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Il lancio della Lamborghini Huracan Performante aveva un solo obiettivo: quello di realizzare una delle auto più veloci al mondo nel giro di pista. Con ogni probabilità nemmeno a Sant'Agata si sarebbero aspettati che quell'idea si sarebbe materializzata in un oggetto capace di staccare l'incredibile tempo di 6'52"01 al Nürburgring...ovvero il record per le auto prodotte in serie.
Un record incredibile, che lascia al palo mostri come la Porsche 918 Spyder e dimostra ancora una volta come la semplicità e la leggerezza in quest'ambito paghino di più, in termini prestazionali, rispetto alla complessità di soluzioni ibride che uniscono la forza del motore termico a quella - purtroppo momentanea - dell'unità elettrica.
Per realizzarla i tecnici Lamborghini hanno ripreso in mano un progetto di per sé già vincente ed agendo sotto ogni punto di vista, con le competenze derivanti dalla vincente esperienza nel GT3 e nel Supertrofeo, il team guidato da Maurizio Reggiani ha saputo realizzare il nuovo riferimento tra le supercar. Tutto nasce come al solito dal motore aspirato, che è sì il "solito" V10 5.204 cc ad iniezione diretta e carter secco (84,5 x 92,8 mm, alesaggio x corsa) ma rivitaminizzato con 30 CV e 40 Nm di coppia in più grazie ad un nuovo scarico e nuove valvole in titanio: si sale dunque a 640 unità (a 8.000 giri) con 600 Nm di coppia massima come al solito trasferiti a terra dalla trazione integrale permanente (prevalente sull'asse posteriore, differenziale Haldex) e da un cambio a doppia frizione e sette marce. Notevoli, ovviamente, le prestazioni visto che la Huracan Performante passa da 0 a 100 in 2,9 secondi toccando una velocità massima superiore ai 325 km/h. Degno di nota anche lo sparo sullo 0-200 visto che si copre in appena 8,9 secondi. Il consumo medio dichiarato è di 13,7 litri di verde ogni 100 km.
Lunga 4,5 metri, larga 1,82 ed alta 1,16, la Performante pesa 1.382 kg a secco (-40 rispetto alla Huracan standard, bilanciamento % 43/57) e poggia su ruote da 20" Mimas forgiate (anche con fissaggio monodado) gommate Pirelli PZero Corsa 245/30 davanti e 305/30 dietro. Ruote frenate da un impianto frenante con dischi carboceramici (380 mm davanti) morsi da pinze Brembo monoblocco a sei pistoncini davanti e quattro dietro: notevole il potere frenante visto che Lamborghini dichiara sufficienti 31 metri per frenare da 100 a 0 km/h.
Il telaio vanta una struttura molto raffinata grazie al largo uso di alluminio misto a carbonio che lo rendono molto leggero. Alluminio e plastica sono utilizzati per la carrozzeria mentre per quanto riguarda le novità aerodinamiche, come il sistema Adaptive Lamborghini Aerodynamic, è stato scelto il carbonio pressato (pressed forged).
ALA è certamente uno dei segreti delle prestazioni di questa Lambo perché da un lato è in grado di assicurare il 750% di carico in più rispetto alla Huracan standard (350 kg) ma allo stesso tempo è in grado di ridurre notevolmente il drag nelle fasi di accelerazione ed alla massima velocità grazie allo stallo dei profili aerodinamici davanti e dietro. ALA al posteriore ha anche la caratteristica di poter lavorare in modo asimmetrico creando o annullando pressione sul profilo alare con il fine di generare 50 Nm di coppia attorno all'asse di rotazione della vettura: battezzato Aerovectoring il sistema è dunque in grado di contribuire alla sterzata della vettura riducendo, a parita di ingresso e percorrenza di curva, un minor uso dello sterzo. Una genialata, quest'ultima, che non è certamente nuova nel mondo dell'aeronautica ed in F1 - nel 2010 si usava l'F-Duct - ma per la prima volta viene usata anche per contribuire all'effettiva dinamica di un veicolo.
Tra le varie rivisitazioni che hanno portato alla creazione della Huracan Performante si fanno notare anche lo sterzo LDS con rapporto variabile e l'altrettanto opzionale set di ammortizzatori magnetoreologici che vigilano sul lavoro delle sospensioni a quadrilateri sovrapposti. Dal vivo: com'è fuori La Huracan era già di per sé una vettura molto riuscita da un punto di vista estetico ma con l'introduzione del nuovo allestimento emerge l'aspetto più atletico dello stile messo a punto dal Centro Stile italiano: l'ala posteriore a nostro avviso sta molto bene ed anche le modifiche apportare al posteriore, con il passaggio dello scarico dalla zona laterale a quella centrale, hanno reso decisamente più aggressivo il look, differenziando quindi molto la Performante dalla più elegante Huracan standard. Una vettura molto ben fatta sotto ogni punto di vista, con una grande cura per il dettaglio raffinato come i cerchi con attacco monodado, che possono prendere il posto dei comunque aggressivi 20" con fissaggio classico.
