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Che il marchio Kia abbia fatto passi da gigante nell'ultimo decennio è cosa nota a tutti. Altrettanto nota è la varietà di motorizzazioni che i coreani riescono a dare nella propria gamma verso il 2020. Non solo i classici termici benzina o diesel, ma anche ibridi con vario livello di elettrificazione e degli EV puri. In più, la costante del gas: un GPL apprezzatissimo da noi in Italia che ora è anche su nuovo Kia Sportage. Nonostante quest’ampia diversificazione, un modello dei più elettrificati nella gamma resta forse quello meno apprezzato dalla massa, che non lo conosce abbastanza. Si tratta di Niro, Crossover che è sul mercato dal 2016 ma si è rinnovato quest’anno.
Proprio sfruttando la parziale omonimia con il grande attore di Hollywood, attualmente Kia Niro si accosta a un testimonial d'eccezione che è Robert De Niro. Ma nella sostanza? Abbiamo provato la versione ibrida HEV da 141 cavalli combinati, con la batteria leggera da soli 38,5 Kg (1.56 kWh - 240V). Quella semplice di ibrida, che non ha prestazioni esagerate e nemmeno la presa di corrente; fa tutto da sé, ma non è “solamente mild” come certa concorrenza. Concorrenza ibrida soprattutto asiatica, per Kia Niro 2019, mentre altra (spesso europea, solo termica) non ha tutta la convenienza del momento grazie agli incentivi e alle norme. Vale la pena conoscere questo mezzo di segmento C che sotto il vestito prova a differenziarsi dalla massa, anche se poi il giudizio pratico passa da variabili personali ed economiche.
Di Kia Niro abbiamo già parlato più volte su queste pagine (a questo link i vari articoli e prove). Sostanzialmente l'edizione 2019 non dista molto da quella precedente. Si raffinano solo alcuni dettagli visivi, soprattutto nel taglio alle estremità, di fronte e retro vettura. Paraurti, nella parte bassa e gruppi ottici che da entrambi i lati sono migliorati. Un senso di maggiore modernità e soprattutto caratterizzazione per l'illuminazione. Kia Niro 2019 resta lunga 4,35 metri e usa cerchi fino a 18’ ma è un po' più incisiva, pur meno appariscente di altri crossover. Resta molto evidente quel posteriore a profilo quasi verticale e l’insieme denota un'immagine comunque lontana da certe mode europee più filanti e armoniose.
Kia Niro versione 2019 migliora le proprie dotazioni e alcune finiture, cercando come tutti di far percepire qualità, anche se la vera nota evidente resta quella della spaziosità. Un Crossover ottimale per arti inferiori e capo, qualsiasi statura si abbia. Molte le plastiche a vista, con solo alcuni profili e selleria di pelle (in allestimento top) e lo spiccare di certe finiture lucide che possono piacere secondo gusti (data la facilità di sporcarle). Generosa nello spazio, non eccede nel lusso ma ci sono tutte le funzioni che servono oggi, facili da fruire. Infotainment fino a 10,25 pollici con menù a tre finestre, easy salvo il cambio destinazione mentre è già in corso la navigazione. Grafica e comandi sono semplici da scorrere, oltretutto Niro 2019 è la seconda vettura Kia che oltre alla connettività (SIM Vodafone) dispone della App dedicata UVO Connect, per condividere un po' di informazioni della vettura e inviarvi alcuni dati (es. destinazione) da remoto.
La strumentazione centrale con il display da 7’’ e il resto dei comandi a lato sinistro, permettono una buona gestione (non easy come l’Infotainment) degli ausili alla guida. Ce ne sono quanto basta alla fascia generalista “Plus” di ADAS. Tanti avvisi, forse anche un po' invasivi acusticamente e soprattutto tante informative per capire il flusso energetico. Informative utili, perchè provando la ibrida classica non necessita fare molto, bisogna però scegliere come dosare il piede perché il cambio è gestito automaticamente e la ricarica altrettanto (su tre livelli). Il bagagliaio è da 436 a 1434 litri, non record senza abbattere i sedili visti gli ingombri, ma compensato dallo spazio in abitacolo, anche per chi sieda dietro.
Trovare posizione di guida sulla Kia Niro è semplice ma non sempre immediato, causa il grande spazio a chi piaccia guidare molto “attaccato” può sembrar strano, lasciare certi margini (il volante anche nella versione top è regolato manualmente). Non sono pochissimi i comandi da usare solo se piace sempre modificare i settaggi, altrimenti tutto facile: le leve dietro al volante hanno varie funzioni, soprattutto i paddle permettono anche di gestire il livello di recupero energia, dando la forte frenata rigenerativa al rilascio pedale. Tolto proprio l’impatto dei comandi e quello acustico, del silenzio a basse velocità, Kia Niro Hybrid è molto semplice da guidare, per viaggiarci senza pesi. A proposito: pesa 1500 Kg circa in ordine di marcia e si muove in leggerezza, questa ibrida. Non spaventa per la velocità raggiungibile, di soli 120 (EV) o 164 Km/h, ma soddisfa il proprio target per la ripresa (0-100 Km/h in undici secondi). Soddisfa senza offrire sensazioni intense, pur con trasmissione automatica a doppia frizione sei marce meno blanda di certa concorrenza (che usa il CVT).
