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La R8 è per Audi un'auto molto speciale. Non solo è la prima vera supercar realizzata con il brand dei Quattro Anelli ma è anche quella che più di ogni altra ha rappresentato una sorta di avanguardia tecnologica per quanto riguarda l'utilizzo di nuovi materiali e tecnologie. Non è un caso, quindi, se ad Ingolstadt hanno scelto nuovamente la coupé a motore centrale per far debuttare una tecnologia molto speciale, messa a punto dal reparto lightning dell'azienda tedesca per migliorare il potenziale già eccezionale dei fari full led che a loro volta debuttarono sulla R8 nell'ormai lontano 2008.
Una tecnologia nata prima di tutto per aiutare i piloti Audi impegnati nelle corse di durata a vedere meglio la pista - in particolar modo nei tratti totalmente privi di illuminazione che caratterizzano la pista di Le Mans - e che si è dimostrata vincente sin dal debutto grazie alla capacità di illuminare sostanzialmente il doppio di quanto consentito dalla "normale" tecnologia led: dai precedenti 300 metri, infatti, si è arrivati ai 600 della tecnologia Laser. Un plus non indifferente se si considera che ai 340 km/h che si tengono per diversi secondi sui rettifili della Sarthe si percorrono quasi 100 m/s: è come avere visibilità assicurata per sei secondi di pista contro i 300 dei fari di precedente generazione.
Fari laser: come sono fatti
Valori incredibili se solo si pensa al potenziale delle lampadine alogene di serie sino a qualche anno fa, resi possibili da due punti luce supplementari (sono degli abbaglianti che si sommano ai led) la cui struttura è basata su quattro diodi per gruppo ottico con un diametro di 300 micrometri ed una lunghezza d'onda di 450 nanometri. Diodi che producono una luce molto intensa e potente che passa attraverso dei filtri al fosforo per virare il colore del fascio luminoso da blu a "bianco" con una temperatura di 5.500 gradi Kelvin: un valore equiparabile a quello della luce del giorno, voluto dai tecnici Audi per migliorare i contrasti e ridurre l'affaticamento della vista.
Come funzionano?
Il sistema LMX non è però attivabile autonomamente per ovvie ragioni di sicurezza: la normale telecamera del sistema "autobeam", che già di suo attiva o disattiva i normali abbaglianti a led o allo xeno su molte auto già presenti oggi sul mercato, provvede a valutare la possibilità di aggiungere agli abbaglianti led anche gli spot laser in funzione della velocità della vettura (deve essere sopra ai 60 km/h), del traffico (non deve sopraggiungere nessuno) e dell'effettiva necessità della massima prestazione luminosa.
La R8 LMX: al top di gamma
I fari LMX sono dunque una tecnologia a cui Audi tiene molto anche perché ad Ingolstadt rivendicano fieramente il primato di essere stati i primi ad introdurli nelle corse, tra l'altro in modo vincente: non è un caso, dunque, che la R8 LMX sia stata pensata come una edizione celebrativa di 99 esemplari con dotazione al top di gamma.
Spinta dal motore V10, proposto dal Gruppo anche sulla Lamborghini Gallardo LP-570 Superleggera, la più potente e "preziosa" delle R8 in listino vanta 570 CV e 540 Nm di coppia massima che le assicurano una velocità massima di 320 km/h e la capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 3,4 secondi. Un dato, quest'ultimo, reso possibile anche dalla presenza del cambio S tronic a doppia frizione e sette marce - la stessa utilizzata da Lamborghini su Huracan - che fa parte di un pacchetto trasmissione in cui spicca l'immancabile trazione integrale Audi quattro.
Per distinguere la R8 LMX dal vivo, in ogni caso, non servirà controllare la presenza dell'intrigante scritta "laser" all'interno del gruppo ottico: la verniciatura blu Ara cristallo in listino Audi exclusive, infatti, è proposta di serie alla stregua del pacchetto aerodinamico che comprende il maxi alettone e numerosi altri elementi in fibra di carbonio con finitura opaca che impreziosiscono la vettura: specchi retrovisori, diffusore, minigonne, spoiler anteriore, alette laterali o copertura del vano motore nello specifico.
Non mancano speciali cerchi in lega da 19" gommati 235/35R19 davanti e 305/30R19 dietro, le pinze rosse e la elegante quanto sportiva finitura in grigio titanio per la presa d'aria anteriore e gli sfoghi dell'aria posteriori. Dedicati al modello anche i terminali di scarico che sono in tinta brunita.
