Lexus ES Hybrid | Ti siedi... ti guida... nel lusso [Video]

Quando provi una berlina delle dimensioni di ES Hybrid, non ti possono non venire in mente i grandi viaggi, o magari quei momenti in cui l’auto di rappresentanza fa la differenza. Come tutte le altre Lexus, anche questa ES rappresenta l’eccezione a una convenzionalità spiccata: è un’alternativa, di lusso, che arriva da lontano, e che quindi per forza di cose parla un’altra lingua e usa altri stilemi rispetto a quelli di gusto tipicamente europeo. Anche questa ES risponde a questo genere di approccio: si presenta con linee affilate, spezzate, degne della miglior spada di Hattori Hanzo, ma offre all’interno una estrema comodità, soprattutto per chi siede dietro. Certo, non è un SUV, ma non è necessario puntare per forza sull’altezza per trovare la comodità in una vettura. Davanti? Si sta comodi. Dietro? Si sta ancor più comodi, e i quasi cinque metri di lunghezza garantiscono, insieme al passo, una realtà da viaggio nel burro. Dal punto di vista del design, anche questa ES parla la lingua di Lexus, con la calandra a clessidra e l’enorme L, i gruppi ottici full Led, un cofano pronunciato e un posteriore rialzato che allontana un filo dall mood station-wagon-o-niente al quale siamo abituati.

Se fuori offre i consueti tratti stilistici, dentro… pure. Tradotto: il display centrale è enorme, ma l’interfaccia crolla sempre nel consueto peccato originale: quello di essere raffinato, speciale, di nicchia, e pertanto poco intuitivo almeno ai primi utilizzi. Se siete già clienti Lexus non fatevi remore: sceglietela a occhi chiusi perché dentro ricorda, migliorandole, altre Lexus. Se non siete già clienti Lexus, beh, andate in una concessionaria e provate a giocarci un po’. Il sistema infotainment è di per sé completo, anche se non ospita la compatibilità con Android Auto e Apple Car Play, ma in generale sembra un filo passatello. E’ come se in Lexus il tempo non passasse mai, e mentre gli altri danno forti colpi sull’acceleratore di interni ammiccanti - anche se non sempre di qualità, Lexus è riconoscibile già alla prima occhiata. La posizione di guida viene trovata in pochi semplici passaggi, con il driver che ha a che fare con un grande tunnel e con una escursione non particolarmente abbondante del volante. Il quadro strumenti è organizzato come di consueto, e anche la grafica ricorda altre Lexus. C’è qualche tasto fisico in più rispetto a UX, e nella nostra versione Luxury fa bella mostra di sé l’head up display, che offre ampia visibilità e una superficie adeguata. Dietro si possono governare elettricamente le tendine parasole, e giocherellare con l’infotainment, mentre il driver sta lì a chiedersi “ma che sta succedendo?”. Il bagagliaio non è enorme, ma è sufficiente per far riporre la valigia dall’autista quando si torna dagli Emirati Arabi.