Stellantis: Si Può Fare, il video motival-nazionale con i piani per Fiat, Lancia, Alfa e Maserati

Bisogna riconoscere che i creativi di Stellantis, quando vogliono e sono pressati dagli eventi, ci sanno fare. In questo spot tutto dedicato a Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Maserati c'era il tempo di un solo minuto per far leva sulla memoria, sull'orgoglio, sulla fiducia in se stessi presentando alcune delle immagini di eventi e prodotti più significativi per i quattro brand, dalla catena di montaggio di Mirafiori alla pista del Lingotto, alle vittorie Mondiali della Lancia e dell'Alfa, la Fiat Uno e tutto quel che ne sarebbe seguito, la 500 elettrica, la Lancia Ypsilon 2024, il capolavoro Giorgio e molto altro.

Un video che riassume una volontà di crescita e in un certo senso rinascita dell'automotive made in Italy (anche se alcuni dei modelli illustrati non sono esattamente nostrani) che culmina con lo slogan "Si può fare", titolo dell'omonima canzone di Angelo Branduardi del 1993 che fa da colonna sonora. E continua con i piani illustrati in sintesi: si può fare la 500 ibrida a Mirafiori (2025), lunga vita alla Pandina a Pomigliano, Ducato forever ad Atessa, nuove Giulia e Stelvio a Cassino, (2025 e 2026, anche termiche?), Melfi lancia la Gamma e il revival di Modena per il Tridente. Per chi la sa cogliere, c'è la anche lo stupore e la meraviglia per gli orizzonti che si aprono nella famosa battuta di Gene Wilder in Frankenstein Junior (che fa risorgere un cadavere, ma questa è una volgare battutaccia tutta mia).

Mi chiedo, e chiedo a voi, che cosa stia succedendo ai piani alti di Stellantis e se uno spot rassicurante come questo, che è indubbiamente efficace e ispirato, sarebbe stato possibile o opportuno "ai tempi di Tavares" (20 giorni fa) e se sia il segnale di un'inversione di marcia a 180° fatta con il freno a mano. Oppure una "retro con grattata", come direbbe Masterpilot, in preda al panico di fronte ad un muro fatto di scontento, litigi, dissapori con il Governo (ora rabbonito) e titoli in calo. Comunque sia, è un minuto ben speso e da tenere a mente per il futuro. Perché, come ha detto Jean Philippe Imparato, "ci metto la faccia".