Volvo supera gli attuali crash test e scongiura le lesioni spinali più gravi

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Il costruttore svedese, determinato a raggiungere l’obiettivo 2020 senza feriti o morti sulle sue auto, supera se stesso e le omologazioni attuali. Abbiamo assistito al primo Ditch Crash Test che ha permesso di sviluppare nella nuova XC90 soluzioni che prevengono le gravi lesioni
4 dicembre 2014

E' una mattina calda per essere in Svezia ai primi di dicembre, scaldata da un pallido sole. Da circa 15 minuti siamo fermi ad aspettare in piedi su una piccola tribuna e i tre gradi si fanno comunque sentire. In Volvo sono attenti anche ai dettagli e all'arrivo ci è stato offerto un utile cappellino per tenere la testa al caldo.

Il primo Run-off road "Ditch" test al mondo

Lo scenario che abbiamo davanti, noi giornalisti italiani e un altro centinaio di stranieri è particolare e un po’ inquietante. Sotto alla nostra tribuna c’è una strada sterrata lunga un centinaio di metri, sul cui fianco corre un fosso piuttosto profondo. Ad est, la strada termina in una specie di tunnel metallico, tipo hangar, da cui alcuni tecnici con pettorine giallo fosforescenti continuano ad uscire con sempre maggiore frequenza.

volvo xc90 ditch test (4)
La nuova Volvo XC90 pronta ad essere lanciata ad 80 km/h dalla cremagliera per il primo Run-off Ditch test al mondo


Di colpo il conto alla rovescia annunciato dagli altoparlanti ci riporta al motivo per cui siamo qui, nella sede Volvo di Göteborg in Svezia: stiamo per assistere al primo Run-off road "Ditch” test mondiale. Fotografi e operatori, appostati appena sotto di noi, hanno già azionato le camere; meno tre, due, uno.

L'uscita di strada, poi l'impatto, violentissimo

Dal tunnel escono prima rumori stridenti di cremagliera, è il meccanismo che lancia la nuova XC90 e il suo ignaro equipaggio composto da Papà e Mamma sui sedili anteriori e bambino di un anno e mezzo sul seggiolino fissato nella fila dietro, ad una velocità di 80 km/h in direzione strada sterrata.

 

L'auto percorre pochi metri e subito si accascia sul fianco, l'incauto Papà-manichino “non ha visto il fosso” e ci è finito dentro in pieno. In pochi attimi l’XC90 lanciata ad alta velocità raggiunge il termine del fosso dove di colpo, a causa del dislivello che separa il fondo del fosso dal piano della strada, letteralmente si impenna e viene lanciata in aria. Non si capotta ma atterra di "pancia" circa 20 metri più avanti e da lì continua la sua corsa impazzita per un'altra trentina di metri, fino a scontrarsi con un'alta scarpata che la ferma definitivamente. A quel punto dal rumore di trascinamento e impatto al suolo, si passa improvvisamente al silenzio assoluto.

 

La scena surreale che si manifesta ai soccorritori dopo un brutto incidente

Una scena surreale: ma stanno tutti bene

Ci avviciniamo. Le portiere sono state aperte. Si sente solo il cicalino surreale delle quattro frecce, ritmato e inquietante: ping, ping, ping. L'auto si presenta con le ruote anteriori disassate, i paraurti distrutti ma i vetri ancora integri. All'interno ci preoccupiamo, quasi che le persone fossero reali, della famiglia di manichini. Gli airbag inizialmente nascondono gli occupanti ma poi ecco che si vede bene la scena: "stanno tutti bene", ora siamo più rilassati.

Tre persone sono state letteralmente lanciate in aria a 80 Km/h fino ad un'altezza di oltre 2 m


Tre persone sono state letteralmente lanciate in aria a 80 Km/h fino ad un'altezza di oltre 2 m, a bordo di un veicolo con una massa ben superiore alle 2 tonnellate, hanno subito sollecitazioni fortissime non prevedibili a destra e sinistra, da sopra e da sotto, ma sono salve e senza traumi gravi.

