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Dalla collaborazione tra Toyota e il Gruppo PSA nasce il nuovo Citroen SpaceTourer, la declinazione secondo la marca del Double Chevron di un nuovo progetto che, come accade spesso per questo genere di vettura, deriva dalla gamma di veicoli commerciali comune ai due Gruppi, in questo caso dal furgone Jumpy.
È stato sviluppato su una variante della piattaforma modulare EMP2 già collaudata su C4 Picasso e Grand C4 Picasso e rappresenta per il marchio francese il modello che segna il ritorno nella gamma dei multispazio di cui è stata una delle precorritrici con la sorella minore Berlingo.
La Citroen SpaceTourer è disponibile in tre “taglie” di lunghezza: la XS da 4,60 metri con passo corto e la M da 4,95 metri (da noi provata) e XL da 5,30 metri entrambe con passo lungo. Il design è comune agli altri due modelli Peugeot Traveller e Toyota Proace, ma la Casa transalpina ha voluto personalizzare il look della SpaceTourer adottando una mascherina dal design specifico che la rende molto elegante. L'altezza di 1,90 metri è stata adottata per non creare problemi nell'ingresso nelle autorimesse.
All'abitacolo va perdonato qualche retaggio della sua derivazione da veicolo commerciale, come la scelta dei materiali plastici e dei rivestimenti non proprio da vettura premium o il portellone del bagagliaio che non ha l'assistenza elettrica, ma nel complesso l'esperienza a bordo è soddisfacente per via del design piacevole e dell'equipaggiamento completo di tanti sistemi di assistenza alla guida. Non manca neanche la presa di corrente da 220V dietro il sedile passeggero anteriore.
La SpaceTourer è disponibile nelle configurazioni a cinque, sette o otto sedili. Quest'ultima è quella che abbiamo provato e c'è da dire che l'abbondante spazio anche sui sedili posteriori sia della seconda che della terza fila rende la multispazio transalpina ottima anche per lunghi tragitti.
Alla nuova Citroen SpaceTourer non si può certo chiedere di comportarsi su strada come una vettura: lo sterzo ricorda un po' quello dei furgoni, è molto demoltiplicato e per via dello sbalzo molto ridotto alla guida sembra di essere “seduti” sulle ruote anteriori. E' una caratteristica comunque comune a questa tipologia di vetture, che però si fa apprezzare nella guida in città dove si riesce a divincolarsi benissimo tra le strade strette e nel traffico.
Anche le sospensioni sono tarate piuttosto sul morbido, come da prassi per i multispazio derivati dai van a destinazione commerciale. Però assorbono molto bene le asperità e non trasmettono quasi nessuna vibrazione all'abitacolo. Davvero molto potente l'impianto frenante, nonostante una massa di circa 1.700 kg che però non sono tanti in relazione alla categoria.
Ottimo il comportamento della motorizzazione da noi provata, la HDi da 180 CV, che permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e nella nostra prova ha fatto registrare una media di consumo intorno ai 12-13 km/l.
Con un prezzo di accesso di 29.900 euro, la Citroen SpaceTourer rappresenta una scelta interessante per famiglie numerose o per attività di trasporto persone, anche se c'è da dire che per una versione accessoriata in maniera soddisfacente bisogna spendere intorno ai 36-37.000 euro. Anche se è disponibile la motorizzazione Diesel 1.6, meglio optare per le unità più potenti da 2 litri, che lo rendono più agile e guidabile.
Citroen
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