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Nuova prova strumentale "Youngtimer Edition" con un'auto che ha un sapore unico per noi italiani. Pochissimi modelli sono stati capaci di dividere gli appassionati come ha fatto l'Alfa Romeo 159 nell'era moderna. Maledettamente bella e irresistibile, grazie al nobile disegno di Giugiaro. Ma anche meccanicamente "sbagliata", a causa di una piattaforma che, per certi aspetti, le è sempre andata stretta. Ma le cose come sono andate esattamente? Era davvero così pesante come tutti hanno sempre sostenuto? E soprattutto: è stata degna di sfoggiare il marchio del Biscione? Per scoprirlo, in maniera definitiva, abbiamo usato come sempre prove, strumenti, e un ingegnere, con un unico obiettivo. Raccontarvi i pro e i contro, perché i pro, quelli, ve li dicono tutti, ma noi, qui, vi diremo anche i contro scritti belli chiari, nero su bianco. Alla mitica Alfa Romeo 159, infatti, daremo anche i voti, col mitico “pagellone di Automoto.it” che, come sempre, trovate alla fine del video.
Si ringrazia l'amico e collega Valerio Nebuloni per la magnifica opportunità e l'eccezionale disponibilità.
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Pro
Motore: il 1.750 è un quattro cilindri turbo esaltante, prontissimo nella risposta e con una erogazione di carattere
Dinamica: la reattività è sorprendente. Merito di un assetto curato, che può contare su sospensioni di alto profilo
Contro
Differenziale: la trazione anteriore sarebbe molto più efficace (e giustificabile su un’Alfa) se ci fosse stato un bell’auto-bloccante
Sound ed ergonomia: un’auto con un motore così nobile e una dinamica così convincente avrebbe meritato una sonorità e una posizione di guida più graffianti
Alfa Romeo 159 1.750 TBI Progression
Alimentazione: benzina
Motore: 4 cilindri in linea
Cilindrata: 1.742 cc
Potenza: 200 CV
Coppia: 320 Nm
Cambio: manuale 6 marce
Lunghezza: 4,66
Larghezza: 1,83
Altezza: 1,40
Passo: 2,70
Peso: 1.505 kg
Serbatoio: 70 litri
Prodotta a Pomigliano d’Arco
Pagellone |
Voto 0-10 |
|
Consumo |
4 |
|
Accelerazione |
7 |
|
Ripresa |
7 |
|
Frenata |
8,5 |
|
Dinamica di guida |
7,5 |
|
Sterzo |
7,5 |
|
Cambio |
7 |
|
Comodità (sosp+insonoriz.) |
7 |
|
Visibilità/agilità/Park |
6,5 |
|
Spazio |
6,5 |
|
Bagagliaio |
5 |
|
Qualità |
7 |
|
Tecnologia |
6 |
|
Assistenza alla guida |
5 |
|
Costo/noleggio |
7 |
VOTO: 65/100
Consumo 4 Il 1.750 turbo non è mai stato un motore acquistato da chi cercava il record di consumo. Anzi, in media si dimostra più assetato rispetto a motori omologhi per frazionamento e livelli di potenza. Nel ciclo l’ingegnere, nonostante il suo piede fatato, non è riuscito a fare nemmeno 10 km/l: il lungo tratto autostradale a 130 km/h, evidentemente, ha pesato sul risultato finale. Se decidete di tirare il collo alla 159, però, i risultati sono destinati a peggiorare in maniera preoccupante. E molto rapida |
Accelerazione 7 A distanza di anni il 1.750 si conferma in gran forma. La 159 copre lo 0 - 100 in poco più di 8 secondi, con un risultato superiore di 4 decimi rispetto al dichiarato. Che le perdoniamo, un po’ per l’età, un po’ perché ha tirato fuori talmente tanto carattere in erogazione che ci siamo davvero divertiti a tirare le marce. Come accade sempre più di rado, con i turbobenzina di oggi, magari più vigorosi ma con meno vigorosità e curve di coppia piatte, quindi poco coinvolgenti |
Ripresa 7 Per passare da 80 a 120 km/h alla 159 turbobenzina bastano poco più di 8 secondi in quarta marcia. Un tempo simile a quello di un’altra auto turbo da 200 CV come la Nissan Silvia S14. Il tempo è buono e sebbene non sia eccezionale dimostra le buone doti di elasticità di questo quattro cilindri. Dopotutto siamo pur sempre su una berlina da viaggio e non su una sportiva vera e propria |