Volvo: zero vittime e feriti entro il 2020

«Quella di oggi è la dimostrazione che Volvo protegge ciò che conta per voi», ci racconta in un più caldo padiglione della fabbrica Hakan Samuelsson, Presidente e CEO di Volvo Car Group «il nostro obiettivo di raggiungere zero vittime e zero feriti gravi per chi viaggerà su una Volvo, entro la fine del 2020 prosegue senza sosta». 

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L'immagine è emblematica. Ognuno dei riquadri arancioni corrisponde ad una diversa tecnologia per salvaguardare la sicurezza sulla nuova XC90. A spiegarci tutto è Thomas Broberg, Senior Technical Advisor Safety

 

«Noi non accettiamo il fatto che una persona rischi la vita a bordo di una nostra auto» rincara Thomas Broberg, Senior Technical Advisor Safety. E il Ditch test è una concreta dimostrazione di questa filosofia, che Volvo si è assegnata e che nessuno gli ha imposto. «Noi continuiamo a cercare le reali condizioni di rischio a cui è sottoposta la gente che viaggia in auto.» prosegue Broberg «Non ci accontentiamo dei test tradizionali di omologazione. Monitorando sempre i dati statistici degli incidenti, abbiamo verificato che un gran numero di vittime e infortuni alla spina dorsale si verificano proprio quando l'auto esce dalla carreggiata e finisce fuori strada».

«Andiamo oltre le omologazioni»

«In questi casi la massa del veicolo insieme alle fortissime accelerazioni e successive decelerazioni impongono alla spina dorsale carichi devastanti, inoltre lo sbattimento a cui sono sottoposti testa e scheletro degli occupanti il veicolo sono fortissimi e con movimenti imprevedibili. Proprio dallo studio di queste casistiche è nato il Run-off road test "Ditch”  - ditch sta infatti per fosso ndr - che ci ha consentito di sviluppare una tecnologia capace di individuare subito quando un veicolo esce di strada, di reagire pretensionando in un tempo infinitesimale le cinture bloccando i passeggeri ai sedili di tutte le file e di realizzare dei sedili che attutiscano l'impatto al suolo, deformandosi gradualmente e scongiurando traumi gravi spinali.»

 

Ecco come funziona la tecnologia che protegge i passeggeri della Volvo XC90 da un'uscita di strada


«Arrivare all'obiettivo 2020 significa guardare oltre le omologazioni di oggi, significa anticipare i tempi, studiare le situazioni di rischio reali e sviluppare dei sistemi di protezione adeguati, proprio come il Ditch test. L'XC90 è l'auto più sicura mai costruita da Volvo e ha all'interno altre anteprime mondiali, quali ad esempio il nuovo pacchetto City Safety. E' la prima delle auto Volvo di nuova generazione che ci permetterà di arrivare pronti all'obiettivo 2020. Seguiranno l’introduzione di tecnologie di guida automatica e lo sviluppo dei sistemi di interconnessione dei veicoli tra di loro e con le infrastrutture».

Il nostro obiettivo è di raggiungere zero vittime e zero feriti gravi per chi viaggerà su una Volvo entro la fine del 2020

Non è marketing, ma una vera sfida

Pensare ad un 2020 senza incidenti mortali o ferite gravi sulle auto Volvo sembrerebbe una dichiarazione un po’ azzardata, ma ripensiamo alla famiglia coinvolta nell’incidente appena visto all’esterno, salva proprio grazie ai nuovi sistemi introdotti dal costruttore Svedese, per convincerci che non si tratta di una semplice operazione di marketing ma di una vera missione che aumenterà la sicurezza dei clienti Volvo, servendo anche da stimolo per tutti gli altri brand automobilistici.

 

Il video del Run-off road "Ditch” test completo, visto da tutte le angolazioni possibili

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