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Dalla piattaforma CLAR arriva anche la sorella più sportiva della X3, il SUV medio di BMW. La X4 infatti presenta linee molto più vicine alla X6 ed è 6 cm più bassa della X3, mentre rimangono invariate lunghezza e altezza, ferme a 4,75 e 1,92. Si tratta di una proposta per i clienti di un segmento che è nato negli ultimi anni e nel quale BMW si è lanciata fin da subito. Il mercato americano sarà trainante per le vendite, ma anche in Europa le vendite del precedente modello fanno ben presagire per questa seconda generazione. A bordo c’è di serie la trazione integrale XDrive, anche se non sono presenti differenziali che consentano di avventurarsi negli sterrati estremi e l’assetto M Sport, assieme al variable sport steering e performance control.
Filante e composta la X4 riprende gli stilemi introdotti dalle ultime generazioni di vetture della casa bavarese. La novità la troviamo al posteriore, dove i gruppi ottici a LED presentano una morfologia nuova, che solca la carrozzeria in senso longitudinale. Sotto al cofano ci sono I motori abbinati alla trazione integrale e a un cambio automatico a 8 rapporti. Il più accessibile fra i diesel si trova sotto il cofano della xDrive20d (4 cilindri 2 litri, con 190 CV di potenza e 400 Nm di coppia massima), seguito dalla versione con turbo multistadio, che sviluppa 231 CV e 500 NM di coppia (xDrive25d). Ci sono poi, sempre a gasolio, le 3.0 a sei cilindri xDrive30d e M40d (rispettivamente, con 265 e 326 CV), mentre a benzina si va dalla xDrive20i alla xDrive30i (entrambe 4 cilindri 2 litri, con 184 e 252 CV rispettivamente), per arrivare poderosa xDriveM40i (354 CV).
Molto spazio anche per i più alti, l’abitacolo è ben organizzato e lascia spazio a 5 occupanti, anche se chi siede al centro non sarà comodissimi. Colpiscono come di consueto la cura per i materiali e gli assemblaggi. La qualità dell’ambiente che si percepisce è davvero molto alta e anche al tatto c’è un buon feedback. Molto chiara la strumentazione, disposta con logica ed ergonomia, così come i display, molto semplici da leggere e con tutte le informazioni utili sempre presenti. Il monitor centrale da 10,5” presenta anche la possibilità di integrare i comandi gestuali. Per la guida, di per sé semplice e intuitiva, c’è Il Driving Assistant Plus fornisce i sistemi di assistenza come cruise contro adattivo, lo Steering e Lane control assistant, il Lane Keeping Assistant e il Crossing traffic warning. Nuovi anche i sedili, che supportano molto bene il corpo e possono essere regolati per mettere a proprio agio anche i più alti.
Comfort dinamico. Con questa locuzione è possibile sintetizzare al meglio cosa rappresenta BMW X4. Il carattere sportivo, infatti, non manca, grazie a una tecnica molto raffinata, come la distribuzione del peso (ridotto di 50 kg rispetto alla precedente generazione) 50:50, la ripartizione della coppia 60:40 e le sospensioni a controllo elettronico. L’esperienza sportiva però deve essere interpretata in maniera diversa dal solito. Essendo seduti più in alto e con un baricentro che si trova qualche cm sopra quello di una Serie 4 Gran Cuopé, per fare un confronto, bisogna stare attenti a non esagerare, visto che le masse in gioco sono comunque importanti. Il variable sport steering in modalità sportiva aiuta molto, adattando la geometria della cremagliera e dandovi una risposta più diretta tra gli 0 e i 40 gradi di angolo. Anche il cambio diventa più affilato, ma non entra mai con cattiveria e anche quando richiamate le marce è quasi impossibile rendersene conto. Siamo quindi di fronte a una dinamica vivace ma sempre controllabile, lontana dalle sensazioni che derivano guidando coupé più “piazzate” ma comunque soddisfacenti. Le credenziali della X4, a nostro avviso, si avvicinano di più a quelle di una GT. L’abitacolo è ampio e ben organizzato in termini di spazio per gli occupanti e il trattamento dei cristalli anteriore rendo tutto molto ovattato.
È riuscita invece a entusiasmarci sul flat track di Misano dove abbiamo davvero saggiato quanto di buono ci sia sotto la carrozzeria. Con il DTC completamente disinserito e su un fondo a bassa aderenza (al pari di una strada innevata), ci si rende conto dell’ottimo lavoro del ripartitore centrale, che gestisce la coppia in base al comportamento dell’auto, andando a recuperare sottosterzo e sovrasterzo. Nonostante ci sia da ‘giocherellare’ con il peso e correggere di continuo, la X4 non fa paura e mette sempre il conducente a proprio agio.
Si parte da 53,850 Euro, per il diesel da 190 CV, una scelta che dovrebbe soddisfare la maggior parte degli automobilisti. La X4 rappresenta una scelta più elegante e a suo agio nell’ambiente urbano, in termini di presenza, rispetto alla X3. Capace di coniugare prestazione e comfort di marcia. Il suo segmento continua ad affollarsi, ma lei è forte dell’esperienza BMW degli anni passati e se cercate uno sport utility dall’aria moderna e dinamica, la X4 potrebbe essere un’ottima candidata da tenere in considerazione.
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