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La seconda corsa del Campionato del Mondo WEC 2014 sulla pista di Spa Francorchamps è già di per sé un evento estremamente particolare. Se poi si sceglie di affrontare il viaggio che separa la cittadina belga da Milano a bordo di Porsche Panamera Diesel e Macan S Diesel lo è ancor di più.
Due vetture che non lasciano in alcun modo indifferenti e che rivelano un carattere molto particolare, insieme ad un lusso “diverso” ed una sportività “attenta ai consumi.” Chi vi scrive non è un tester abituale di auto ma un inviato alle corse di WSBK e MotoGP con una grande passione per i motori in generale: le impressioni, dunque, saranno quelle di un utente medio, senza zavorre di schede tecniche o valutazioni in stile “collaudatore smanettone”. Semplicemente impressioni da potenziali clienti che si pongono alla guida, fermo restando che girare la chiave con la mano sinistra ed entrare nel mondo di una Porsche Diesel, non è sicuramente di prassi.
Macan S diesel
Si parte con direzione Belgio a bordo della Macan S-Diesel, SUV che sbaglieremmo a definire un “piccolo Cayenne”, perchè dotato di sue peculiarità ben precise e di uno stile definito e molto personale. Sedili avvolgenti, ma molto più morbidi di quelli della Panamera; la prima cosa che notiamo è che la seduta non è la classica “verticale” tipica del SUV, dove il guidatore rimane in posizione molto eretta. Qui si affonda e ci si distende attorno ad un volante piccolo e ben strutturato, in stile “racing” con le alette del cambio ben raggiungibili ed i comandi tutti a portata di un facile click.
Il passeggero posteriore ha uno spazio comodo e sufficiente, anche se inferiore rispetto alla Panamera. Nemmeno qui si ha l'idea di stare alla guida di un veicolo a gasolio: la risposta è pronta e decisa, soprattutto quando si sceglie di passare dalla modalità comfort a quella Sport Plus.
Il cambio ha qualche piccolo strappo alle marce basse con la sport-plus, ma è un dettaglio che si può notare proprio ad essere pignoli, mentre si distende egregiamente una volta raggiunti gli alti regimi. Molto stabile in curva, nel misto e nei curvoni veloci, si sente la natura 4x4 della vettura quando affrontiamo l'umido, quasi ghiacciato, delle stradine che percorriamo nelle Ardenne.
La Macan si guida per ore in modo del tutto rilassato, specie in autostrada, anche quando il traffico richiede il passaggio da velocità di crociera più elevate a frenate più o meno reiterate, per le piccole code dei lavori in corso o l'intervento di tratti regolati dai limiti di velocità (parliamo di autostrade tedesche).
Precisa nei tratti guidati
Nessuna indecisione nei cambi di direzione, nessun problema a bassa velocità, consumi limitati per un SUV dal motore di 3.000 cc V6 per 249 cv di potenza: circa 6,6 l/100km per una top speed di 242 km/h segnata in Germania su tratto senza limite e senza aver inserito la modalità “sport-plus”, tanto per dire che, volendo, ce n'era ancora da tirar fuori! Il tutto, ricordando a fatica che anche questa è un diesel.
Sicura e precisa su strada la Macan propone alcuni dettagli che ci lasciano perplessi in tema di navigazione satellitare, soprattutto in ambito cromatico: il giallo ocra della giusta direzione si mescola al giallo paglierino delle vie adiacenti o sottostanti. Certo non sono colori simili, ma richiedono una certa dose di attenzione e possono trarre in inganno in caso di necessità del colpo d'occhio veloce. Dettagli che si possono tranquillamente migliorare su auto che hanno comunque il meglio dei gadget elettronici utili, a disposizione dell'utente.
Panamera diesel 300CV
Si riparte dal Belgio dopo la corsa al volante della Panamera. L'avviamento non tradisce assolutamente il motore 3000 V6 e questa caratteristica verrà mantenuta per tutto il viaggio, tant'è che dobbiamo ogni tanto sforzarci per ricordare di essere al volante di un diesel.
“La Macan si guida per ore in modo del tutto rilassato, specie in autostrada, anche quando il traffico richiede il passaggio da velocità di crociera più elevate a frenate più o meno reiterate”
La seduta è comoda, i sedili garantiscono un'ergonomia avvolgente di stile sportivo, forse un po' troppo rigida per i lunghi tratti, particolare che saremo costretti a rilevare dopo circa 9 ore in abitacolo, ma nello stesso tempo utilissima per una guida di tipo veloce in approccio dei curvoni delle autostrade tedesche, nei tratti privi di limite di velocità. Il passeggero a lato gode di spazio e comfort, mentre quello posteriore ha veramente un ambiente di manovra notevole, molto ampio, caratteristica che dall'esterno non si intuisce, ma c'è ed è apprezzatissima dal nostro compagno di viaggio. Bagagliaio sufficientemente capiente, sistema di climatizzazione ottimale, sistema di navigazione con gli stessi “difetti” della Macan.
Piena fin dai bassi régimi
Ai bassi régimi Panamera dimostra di essere una vettura eclettica: troppo facile per una Porsche esprimersi ad alti livelli quando viene “tirata” a dovere. E' a giri bassi che si vede la sostanza e questa vettura è piacevolissima e facilissima da guidare anche alle basse velocità, pregio molto raro nel suo segmento. Molto stabile nonostante la strada umida, sia in marcia che in frenata, ha un cambio incredibile che non strappa mai, nemmeno se la mappatura viene commutata su sport o sport plus.
Semmai la possibilità di fare lo stesso con le sospensioni si dimostra molto più utile nei percorsi misto-veloci che nei lunghi e velocissimi curvoni autostradali dove, a nostro avviso, la modalità “comfort” più morbida sembra adattarsi meglio al tracciato. La segnalazione automatica dei limiti di velocità, con dati visualizzabili dal cruscotto, è un gadget elettronico che si rileva utilissimo, specie nei tratti svizzeri dove spesso la marcia consentita non supera i 60 km/h.
Per il resto, rischiando di essere ripetitivi, mai e poi mai pensereste di guidare una turbo-diesel, specie quando affondate l'acceleratore decisi in un kick-down feroce al quale l'auto, in modalità automatica, risponde da Porsche, cioè facendovi letteralmente schizzare via, oppure divertendovi ad usare le 8 marce del Triptronic che avete a portata di pollice sul volante, piccolo e sagomato corsa. Insomma, una perfetta ammiraglia con l'anima piena da granturismo di classe e un motore diesel dissumulato perfettamente, con prestazioni super. Su quasi 19 ore di viaggio e circa 1900km percorsi, il consumo medio è stato di 7,7 l/100km, con una top speed in terra tedesca di 261 kmh. Scusate se è poco!
Maurizio Mak Ottomano
Porsche
Corso Stati Uniti 35
35127 padova
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