendere CX-3 una vettura sportiva, ma certamente sufficiente a farne un SUV maneggevole e scattante. Certo, la voce del diesel entra sopra i 3000 giri e non è particolarmente accattivante, e forse allora avremmo e potreste preferire il 2.0 litri benzina, con un ovvio - però - maggior dispendio economico in fase di marcia e in termini di consumi. Mazda CX-3 accelera nella nostra versione in poco più di 10 secondi per raggiungere i 100 chilometri orari, e tocca i 177 orari di velocità massima. Ottimi gli spazi di arresto, con una frenata di emergenza che non richiede pressioni spasmodiche sul pedale del freno. I consumi? Validissimi, grazie anche allo start and stop: riusciamo a percorrere 16-17 chilometri in città con un litro di gasolio, 18 a limite autostradale, 24 intorno ai 110.
Rigida, non si scompone, e sa essere divertente. L'esperienza di guida su questa Mazda CX-3 si potrebbe condensare tutta in questa frase. Si adatta certamente alla guida nelle vie strette di città, ma si dota di un certo comfort anche nei grandi viaggi, dove soprattutto chi siede davanti troverà la comodità giusta. Il cambio è manuale, a sei rapporti, ben spaziati e incapaci fortunatamente di impuntarsi. La frizione è del tutto leggera, così come lo sterzo che ha la sola pecca di essere declinato in un volante ampio. Del tutto abile a reagire alle buche, anche le più impervie, Mazda CX-3 lascia pensare che grazie alla sua altezza da terra e con la trazione integrale (+2000 euro rispetto alla trazione anteriore) potrebbe togliersi particolari soddisfazioni anche in off road. A noi invece è piaciuta nella guida di tutti i giorni, anche nell'insonorizzazione degli interni. Pecca forse qualcosa dal punto di vista della capacità del bagagliaio, come abbiamo raccontato in precedenza.
C'è tutto: la frenata assistita di emergenza, la protezione dell'angolo cieco sugli specchietti retrovisori (e il led non è fioco), l'assistente di corsia, anche se restituisce esclusivamente avvisi sonori e non interviene direttamente. Il cruise control è adattivo, e non ci porta a zero ma solo perché sulla nostra versione c'è il cambio manuale.
Bene il climatizzatore (forse un filo rumoroso), buona la retrocamera anche se più per l'angolo di visuale che per la definizione, completo il sistema infotainment al netto delle diminutio che vi abbiamo descritto prima. Comodo l'ingresso keyless, con spalla sufficiente i cerchi da 18 pollici, capaci di illuminare al meglio i fari full led anteriori. Dietro puntate certamente e sempre sulla telecamera: il lunotto non è così ampio per le manovre più difficili.
Si parte da meno di 20.000 euro, e nella nostra versione full optional si giunge a 27.000. Prezzi intriganti per un modello tutto da guardare ma anche da guidare, che non lascia indifferente chi guarda ma nemmeno chi potrà guidarla per un po'. Destinata ai giovani, al gentil sesso, alle famiglie come seconda auto.
Motore In prova
Cilindrata: 1.5 diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 105 cavalli
Coppia: 270 Nm a 1600 giri
Cambio: manuale a 6 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 16 in città, 18 a 130 orari, 24 a 110 orari
Emissioni CO2 per km: 105 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 177 chilometri orari
0-100: 10.1 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 428/177/154
Passo: 257 centimetri
Bagagliaio: 287-1197 litri
Pneumatici: 18 pollici
Peso: 1352 chilogrammi
Mazda
Viale Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 062 932
https://www.mazda.it/
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