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Anche per la terza generazione dell’Audi A3, lanciata nel 2012, è arrivato il momento del classico restyling di metà carriera. Gli ingegneri tedeschi ne hanno approfittato non solo per aggiornare il design in direzione del nuovo family feeling del marchio, ma anche per effettuare una bella iniezione di tecnologia.
Lunga 4,24 m (4,34 la Sportback), la A3 restyling si riconosce grazie ai nuovi gruppi ottici anteriori, dal look più accattivante. Di serie ci sono quelli bi-xeno ma sul top di gamma ora si possono avere anche i "matrix led" con indicatori di direzione dinamici. Rivista anche la calandra single frame, che sottolinea maggiormente l’andamento verticale dei listelli, così come i paraurti, completamente ridisegnati sia davanti che dietro. Completano il quadro i gruppi ottici posteriori dal nuovo design e inediti cerchi in lega, con misure da 16 a 19 pollici, a seconda delle versioni.
Anche all’interno però non mancano novità di sostanza. Quella più evidente è sicuramente rappresentata dall’arrivo dell’Audi Virtual Cockpit (a richiesta). Il maxi-display TFT da 12,3 ora può essere scelto anche su A3 in modo da sostituire la classica strumentazione analogica. Si rinnova però anche il sistema di infotainment MMI con display centrale da 7 pollici, che ora sfoggia un software aggiornato e grafiche più moderne. Al centro rimane il comando circolare con superficie Multi-Touch su cui si possono “scrivere” i caratteri dell’alfabeto da impartire al sistema, ma debutta anche il sistema di ricarica wireless per smartphone.
I sedili, con nuovi rivestimenti, ora possono avere anche la funzione di massaggio integrata ma continuano ad offrire grande versatilità. Sono sagomati “alla tedesca”, quindi abbastanza contenitivi nella guida dinamica, ma allo stesso tempo piacevoli per i lunghi viaggi. Il bagagliaio offre 365 litri (380 la Sportback), valori che si riducono di una quarantina di litri circa in presenza della trazione integrale. L’abitabilità è molto buona davanti, mentre dietro il passo generoso offre spazio a sufficienza per due passeggeri. Molto sacrificato, a causa del vistoso tunnel centrale, il quinto passeggero.
Dove arriva veramente a fare la differenza questo restyling però è nei dispositivi di assistenza alla giuda. Sulla rinnovata A3 infatti arriva, come sul top di gamma Audi, un assaggio di guida autonoma. In condizioni di traffico inteso, fino ad una velocità di 65 km/h, la A3 guida da sola (basta tenere almeno una mano sul volante). Non solo accelerando e frenando automaticamente, ma anche seguendo l’andamento della strada con piccole correzioni di sterzo. Non manca poi la frenata automatica di emergenza, il rear spot alert e naturalmente il cruise control attivo con lane assist.
Novità anche sul fronte motorizzazioni. La più eclatante riguarda senza dubbio l’arrivo del nuovo 1.0 TFSI turbo benzina da 115 CV, il primo tre cilindri a finire sotto al cofano di una A3. Altra primizia è il nuovo 2.0 TFSI da 190 CV a ciclo Miller che, dopo aver debuttato su A4, ora arriva anche sul restyling della più piccola A3, montato ovviamente in posizione trasversale.
Rimangono al loro posto invece i cavalli di battaglia a gasolio, fondamentali per il mercato italiano, come il 1.6 da 110 CV e il 2.0 TDI da 150 CV. Stesso discorso per il 1.4 TFSI con tecnologia “cylinder on demand” da 150 CV, la versione plug-in hybrid e-tron e quella bi-fuel a metano g-tron. Al top della gamma restyling rimane infine la S3 con motore 2.0 TFSI portato a 310 CV (+ 10 rispetto al passato).
Oltre al cambio manuale, viene offerto l’automatico a doppia frizione S-Tronic a sei o sette rapporti. La trazione quattro “semplificata”, con giunto centrale Haldex, rimane disponibile per le motorizzazioni diesel e benzina più potenti, oltre che naturalmente per il top di gamma S3.
Abbiamo concentrato la nostra prova di prime impressioni sulla A3 spinta dal 1.0 TFSI da 115 CV, la vera novità portata da questo restyling. Il piccolo tre cilindri tedesco, grazie al turbo-compressore, offre una spinta frizzante già in basso. Troviamo conferma nella scheda tecnica visto che la coppia è di 200 Nm, disponibile per di più a soli 2.000 giri/min. La sua miglior dote in ogni caso rimane l’incredibile elasticità, con capacità di ripresa degne di nota anche con le marce più alte. Discreto l’allungo, tanto che il piccolo 1.0 ha ancora qualche freccia nella sua faretra anche dopo i 5.000 giri/min. Il ritardo del turbo, quando si affonda il piede sul pedale del gas, è piuttosto evidente, ma bisogna considerare che questo motore verrà scelto per lo più da chi fa poca strada e non cerca prestazioni da ruote fumanti al semaforo.
Dobbiamo ammettere che, almeno a prima vista, la presenza di un tre cilindri su un’Audi di questo segmento può far sorgere qualche dubbio. Ma anche i più scettici dovranno ricredersi una volta al volante, perché questo 1.0 TFSI non vibra per niente e non produce affatto quel suono da “frullino” veramente poco gradevole tipico dei tre cilindri di qualche tempo fa. Risultati impressionanti per un motore con questo frazionamento, ottenuti per di più senza ricorrere ad un albero di controbilanciatura.
Grazie alla presenza del cambio automatico S-Tronic a sette rapporti, questo piccolo tre cilindri si difende bene comunque, per quanto possibile, anche sul piano delle prestazioni. Nonostante qualche incertezza di troppo, il doppia frizione tedesco aiuta la A3 1.0 TFSI a raggiungere i 100 km/h in poco meno di 10 secondi, mentre la velocità massima fa registrare un valore di 206 km/h. Niente male per un motore da 1.0 litro.
La A3 con il 1.0 turbo benzina ferma l’ago della bilancia a 1.150 kg (peso a secco senza conducente). Questo valore, davvero interessante per il segmento di appartenenza, aiuta a tenere bassi i consumi. Nel corso del nostro test, dove non ci siamo di certo risparmiati con il gas, siamo rimasti intorno ai 6,8 l/100 km. Con uno stile di guida più accorto quindi è ragionevole pensare che si possa stare tranquillamente intorno ai 6,0 l/100 km, non male per un’auto di queste dimensioni, per di più automatica.
L’Audi A3 restyling arriverà in Italia a partire dal mese di luglio. Il prezzo di ingresso al momento è di 27.800 euro. Una cifra importante, ma che si riferisce al 1.6 TDI con allestimento Sport o Design, quindi già molto accessoriato. Non si conoscono, al momento, i prezzi di ingresso per la motorizzazione 1.0 TFSI.
Audi
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 283 454
info@audi.it
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