Dentro la R8 LMX propone rivestimenti in pelle Nappa con impunture a losanghe Blu Sepang e la zona posteriore dello schienale in tinta cattozzeria. Anche su freno a mano, console centrale, volante e palpebra della strumentazione le finiture sono in blu Ara mentre il padiglione ed i montanti anteriori sono rivestiti in Alcantara. Non mancano, come finiture, anche l'alluminio e la fibra di carbonio, ben visibili sulla plancia così come sul battitacco che riporta anche il numero progressivo dell'edizione limitata.
“Già con gli abbaglianti a LED l'illuminazione della sede stradale è eccezionale. Il fascio è molto pulito, di una bella tonalità cangiante, sembra davvero la luce del giorno che si diffonde per alcune decine di metri”
La prova della tecnologia LMX
Per la prova della tecnologia laser dei nuovi fari della R8 LMX (avevamo la n. 98 di 99) abbiamo scelto il quartier generale di Ingolstadt spostandoci in parte in autostrada ed in parte lungo strade di campagna lungo la tratta che porta dalla sede dell'Audi all'aeroporto di Monaco. Un percorso non certamente casuale perché in parte caratterizzato da veloci autostrade ed in parte da zone totalmente buie in cui i fari laser hanno potuto dimostrare tutto il loro potenziale.
La prima cosa che si scopre prendendo posto nella R8, che già conosciamo, è che della tecnologia laser al suo interno non c'è veramente traccia. Non v'è alcun tasto d'attivazione di questo nuovo sistema di illuminazione perché la scelta di utilizzarlo o meno è totalmente affidata ai sensori dell'autobeam già disponibili sui normali fari a led. In buona sostanza quando la telecamera rileva un sufficiente tratto di strada idoneo all'uso degli abbaglianti, ovvero non si corre il rischio di abbagliare alcun automobilista, vengono prima attivati gli abbaglianti a LED e poi in un secondo step i laser.
Già con gli abbaglianti a LED l'illuminazione della sede stradale è eccezionale. Il fascio è molto pulito, di una bella tonalità cangiante, sembra davvero la luce del giorno che si diffonde per alcune decine di metri. Il dato dichiarato è circa 300 metri ma in realtà il tratto di strada percepibilmente illuminato è di circa la metà. Quando si attiva il laser la situazione migliora ulteriormente. Lateralmente non si nota alcun plus, anzi il faro laser ai bordi della strada non aggiunge davvero nulla, mentre nella zona centrale il secondo fascio abbagliante aggiunge molta profondità, con una luce anch'essa molto naturale che solo nella parte più lontana tende un po' all'azzurro: è davvero un piacere guidare così, soprattutto ad alta velocità in autostrada.
Una luce davvero notevole, qualcosa di mai visto sino ad oggi, che porta con sé molti pregi ma anche alcuni piccoli difetti: il primo è che l'attivazione di questi fari avviene solo in condizioni di reale sicurezza, quasi con criteri conservativi, la seconda è che né il fascio laser né quello LED si orientano in base alla curva per cui su strade di campagna molto guidate il potenziale del laser non può davvero essere sfruttato al 100%.
Come si guida la R8?
Per quanto concerne la guida della R8 V10, indipendentemente dai fari laser, possiamo dire che nell'ultima versione dotata di cambio a doppia frizione e motore da 570 CV si comporta in modo a dir poco entusiasmante. La trazione integrale permette di scaricare a terra tutta la potenza, anche quando l'asfalto sotto le ruote non è in perfette condizioni, ma ai più smaliziati permette una guida brillante quando si disattivano i controlli e si guida sul serio: la R8, infatti, in fase di accelerazione sa anche essere sovrasterzante a tutto vantaggio del piacere di guidare un telaio molto ben calibrato e che offre sensazioni molto positive. Molto piacevole anche il sound del V10, davvero coinvolgente in fase di allungo.
Difetti?
Sì qualcuno: lo sterzo è un po' troppo leggero alle alte velocità, mentre per quanto concerne la posizione di guida i più alti avranno qualcosa da ridire. Fortunatamente lo spazio a bordo non manca - per due ovviamente - così come non è male il vano bagagli anteriore che permette di stivare qualcosa più di un trolley.
In conclusione
A dispetto del look meno estremo rispetto a quello di una Lamborghini Huracan, per intenderci, la R8 offre dunque sensazioni di guida del tutto simili a quelle delle creature di Sant'Agata pur offrendo un design dedicato a chi si vuole distinguere pur senza dare troppo nell'occhio. La nuova tecnologia laser LMX è davvero una bella innovazione per quanto concerne la tecnologia di illuminazione: nel 2008 la R8 fu la prima ad introdurre i led, oggi a sei anni di distanza è la prima Audi ad usare i laser. Nel frattempo il led sono arrivati sino alla A3: la nostra speranza è che la sicurezza del laser possa arrivare nella normale produzione di serie con una velocità ancor maggiore rispetto a quella della precedente tecnologia.
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