Alfa Romeo 159

Alfa Romeo 159
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Una prova esclusiva sulla mitica pista di Balocco!
21 novembre 2005

Per la maggior parte delle persone il nome Balocco non vuol dire nulla, o forse ricorda solo un dolce natalizio… In realtà Balocco è un piccolo paese, un gruppetto di case che si incontra tra le risaie del Vercellese, più o meno a metà strada tra Milano e Torino.
Per gli appassionati di auto, invece, Balocco significa una sola cosa: Alfa Romeo. Qui infatti ha sede la mitica pista di prova della Casa del Biscione, dove sono stati sviluppati molti dei gloriosi modelli che hanno contribuito a rendere grande il marchio milanese, fino ai test di sviluppo delle alfaromeo di Formula 1 degli anni ’70 e ’80.
Entrare a Balocco dà una sensazione particolare: si percepisce un’atmosfera quasi ineffabile, che sembra una combinazione tra i misteri dell’Area 51 e l’adrenalina dei circuiti di gara. Si entra in un luogo che è stato testimone della storia dell’auto del secolo scorso, senza dubbio.

Una prova indimenticabile
La Fortuna (con F maiuscola!) di entrare a Balocco capita a pochi. E noi di Racewaynews.net l’abbiamo avuta; siamo stati selezionati direttamente dall’Alfa Romeo per provare sulla pista di prova la nuova Alfa 159, modello che ha tutte le carte in regola per rilanciare la Casa nel segmento D del marcato auto, andando a sfidare i colossi tedeschi.

Bene, è finalmente venuto il momento di scoprire come si comporta la 159 messa alla frusta in pista.
La versione affidataci per la prova è quella che molto probabilmente riscuoterà il maggior successo sul mercato, la 1.9 MJTD 150cv in allestimento Distintive.
Abbiamo percorso un primo turno di prova con un esemplare dotato di cerchi da 17 pollici. Pur essendo una berlina dal carattere dichiaratamente sportivo la vettura conserva comunque una certa attenzione per il comfort dei passeggeri; questo si traduce in un leggero rollio in curva che tuttavia non inficia minimamente la tenuta di strada, anzi.

 

Lo sterzo e la cinematica della sospensione anteriore assicurano alla 159 un inserimento prontissimo in curva; che sia uno stretto tornante o un curvone veloce al guidatore basta sterza quanto serve, senza successive correzioni per percorrere la traiettoria migliore. Certamente la massa relativamente elevata gioca un ruolo importante in merito all’agilità della 159 che, comunque rivela una certa inerzia solo nei “richiami” tra un tornante stretto e l’altro o nelle S percorse a velocità ridotta, quando si avverte un certo ritardo nel riallineamento della coda, mai tale da creare scompensi di assetto.
La 159 si dimostra ancor più azzeccata nell’assetto quando si vanno ad affrontare i curvoni alle velocità più elevate: sulla sopraelevata di Balocco ,a berlina del Biscione è perfettamente a suo agio; chi guida deve avere solo il fegato di tenere giù il pedale dell’acceleratore e la 159 segue la traiettoria quasi come un TGV lanciato al massimo, da tanto ridotta è la deriva. Si esce dalla sopraelevata a ben oltre 180 km/h in tutta sicurezza, intuendo gli elevati limiti di tenuta della macchina, neanche lontanamente raggiungibili con “solo” 150 cavalli a disposizione, e si va a percorrere il rettilineo purtroppo interrotto da una chicane “provvisoria” di birilli: possiamo finalmente provare seriamente la frenata, potente e ben modulabile, coadiuvata da tutti gli ultimi dispositivi elettronici di sicurezza disponibili sul mercato automotive.
Dopo l’uso intenso in pista si avverte qualche sintomo di fading, con un evidente allungamento della corsa del pedale del freno che impone di rallentare un po’ (probabilmente la versione 2.4 MJTD da 200 cavalli, equipaggiata con dischi autoventilanti di maggiore diametro su tutte e quattro le ruote e non solo su quelle anteriori, dovrebbe soffrire meno lo sforzo), ma si conserva comunque una forza frenate sufficiente.
In ogni caso la stabilità è sempre ineccepibile e il lavoro di tecnici e collaudatori alfaromeo è encomiabile: solo “provocando” scompensi di assetto con sterzate inconsulte o manovre poco ortodosse si vede la spia del controllo della stabilità VDC fare capolino nella strumentazione di bordo, ma sempre in modo discreto e per nulla invadente, a testimonianza di una messa a punto dell’assetto davvero precisa.

Salendo a bordo della 159 con lo stesso motore ed assetto, ma dotata di cerchi da 18 pollici di diametro e pneumatici 235/45 (anziché 225/50), al prezzo di una minima riduzione del confort (le irregolarità della sede stradale non sono filtrate in maniera ottimale), si ottiene un comportamento ancor più appagante, quanto irreprensibile: la precisione dello sterzo è davvero a livelli eccelsi, e la stabilità della vettura è assolutamente da dieci in pagella. Con lo sterzo si mette la macchina proprio “lì” dove si vuole che vada, con la certezza che la coda seguirà fedelmente la traiettoria senza necessità di correzioni di traiettoria o scompensi d’assetto.

Scendiamo dalla 159 davvero gratificati e compiaciuti del lavoro compiuto dall’Alfa nella preparazione di quest’ultima nata, e con la certezza che questa vettura darà del filo da torcere alla concorrenza, troppo spesso sopravvalutata.

F
oto: Paolo Cossettini, Sacha Favaro, CLARO, Looper.

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