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Da anni Volkswagen e Suzuki vivevano come separati in casa e oggi, proprio come in ogni divorzio che si rispetti, arriva la sentenza solenne di un giudice a mettere la parola fine al loro rapporto burrascoso.
I due collossi dell'auto avevano stretto una partnership per produrre auto a basso impatto ambientale ma iniziarono a litigare ancora prima di dare realmente vita al progetto di joint venture. La richiesta di sciogliere l'alleanza era pervenuta da Suzuki e oggi il tribunale l'ha finalmente accolta.
VW deve vendere a Suzuki le sue quote
Ora il colosso tedesco dovrebbe vendere a quello giapponese il pacchetto del 19,9% di azioni in suo possesso, che viene valutato attorno 463 miliardi di yen, cioè 3,8 miliardi di dollari. Il valore del pacchetto, che Volkswagen aveva comprato da Suzuki nel 2010 per 222,5 miliardi di yen, è stato fissato in base alle quotazioni finali di ieri.
Ad incrinare i rapporti fra i due alleati ha contribuito la scelta, nel 2011, da parte di Suzuki di comprare i motori diesel da Fiat. Nonostante la decisione del tribunale però, la querelle non sembra ancora del tutto finita. Il Gruppo di Wolfsburg infatti obietta che la casa automobilistica giapponese avrebbe violato alcuni accordi stipulati fra le due parti e che sarebbe ancora da stabilire se vi sia la possibilità di vendere a terzi il pacchetto azionario in suo possesso.
Suzuki ha bisogno di un alleato
Suzuki sta perseguendo l'obiettivo di aumentare le entrate annuali di 3,7 miliardi di yen entro marzo 2020. Attraverso la partnership con Volkswagen, la Casa giapponese avrebbe avuto la possibilità di cooperare proprio in materia di piccole vetture a basso consumo, che potessero avere sbocchi commerciali sui mercati emergenti.
In pratica Suzuki avrebbe potuto aver accesso ad una parte delle tecnologie Volkswagen. In cambio i tedeschi avrebbero avuto una porta d'accesso prioritaria sui nuovi mercati in forte crescita, come per esempio quello indiano, dove Suzuki è saldamente presente. Il divorzo da Volkswagen però non deve essere considerata una vittoria per i giapponesi.
FCA partner dei giapponesi?
Suzuki infatti ha bisogno di trovare un partner forte se vuole iniziare a competere seriamente con i colossi dell'auto giapponese (Honda, Nissan e soprattutto Toyota) e oggi si ritrova al punto di partenza. É probabile quindi che la Casa di Hamamtsu ora si rimetta alla ricerca di un alleato e sono in molti a pensare che busserà alla porta di Sergio Marchionne.
Del resto non è un mistero che FCA Group sia alla ricerca di un partner e Suzuki ha già oggi un rapporto di collaborazione per la fornitura dei motori diesel MultiJet... Chi vivrà vedrà!
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
Robassomero
(TO) - Italia
800 452 625
https://auto.suzuki.it/index.aspx
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