Piuttosto di impegnarsi in inutili ricerche di velleità sportive, chi non è avvezzo apprenderà in breve come sfruttare il freno motore rigenerativo, vedendo grafico e i flussi (peccato che quello più esaustivo, sia sul display centrale). Serve eccome, guidare al meglio l’ibrido, perché onestamente in solo termico non si eccellerebbe nemmeno per i consumi, mentre si può fare meglio gestendo le fasi di elettrico (zero emissioni e non). Il supporto dei circa 43CV dal motore sincrono (quando ci sono tutti) serve parecchio nel rendere gradevole la spinta, altrimenti il termico 1.6 GDi benzina non sarebbe un fulmine di guerra con i suoi 105 CV e 147 Nm, anzi. Quando è in funzione si fa sentire anche troppo. Abbiamo guidato Kia Niro sia in città sia in autostrada, notando una certa sonorità dal motore quattro cilindri posto anteriormente. Il forte della Niro è sempre nello spazio, che vuole dire anche comfort, visto come ci si va tranquillamente in viaggio con il Cruise adattivo che funziona anche per le ripartenze e delle assistenze (Liv.2) che mantengono la corsia in maniera ferma, avvisando per: le frenate (anche pedoni e ciclisti) il rilevamento in angolo cieco e i limiti velocità.
Il clima bizona è apprezzabile in questa mezza stagione, come su molte rivali vero, ma l'areazione e anche il riscaldamento sedili non sono da tutti. Come non da tutti i generalisti sono le varie prese USB e la carica wireless, a disposizione dei dispositivi di chi sia in viaggio con la Niro 2019. Passando su fondi dissestati il livello di assemblaggio non denota problemi, anzi, talmente buono evidenzia la rumorosità di movimento e dei motori.
Al termine del nostro breve test i consumi sono gradualmente diminuiti rispetto alla teoria del momento di avvio: grazie alla “guida ibrida” partendo da una base di 13 l /100 Km in centro Milano, siamo arrivati vicini ai sette, facendo circa 90 Km in totale di cui una ventina di autostrada. Poco per sentenziare, ma con l’apprendimento non si arriverà lontanissimi da 4.3/5.2 dichiarati dalla Casa in WLTP. Nel caso di guida a piena prestazione, comunque sperimentata anche se non la più consona a Niro Hybrid, fa un “po' tamarro” sulla strumentazione premere il tasto della dinamica sportiva. Si usano le leve volante per gestione cambiata e il contagiri prende vistoso pieno spazio a centro cruscotto, pur superfluo contando che è impossibile vedere i seimila giri, anche in modalità Sport.
Un crossover interessante per le sue declinazioni motoristiche, Niro, su tre livelli di elettrificazione. Quella totalmente EV (e-Niro) è in consegna nel 2020 mentre la Plug-in desta già interesse ma le vendite maggiori, fino a oggi, le sta facendo il classico ibrido HEV che a noi è piaciuto abbastanza. Da guidare nell'ottica di chi deve spostarsi senza cercare troppi piaceri o sensazioni forti. Qui è tutto facile e amichevole. Nel suo primo breve assaggio la Niro ibrida 2019 si rivela auto che premia discretamente chi vuole viaggiare con spazio, senza eccessi di prestazione ma nemmeno rinunce a contenuti. Offrendo l'opportunità a chi bazzichi le grandi città di ottenere i vantaggi dell’ibrido. Purtroppo vantaggi diffusi in modo non omogeneo, in Italia. Per quanto riguarda quelli economici di acquisto, necessari onestamente visto un listino prezzi lordo non contenuto (da 26.250 euro ma si sale per avere buone dotazioni) l'attuale normativa italiana non omogena “premia” alcune regioni: fino a € 3000 di vantaggi. Ci sono poi i noti bonus nazionali e le promozioni come le Eco-Weeks Kia, che decurtano il listino prezzi di Niro portando l’accesso gamma vicino ai 20K netti.
Resta da vedere come evolveranno la normativa e il mercato, quella concorrenza che porterà spinte tecnologiche. Se la situazione resta statica su entrambi i fronti, questa vettura di Kia beneficia anche di un apprezzamento sul fronte dell’usato, forte di una garanzia di sette anni o 150mila Km. Se invece si sconvolgeranno tecnologie e privilegi dalle normative, allora potrebbe diventare un altro discorso. Ora la sorella Plug-in è disponibile, con pregi di prestazione in certi frangenti ma anche maggiore massa (circa 80 Kg) e costo (circa 10.000 euro su listino, lordo) perdendo oltre 110 litri di bagagliao. A questo link il confronto tecnico delle due diverse elettrificazioni e qui, sullo strumento di Contronto modelli Automoto.it, il parallelo delle due schede tecniche accostate.
CARROZZERIA
Suv e Fuoristrada
Numero porte 5
Numero posti 5
Bagagliaio 436 / 1.434 dm3
Capacità serbatoio 45 litri
Massa in ordine di marcia 1.415 kg
Massa rimorchiabile max 0 kg
Lunghezza 436 cm
Larghezza 180 cm
Altezza 154 cm
Passo 270 cm
MOTORE
4 cilindri in linea
Cilindrata 1.580 cc
Alimentazione Ibrida
Potenza max/regime 77 KW (105 CV) 5.700 giri/min
Coppia massima 147 Nm
Trazione Anteriore
Cambio Sequenziale
Marce 6
PRESTAZIONI
Velocità max 164 km/h
Accelerazione 0-100km/h 11,5 secondi
Omologazione antinquin. Euro 6
Emissioni CO2 79 g/km
CONSUMI
Urbano 3 l/100 km
Extraurbano 4 l/100 km
Misto 3 l/100 km
Kia
Viale Certosa, 211
Milano
(MI) - Italia
848 582 588
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