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Quando Luca Busi, Managing Director di Sibeg (importante partner siciliano di Coca-Cola nella produzione, imbottigliamento e distribuzione dei marchi di The Coca-Cola Company ) ci ha parlato del progetto di mobilità sostenibile sviluppato assieme a Citroen ed Enel, ha subito marcato come l’emozione e la passione siano stati motori decisivi per l’iniziativa di e-mobility chiamata “Green Mobility Project” nella quale Sibeg con la collaborazione di Citroen, Enel, ALD Automotive e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ha elaborato, sostenuto e portato a compimento un progetto che prevede non solo la totale sostituzione del parco macchine in uso ai propri sales executive con 100 auto elettriche Citroen C-Zero, ma anche la nascita nel territorio siciliano di 57 punti di ricarica accessibili al pubblico.
A tenere a battesimo la nascita dell’iniziativa nella sede catanese della Sibeg c’erano il sindaco Enzo Bianco, Angelo Simone (Direttore Citroen), Gianni Giulitti (Commercial Senior Director ALD Automotive), l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo e quello del Comune di Catania all’Urbanistica Di Salvo. Il giornalista Marcello Sorgi è intervenuto come moderatore alla tavola rotonda di presentazione del “Green Mobility Project”.
In realtà Busi ha fatto qualcosa in più degli onori di casa, ha messo, tramite Sibeg, sul piatto della bilancia un investimento totalmente privato di 2,4 milioni di euro nei primi tre anni per avviare il “Green Mobility Project”, mentre Enel da parte sua fornirà le 57 colonnine di ricarica in Sicilia (regione che ne vanta attualmente solo 9 private e zero pubbliche) che saranno ospitate da clienti di Sibeg come ipermercati e distributori e, infine, ALD Automotive ha contribuito con i propri servizi di gestione per le 100 Citroen C-Zero in dotazione ai sales executive di Sibeg che così diventano la prima “Field Force” in Europa ad essere totalmente “elettrica”.
Come piantare un bosco grande 31 campi di calcio
L’operazione non è solo un bel fiore all’occhiello per le aziende coinvolte: in un anno consentirà di ridurre la quantità di CO2 emessa dai veicoli di 330 tonnellate. Per fare un paragone, sarebbe come se sorgessero dal nulla 24.750 alberi o come se in un anno nascesse un bosco ampio come 31 campi da calcio; non si tratta solo di aria più pulita, ma soprattutto di minori costi sociali e di un impatto più leggero sui cambiamenti climatici.
Il tutto realizzato “soltanto” con 100 auto mobili elettriche, attraverso l’uso di solo capitale privato e soprattutto in Sicilia, dove ogni tanto crollano pure i ponti delle autostrade. Viene da chiedersi cosa potrebbe cambiare dal punto di vista dell’ambiente se il passaggio alla trazione elettrica fosse reso più facile e più rapido da economie di scala e da consumatori più informati e attenti.
Un'elettrica per Coca-Cola
Nel corso della conferenza stampa abbiamo pure avuto modo di provare la Citroen C-Zero in un breve circuito e dobbiamo riconoscere che l’elettrica francese ha uno spunto immediato e prestazioni connaturate al tipo di motorizzazione che la rendono piacevolmente agile almeno quanto è silenziosa. Certamente è una vettura divertente per i brevi tragitti fatti col piede sinistro sempre a riposo. Probabilmente i 100 sales executive ai quali è destinata non rimpiangeranno le “vecchie” endotermiche.
L’autonomia di circa 150 chilometri non sembra essere un problema se, come ci ha spiegato Angelo Simone di Citroen, la percorrenza giornaliera media dell’utenza si colloca sotto i quaranta chilometri e i tempi di ricarica rimangono comunque accettabili: due ore per avere l’80% della carica delle batterie, circa 4,5 per il pieno con le colonnine standard mentre con quelle “rapide” saranno sufficienti 25 minuti.
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