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Con la tecnologia ibrida derivata dalla Ioniq, Kia Niro potrebbe esserne quasi definita la sorella. Minore, da un punto di vista prettamente dimensionale, ma anche maggiore, perché l'abitabilità a bordo sembra, almeno nei primi utilizzi, più ampia di Ioniq.
Un SUV compatto, quindi, o se preferite una risposta tra due società che fanno parte dello stesso gruppo e che parlano la stessa lingua. Kia Niro è compatta ma capiente: lunga 4.36, larga 1.81, alta 1.55, dà subito l'impressione di essere destinata alle gite fuori porta ma nello stesso tempo di conservare una certa abilità nel districarsi negli spazi stretti. Sarà proprio così, anche dopo i primi chilometri passati a bordo. Davanti il pugno nell'occhio ti arriva con i gruppi ottici, che alternano le alogene alle luci diurne a LED. Più in generale, cambiano vagamente le proporzioni dei tipici anteriori delle vetture Kia. Qui abbiamo gruppi ottici più piccoli, una calandra, il solito tiger nose, rivisto nel motivo, e il consueto radar incastonato nel paraurti che ci dice chiaramente: il cruise control c'è ed è adattivo. In taglio laterale i bei cerchi da 18 pollici fanno da contorno all'ingresso keyless, mentre dietro il design può sembrare non riuscito a una prima occhiata. Come per altri costruttori, anche in Kia si è voluto stupire con questa ibrida che rispetto a Ioniq preferisce linee meno estreme ma comunque di rottura. Il bagagliaio è manuale e si apre agilmente, lo spoiler è nero, i gruppi ottici tridimensionali.
Dentro Niro la sobrietà regna sovrana, anche se abbiamo una parte lucida sul cruscotto che viene ripresa su una razza del volante e sugli interni delle portiere che non convince fino in fondo. A parte questo, va invece segnalato che il display centrale dell'infotainment ha da una parte il difetto di non essere troppo ampio, ma l'indiscusso pregio di essere inserito nella plancia, e non buttato lì con l'ultima soluzione dei designer annoiati: il tablet. Stavolta le linee sono sinuose, tutto è ben proporzionato (grandezza del display a parte) e ha una ragion d'essere. Il posto di guida offre tanto spazio in altezza e impostazioni manuali sia per il sedile sia per il volante, che si orienta pure in profondità. Il cruscotto non offre il contagiri ma un indicatore dei flussi, che si accompagna al tachimetro e a un display centrale LCD a colori che restituisce parecchie informazioni grazie al computer di bordo gestibile dalle razze di un volante grande e razionale. Al centro prende posto un tunnel che non osta alla comodità delle ginocchia, e sono i tanti vani portaoggetti, portaocchiali compreso, a farci esultare. Non manca neppure la ricarica wireless per il nostro smartphone, sempre che abbia tecnologia QI. Il passeggero ha altresì spazio per le gambe e per la testa, e la cosa bella è che di spazio ne rimane pure dietro, dove possiamo anche gestire le bocchette dell'aria condizionata. Adatta ai viaggioni, dunque, con il bagagliaio che offre da 370 a oltre 1300 litri di capacità di carico; solo il vano batteria toglie qualche litro. A disposizione il ruotino.
Trattandosi di ibrida, abbiamo a disposizione il 1.6 litri benzina da 105 CV che si accompagna al motore elettrico da 43 cavalli. Combinati danno 141 cavalli disponibili con una coppia massima di 147 Nm. La cosa bella è che, se impostiamo il cambio automatico a doppia frizione in modalità sportiva, la coppia è subito disponibile e ci consente partenze fulminee. Generalmente morbida e però poco adatta alla sportività, Kia Niro offre percorrenze adeguate per una ibrida, tanto che in città riusciamo a percorrere 15-16 chilometri con un litro, 14 a 130, 18 a 110. Il passaggio da motore elettrico, in realtà non enorme, a termico è del tutto automatico e non dà il minimo scossone. Si riesce a guidare in elettrico in città se la richiesta all'acceleratore non è abbondante, ma in generale non bisogna cercare di guidarla in misura esclusivamente elettrica perché la tecnologia ibrida non ha questo tipo di approccio. Meglio guidare come sempre, quindi, cercando di privilegiare decelerazioni volte alla ricarica della batteria anziché brusche frenate. Il motore di Kia Niro è in definitiva molto fluido, ma ovviamente paga qualcosa dal punto di vista prestazionale. L'accelerazione 0-100 ferma il crono a 11.5 secondi, e la velocità massima è di 162 chilometri orari. La frenata richiede qualche metro in più del previsto, per il solito discorso del passaggio dalla frenata rigenerativa.
Il valore aggiunto indiscusso di questa Kia Niro è certamente il fatto che al posto del CVT, comunque molto efficiente, il produttore ha scelto un cambio automatico a doppia frizione con sei rapporti. Questo garantisce un certo piacere di guida perché il cambio è intelligente se usato in maniera uniforme senza ricercare più di tanto la prestazione. In più, lo sterzo è diretto nonostante l'ampia dimensione della corona. La taratura delle sospensioni è generalmente morbida, e l'assorbimento delle asperità viene garantito tanto da non farsi quasi sentire a bordo di un abitacolo ben insonorizzato. La tenuta di strada è particolarmente nei limiti di un giudizio positivo, e sia davanti sia dietro si riesce a conversare senza particolari difficoltà.
Manca il sensore di protezione dell'angolo cieco, mentre fa molto comodo il cruise control adattivo che però si sgancia sotto i 30 chilometri orari. Bene anche l'assistente di corsia che può emettere un avviso sonoro oppure, a nostra discrezione, generare una correzione diretta sul volante.
Bene il climatizzatore, sdoppiato, che ha l'unica pecca nell'impossibilità di selezionare i flussi dell'automatismo. Bene persino la telecamera posteriore, utilissima visto il design del lunotto. Ottimo il sistema infotainment, che comprende la compatibilità con i nostri smartphone e che offre una rosa di possibilità ampia al driver e all'occupante anteriore. Male invece, nel nostro caso, l'alternanza luce fredda-luce calda nei gruppi ottici anteriori.
Adatta alle famiglie con figli e in generale ai padri di famiglia, questa Kia Niro rappresenta l'alternativa ideale a un SUV compatto tradizionale. Se la guida sarà per lo più su statali o in città, sarà un modello da scegliere in virtù dei consumi parchi. Si parte da 25.000 euro e si giunge ai 30.000 della nostra versione.
Motore In prova
Cilindrata: 1.6 ibrido benzina+elettrico
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 141 cavalli
Coppia: 147 Nm
Cambio: automatico doppia frizione a 6 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 15 in città, 14 a 130, 18 a 110
Emissioni CO2 per km: 101 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 11.5 secondi
0-100: 162 chilometri orari
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 436/181/155
Passo: 270 centimetri
Bagagliaio: 373-1371 litri
Pneumatici: 18 pollici
Peso: 1521 chilogrammi
Kia
Viale Certosa, 211
Milano
(MI) - Italia
848 582 588
https://www.kia.com/it/
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