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Quando ho visto per la prima volta la Hyundai Inster, mi ha colpito subito la sua compattezza: con soli 3,83 metri di lunghezza e 1,61 di larghezza, sembra perfetta per la città. Ma una volta salito a bordo, mi sono reso conto di quanto sia spaziosa. I sedili anteriori e posteriori si possono reclinare completamente, rendendola incredibilmente versatile. Il design è moderno, con dettagli in stile pixel che la rendono unica, e le colorazioni opache danno quel tocco di esclusività che non ti aspetteresti da una city car.
Appena entrato nell'abitacolo, ho avuto la sensazione di trovarmi in un'auto di categoria superiore. Le plastiche sono ben fatte, con inserti soft-touch che migliorano la percezione della qualità. I sedili anteriori sono indipendenti e regolabili, aumentando la sensazione di spazio. Mi ha colpito il volante con il design a quattro punti, ispirato al codice Morse per la lettera "H", che include comandi per la guida assistita e il sistema multimediale. L'infotainment supporta Android Auto e Apple CarPlay, ed è possibile collegarsi direttamente alle colonnine di ricarica. E poi ci sono tanti dettagli pratici, come i vani portaoggetti ben posizionati e le prese USB-C con ricarica rapida.
Ho provato la versione con la batteria da 49 kWh, che offre fino a 500 km di autonomia in città, ma c'è anche una versione da 42 kWh per chi cerca qualcosa di più economico. Con 115 CV nella versione più potente, l'accelerazione è brillante e la guida è fluida, senza vibrazioni. La ricarica rapida fino a 120 kW permette di passare dal 20% all'80% in circa 30 minuti, quindi anche i viaggi più lunghi non sono un problema. Mi aspettavo una guida comoda, ma la Hyundai Inster mi ha sorpreso per l'agilità. Il parabrezza quasi verticale migliora la visibilità, e l'assetto è ben bilanciato. In modalità Sport, l'auto diventa ancora più scattante, rendendo divertente anche la guida fuori città. Le sospensioni sono un buon compromesso tra comfort e stabilità, e con il cruise control adattivo e il mantenimento della corsia la guida diventa ancora più rilassata.
Uno dei punti di forza della Hyundai Inster è il costo di gestione ridotto. Se caricata a casa, con un costo medio di 0,20 €/kWh, il consumo si traduce in una spesa inferiore rispetto a un'auto a benzina. Anche in autostrada, l'efficienza rimane elevata grazie allo studio aerodinamico e al peso contenuto. Inoltre, la possibilità di preclimatizzare l'abitacolo tramite smartphone aggiunge un comfort impensabile per le city car tradizionali. La Hyundai Inster parte da circa 24.000 €, un prezzo che a prima vista potrebbe sembrare alto per una city car. Ma considerando le dotazioni di serie da segmento superiore e la possibilità di finanziamenti con rate da 149 € al mese, diventa un'opzione molto interessante. E poi c'è il risparmio sui consumi: nel lungo periodo, è un investimento che ha senso.
Nel panorama delle city car elettriche, la Hyundai Inster deve vedersela con modelli come la Dacia Spring, la Fiat 500e e la Citroën Ë-C3. Ma rispetto a queste, offre più spazio, maggiore autonomia e una tecnologia più avanzata. È una delle poche city car elettriche che riesce davvero a combinare versatilità e prestazioni. Dopo averla provata, posso dire che la Hyundai Inster è una delle city car elettriche più intelligenti sul mercato. È pratica, tecnologica e divertente da guidare. Perfetta per la città, ma adatta anche ai viaggi più lunghi. Insomma, un vero coltellino svizzero su quattro ruote.
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