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La prima volta l’avevamo vista in occasione dello sbarco europeo a Bruxelles, dove ci aveva colpito per il suo design orientaleggiante e molto personale. Dopo 30 anni, quindi, è arrivato il momento di dare ufficialmente il benvenuto alla Lexus ES anche nel nostro mercato, dove arriva per andare a mettere i bastoni tra le ruote alle blasonate tedesche del segmento E. Per lei la missione non è semplice. Dalla sua c’è un'unica motorizzazione e due versioni (Luxury e F Sport), con motori self charging hybrid, cambio eCVT e trazione anteriore. Rispetto alle rivali guadagna qualcosa in lunghezza, con un corpo lungo 4,97 e un passo di 2,87 m ed è larga 1,86 m per 1,44 di altezza. La capacità di carico è di 456 L e riesce ad accogliere 4 persone con lo stesso aplomb di un salotto.
Molto lavorata e appuntita, ma secondo noi questo la rende più originale rispetto alle rivali, anche se non c’è solo tanta estetica in questa ES 2019. I fari full LED, infatti, sono stati aggiornati e adesso possono ritagliare un fascio di luce ancora più preciso che esclude le porzioni occupate esclusivamente dal veicolo che sopraggiunge e che precede. Anche la prominente calandra, che nella versione F Sport si contraddistingue per un design a doppia elica di DNA, racchiude all’interno (dietro il logo per la precisione) il radar dei sistemi di sicurezza, che su questa settima generazione si evolvono ulteriormente. Il pacchetto si chiama Lexus Safety System + e dispone di nuove caratteristiche progettate per prevenire e ridurre le possibilità di collisione a qualsiasi velocità di marcia per tutti gli occupanti. Tra le nuove funzioni del sistema di pre-collisione si aggiunge la Cyclist Detection, grazie alla quale il sistema riesce a rilevare la presenza di ciclisti. Il sistema di rilevamento pedoni si arricchisce invece della funzione di riconoscimento notturno grazie agli affinamenti apportati in termini di sensibilità e raggio d’azione del radar.
Spazio a profusione. Da una parte, infatti, dobbiamo ricordarci che i punti cardini su cui questo progetto si basa sono il comfort la spaziosità e la silenziosità. Per il primo ci sono ‘dettagli’ come i sedili, che sono stati protagonisti di uno studio di progettazione durato 3 anni per garantire il massimo quanto a comodità soprattutto durante le lunghe percorrenze del pubblico businness, segmento a cui quest’auto si rivolgerà maggiormente. Anche a livello di isolamento acustico c’è stato un ulteriore step, dato che adesso il pavimento è ricoperto per il 93% da materiale fonoassorbente chiamato Hybrid Acustic. Grazie a 3 livelli a densità crescente riesce ad isolare l’abitacolo per garantire non solo un ambiente più rilassante, ma anche per poter usufruire al massimo del sistema audio Mark Levinson, che, come per tutte le altre Lexus, viene appositamente studiato per il modello che andrà a equipaggiare. Anche la qualità degli assemblaggi è molto alta, così come quella dei materiali che rendono l’ambiente di fatto premium, ma rispetto alle tedesche manca qualcosa nel layout e nel design del tunnel centrale e anche per quel che riguarda i contenuti e la grafica del sistema di infotainment. Molto chiaro invece il cockpit virtuale che vi dice tutto quello che volete sapere scorrendo nei menù con i tasti sulle razze.
Facciamo chiarezza. La ES non è e non vuole essere una berlina sportiva. L’equilibrio è notevole e la trazione anteriore non è un limite, ma se cercate qualcosa che si avvicini agli allestimenti M o AMG delle competitor tedesche siete fuori strada. C’è da dire che il peso è mascherato davvero bene (siamo sui 2100 kg), anche se l’inghippo arriva dal powertrain, che con le sue credenziali non è adatto per ritmi frizzanti delle tortuose strade europee. Come già detto, non vuole e non deve esserlo. La ES, infatti, vuole solo coccolarvi all’interno del suo ambiente ben insonorizzato e spazioso, dove i sedili vi abbracciano e vi sostengono tanto da farvi immaginare di poter percorrere la distanza tra la Terra e la luna senza il minimo sforzo. Ad aiutarvi c’è anche la trasmissione, che vi fa andare via lisci senza il minimo strappo o vuoto e garantisce uno step in più quanto a comfort vista la totale assenza di vibrazioni. Sappiamo che i clienti tipo di questa Lexus ES saranno quelli appartenenti alla fascia delle lunghe percorrenze, quindi rappresentanti e NCC, ma anche i privati dovranno ricalibrarsi per tirare fuori il meglio da un lay out tecnico studiato per ambienti e situazioni diverse da quelle del mercato europeo. Il classico ‘effetto scooterone’, di cui molti si lamentano, è alla portata se non usate con giudizio l’acceleratore. Bisogna cercare di far scorrere l’auto senza affondare troppo bruscamente e in questo modo si otterrà una marcia fluida e rilassata. Se poi si lascia che gli ADAS di secondo livello ci aiutino, allora l’esperienza in generale si fa ancora più sicura e rilassante, grazie al cruise control adattivo e al lane keeping che in modo preciso e dolce vi mantengono (ma è solo un assistenza ricordatevelo) al centro della vostra corsia, con la distanza rispetto alla macchina che precede impostabile su più livelli. Sfortunatamente non abbiamo avuto di approfondire l’argomento consumi, dove Lexus dichiara un 5,3 L per 100 km. Dato che, anche se di poco superiore, non sarebbe affatto male.
Se la gioca ad armi pari con le tedesche per quanto riguarda comfort, insonorizzazione e spaziosità, ma deve ancora crescere nel design degli interni e nei contenuti (e grafica) dell'infotainment. I prezzi partono da 50.800 euro per la Business e arriviamo ai 64.000 euro della Luxury, passando per Executive (56.000) e F sport (58.200). Bisogna poi considerare l'Hybrid Bonus che consente di scalare 8.500 euro. È il caso di lasciare la parola ai numeri, che nel corso del 2019 ci diranno qualcosa di più di questa ES.
Lexus
Via Kiiciro Toyoda, 2
Roma
(RM) - Italia
800 100 131
https://www.lexus.it/
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