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Con l'arrivo del restyling Audi A6 ha portato in concessionaria alcune interessanti novità riguardanti lo stile, tra cui la calandra leggermente ridisegnata, nuovi paraurti e firme luminose a led dei gruppi ottici ancor più sofisticate. Migliorie che fanno parte di un'evoluzione costante, sia di quello che si vede che non si vede, all'insegna sì dello stile ma anche della tecnica: tra le novità del restyling, per intenderci, si fanno notare anche elementi come le molle in materiale sintetico in luogo delle precedenti in acciaio sulla TDI da 190 CV con un risparmio complessivo di peso di 4,4 kg.
Dettagli che sommati uno all'altro possono dare importanti differenze finali nella guida e che si accompagnano ad alcuni aggiornamenti degli interni, che conservano la medesima architettura con il generoso display del sistema MMI da 8,8" - fuoriesce dalla plancia - che propone ora funzionalità di "ultima generazione" (versioni 3g, 605 euro) come le mappe tridimensonali Google Earth del sistema di navigazione.
Di serie sono proposti i cerchi in lega, il clima automatico, i fari bixeno e le sospensioni pneumatiche nel caso della versione Allroad. Rimangono fuori i fari full led (2.700 euro), il visore notturno a infrarossi Night Vision Assist (2.400) o l'Adaptive Cruise Control con funzione Stop&GO: è inserito all'interno dello specifico pacchetto Assistenza in listino a 3.000 euro.
Lunga 494 cm, larga 187 e larga 145 - passo 291 - la segmento E dei Quattro anelli vanta un bagliaio di 565 litri estendibile a 1.680 ed una gamma di motori molto completa. La gamma benzina si apre con il 1.8 da 190 CV, il 2.0 con 252, il 3.0 V6 forte di 333 cavalli e il 4.0 V8 con 450 o 560 CV di S6 e RS6. La gamma a gasolio si apre con i 150 e 190 del 2.0 TDI per salire verso le tre declinazioni del 3.0 TDI: 218, 272 e 320 CV.
La vettura dal vivo è davvero molto imponente ma allo stesso tempo non appare pesante, anzi, le linee tese e lo stile apparentemente semplice ma ricercatissimo la rendono sportiva ed elegante allo stesso tempo. Il look S Line della 3.0 TDI da 218 CV della nostra prova enfatizza questi concetti con accenni stilistici che riportano in qualche modo alla mente la sorella RS6 firmata Audi Sport. Un pacchetto dedicato a chi non vuole mettere da parte la sportività ma che a volte porta con sé il dubbio - visto anche l'assetto ribassato di 10 mm - di non essere sufficientemente alto da terra per "coprire" le esigenze stradali di ogni giorno.
Ben disegnata e realizzata, come da tradizione Audi, con materiali eccellenti, la A6 Avant con l'avvento dell'ultimo restyling porta con sé interessanti novità sotto il profilo tecnologico. Il sistema MMI è davvero completissimo, la strumentazione ci ha colpito per l'effetto "tridimensionale" che caratterizza gli strumenti analogici, il clima quadriziona funziona davvero molto bene e l'ambiente si dimostra assolutamente accogliente per il pilota e per altri tre passeggeri.
Non a caso parliamo di quattro persone perché, nonostante le dimensioni esterne, la coda rastremata per questioni di stile porta ad alcuni compromessi in termini di spazio che ricadono sul passeggero centrale. Anche il vano bagagli si può dire notevole come dimensione ma la coda spiovente limita la sfruttabilità in altezza del vano.
Nonostante le dimensioni esterne, la coda rastremata per questioni di stile porta ad alcuni compromessi in termini di spazio
Ottima, invece, la posizione di guida: a bordo della A6 Avant si trova la geometria giusta in termini di seduta con qualsiasi altezza ed anche in tema di ergonomia non abbiamo riscontrato particolari difetti. E' tutto al suo posto ma soprattutto si familiarizza subito. L'unico appunto riguarda il tastierino numerico, che con la configurazione a sei tasti occupa inutilmente spazio.
Come tutte le Audi di ultima generazione anche la A6 Avant ha goduto di una impostazione dinamica da parte dei propri tecnici che esalta la sportività senza dimenticare il confort di bordo. Nella versione protagonista della nostra prova, purtroppo, le sospensioni non sono attive e quindi le configurazioni concesse dai driving mode agiscono solo su sterzo e acceleratore. Un vero peccato - del resto è un optional che costa caro - perchè con questo accessorio si riesce a cambiare istantaneamente volto alla vettura adattandola a diversi stili di guida.
In generale il comportamento della A6 si dimostra neutro e confidenzionale, assolutamente non in difficoltà nello stretto dove dimostra grande agilità: merito anche dello sterzo, davvero molto a punto in termini di progressività e sensazioni trasmesse, e dei comandi che si sono rivelati in grado di assicurare un buon feeling tra la vettura e chi guida.
Il pezzo forte della A6 3.0 TDI però, anche nella versione da 218 CV, è certamente il motore V6 TDI che risponde alla chiamata offrendo grande pulizia di erogazione ed una forza notevole ai bassi e medi regimi. Rispetto alle versioni più potenti questa unità ha qualcosa in meno da dire una volta superati i 3.500 giri ma se non si hanno smanie di grande sportività si può tranquillamente dire che ci sia davvero tutto quello che serve in tema di prestazioni.
Una spinta che, per intenderci, non è in assoluto così superiore al 2.0 TDI da 190 CV ma che trova importanti differenze nella guida in montagna e nella fase di sorpasso dove la grande coppia assicura un uso meno intensivo del cambio. Un aspetto, quest'ultimo, molto importante in termini di confort di bordo e di facilità di guida, esaltato da un software che nella modalità standard lavora il più possibile per contenere il regime del motore lasciando spazio a regimi più elevanti nella modalità sport o manuale.
Il frutto di questa "collaborazione" è un consumo medio di 7,3 litri/100 km, media che abbiamo ottenuto viaggiando spesso a medio carico. Viaggiando più leggeri si può fare certamente di meglio.
Passando agli aspetti tecnologici abbiamo trovato buoni i fari allo xeno ma non certamente validi come quelli opzionali a led. La luce della versione superiore è più fredda ed ideale per la guida notturna ma soprattutto vantano la funzionalità matrix (disattivazione progressiva e parziale dell'abbagliante in funzione di chi precede o sopraggiunge) in luogo della semplice capacità di accendere o spegnere il fascio più potente.
Non abbiamo trovato esaltante nemmeno la dotazione di sistemi di assistenza alla guida: nonostante il prezzo e, soprattutto l'esistenza di tali accessori nel listino, la nostra A6 Avant non ci ha aiutato nella guida con il controllo attivo degli specchietti, la gestione della distanza in modalità cruise o il controllo della distanza di sicurezza per evitare autonomamente impatti. Non si tratta di mancanza di tecnologia ma più che altro di politiche commerciali che appaiono ormai "antiquate" per un'auto con un listino comunque importante: per intenderci capiamo di più la mancanza della telecamera - comunque utile - ben sostituita da sensori di parcheggio davvero molto efficaci.
La nuova Audi A6 Avant è dunque un'auto per chi vuole unire stile a capacità stradali interessanti, in cui si fondono sportività e confort di bordo. Il motore V6 TDI nella versione meno potente conferma comunque di essere l'unità giusta per spingere questa vettura: la coppia disponibile la rende "leggera" nelle fasi di accelerazione pur senza esagerare - in questa versione - nella prestazione assoluta.
Audi
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 283 454
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