Gli interni della Huracan Performante sono sostanzialmente simili a quelli della standard per quanto concerne l'architettura mentre i materiali utilizzati guardano di buon occhio elementi come la fibra di carbonio, che troviamo in modo massiccio sulle bocchette dell'aria, nella maniglia di chiusura della porta e sul tunnel centrale sul quale si sviluppa una serie di tasti di difficile comprensione, almeno inizialmente.
Bello il tasto di avviamento rosso protetto, in puro stile aeronautico, così come abbiamo trovato molto ben fatta la strumentazione anche se i colori utilizzati sono spesso sin troppo vivaci: manca una modalità d'uso più "tranquilla" alla stregua della mega-mappa Audi con la strumentazione ai lati proposta sulla "gemella" Audi R8.
Apparentemente claustrofobica, come tutte le supercar che si rispettino, la Huracan Performante è in realtà molto ospitale anche con i piloti più alti: questo grazie all'ampia possibilità di regolazione del sedile ma soprattutto all'escursione del piantone dello sterzo. Non ci sono piaciute, invece, le leve del cambio: la posizione è corretta, anche il concetto di tenerle fisse è molto racing, ma la forma con il bordino "in avanti" è fastidiosa, quasi tagliente sulle dita.
Questa è certamente la parte in cui la Huracan Performante è più cambiata rispetto alla standard. La nuova declinazione del motore lo rende subito più brillante e come al solito la voce che filtra all'interno dell'abitacolo è esaltante: del resto in un mondo di motori "soffiati" dalle turbine fa davvero effetto sentire il rombo di aspirazione di un generoso motore aspirato.
Nonostante l'assenza del turbo il V10 Lamborghini risponde con la cilindrata ad ogni singolo dubbio sulla capacità di assicurare spinta anche ai bassi regimi: questo motore lavora anche in settima marcia a 1.200 giri e 50 km/h assicurando valori di ripresa davvero notevoli. Un motore che gira "rotondo", con il giusto quantitativo di vibrazioni (mai fastidiose) ed un abbinamento con il cambio a sette marce praticamente perfetto: la doppia frizione sotto questo punto di vista fa miracoli.
Un cambio di nuova concezione che lavora all'unisono con un reparto trasmissione ben vigilato da un sistema di controllo della dinamica (ANIMA, acronico di Adaptive, Network, Intelligent Managenent) che regola il funzionamento di ongi componente assicurando il massimo piacere di guidare in funzione della tipologia di guida: tutto molto morbido e dolce e relativamente comfortevole quando si va piano ed esattamente il contrario quando andiamo a spostare il manettino da Strada a Corsa passando per la modalità intermedia Sport.
Una modalità, Corsa, che tira fuori tutto il carattere della Performante perché estremizza anche la performance del sistema ALA facendolo lavorare anche in modo asimmetrico: in base alla curva, alla relativa velocità di percorrenza ed al posizionamento di acceleratore, freno, sterzo e carico sulle sospensioni il sistema attiva o disattiva l'Aerovectoring assicurando l'impressione di avere un secondo sterzo al centro della vettura: scollinando la Piratella di Imola, curva in forte discesa e contropendenza da percorrere ad alta velocità, la sensazione trasmessa dal sistema è molto forte e la differenza di percorrenza tra la Performante e la standard è davvero incredibile. Il tutto usando qualche decimo di grado in meno di sterzo.
Lo sterzo è forse l'unico punto debole di questa Huracan Performante: alle basse velocità ci è parso inutilmente veloce ma la sensazione è che non sia il sistema LSD (Lamborghini Dynamic Steering) ad essere colpevole di questa sensazione ma il profilo della gomma, tanto che all'aumentare della velocità questo effetto sparisce e tutto torna alla normalità.
Una vettura incredibile, insomma, che passa al pilota tutto quello che passa sotto le ruote assicurando la sensazione di avere un filo diretto con ogni componente dell'auto, quasi l'ANIMA che governa la vettura fosse la vostra.
Un vero e proprio punto di riferimento per la categoria delle Supercar (prezzo 190.000 euro + iva) pronta a girare attorno ad hypercar di almeno quattro volte il prezzo di listino, visto e considerato che la più veloce al Ring prima di lei era sua maestà Porsche 918 Spyder.
Lamborghini
Via Modena, 12
Sant'Agata Bolognese
(BO) - Italia
051 6817611
https://www.lamborghini.com/it-en
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