Frenata 8,5 In frenata la 159 del Nebu ha messo tutti a tacere. Perché, in media, le sono bastati 37,5 m per un completo arresto da 100 orari. Un valore eccezionale non solo per un’auto con quasi 15 anni sul groppone ma anche in termini assoluti. Basterà dire che la Giulia Q, con i carboceramici, è riuscita a fare meglio. Ma di poco |
Dinamica di guida 7,5 La versione a benzina non era un’auto così pesante, rispetto alle concorrenti dell’epoca. E si dimostra quindi bella reattiva, con un avantreno piuttosto pronto e coinvolgente. Per una tutt’avanti il piacere di guida è elevato, anche per merito di un bell’assetto. Nell’utilizzo intensivo si sente l’assenza di un autobloccante anteriore |
Sterzo 7,5 Un bel comando, con il giusto carico e una buona precisione. Non si raggiungono i livelli esoterici di una moderna Giulia, ma il feeling è piuttosto curato |
Cambio 7 Non è un vero manuale sportivo ma, tutto sommato, gli innesti sono piuttosto preciso e ben contrastati. L’escursione della leva non è eccessiva. Peccato solo per la scarsa affidabilità di questo comando di derivazione GM |
Comodità 7 La 159 TBi non è una vera sportiva, ma una lussuosa berlina veloce. E, fedele a questo paradigma, conferma buone doti di comfort, quando si tratta di affrontare lunghi viaggi. Il telaio permetteva di raggiungere buone doti di reattività, senza andare a irrigidire eccessivamente l’assetto, a tutto vantaggio della comodità |
Visibilità/agilità/Park 6,5 Come tutte le sedan la visibilità posteriore è molto scarsa. E, all’epoca, non si poteva contare su una retrocamera, ma solo sui sensori |
Spazio 6,5 Era un’auto per quattro, anche se dietro lo spazio non era propriamente sconfinato. Il quinto passeggero era molto sacrificato, soprattutto a causa di un enorme tunnel |
Bagagliaio 5 Il vano non è molto capiente considerando gli ingombri. Ma, soprattutto, non è molto sfruttabile come capita quasi sempre sulle sedan. In più i sedili, almeno sulla variante berlina, non era abbattibili |
Qualità 7 A differenza di quanto si senta spesso dire la 159 era un’auto ben assemblata e con materiali di buona qualità. Lo dimostra il nostro esemplare che è invecchiato molto bene, se si trascurano solo alcuni dettagli, come il tasto di accensione che si è usurato. I materiali non erano a livello delle tedesche dell’epoca, ma stile e personalità qui sono di gran lunga più consistenti |
Tecnologia 6 Il nostro esemplare aveva il clima automatico e l’autoradio, oltre a un piccolo computer di bordo. Si poteva avere un navigatore satellitare ma, in generale, alcune concorrenti di fascia premium, in quegli anni, sapevano stupire con sistemi ben più evoluti |
Assistenza alla guida 5 C’era il cruise control, ma non adattivo. E poi ABS e controllo di trazione. Anche in questo caso, alcune concorrenti premium, sapevano offrire tecnologie più raffinate |
Costo/noleggio 7 Il giudizio sul prezzo non può essere univoco. Perché quando la 159 era in vendita il listino era veramente invitante, visto che una Progressione 1.750 come quella del Nebu veniva via per meno di 30.000 euro, molto meno rispetto alle concorrenti. Oggi, invece, non è più così facile mettersene una in garage. Perché le TBI sono rarissime e al limite dell’introvabile. E una ben conservata può arrivare a costare anche più di 12-13.000 euro. Insomma il Nebu fa bene a tenersela stretta |
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/
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10135 Torino
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