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Sbarcata sul mercato nel 1990, la Renault Clio, da allora, ne ha fatta parecchia di strada, arrivando nel 2019 alla quinta generazione. Adesso, dopo quattro anni di onorato servizio, la Casa della Losanga ha introdotto il restyling di metà carriera, anticipando i canoni stilistici che vedremo in futuro anche sugli altri modelli.
Il design, rispetto al passato, è stato rivisto pesantemente, a partire dal frontale: arrivano i nuovi fari full LED a cinque elementi, abbinati a delle luci diurne, sempre a LED, che si sviluppano in verticale e scendono fino alla parte bassa del paraurti. Anche la calandra con effetto “matrix” è inedita e incornicia il nuovo logo del brand transalpino, che era stato anticipato durante la presentazione della Renault 5 elettrica.
Passando al posteriore, ci sono novità che coinvolgono sia i fari che il paraurti. Partendo da quest’ultimo, arriva per le versioni maggiormente sportive un estrattore d’aria – con valenza prettamente estetica - mentre i fari ricevono un design più sportiveggiante con le calotte trasparenti.
I cambiamenti non si sono limitati solamente al design degli esterni ma si sono spinti anche all’interno dell’abitacolo, con una potente iniezione di tecnologia e di materiali eco-friendly. I rivestimenti delle superfici, tra cui sedili, pannelli portiera e cruscotto, sono realizzati con materiali riciclati al 60%. Per quanto riguarda le sedute, il tessuto è sviluppato e realizzato dal marchio austriaco Lenzing. Pr quanto riguarda la capienza del bagagliaio, nel caso in cui dovessero essere confermati i dati del pre-restyling, ci si dovrebbe aggirare attorno ai 390 litri.
Per quanto concerne l’aspetto tech, la nuova Renault Clio guadagna la strumentazione digitale, da 7 o 10 pollici, collegata a un nuovo display dell’infotainment posizionato verticalmente. A seconda dell’ampiezza scelta del display, dipende la grandezza del cockpit digitale sul quale, nella versione più grande, si possono vedere le mappe. Con il restyling arriva anche l’integrazione di Apple CarPlay e Andorid Auto, senza l’impiego di cavo, e la ricarica wireless.
Optional, poi, ci sono le telecamere a 360 gradi per il parcheggio e le manovre più complesse. Ad aiutare durante la guida, infine, ci pensa il cruise control adattivo che introduce la guida autonoma di Livello 2.
La nuova Renault Clio, rispetto al modello attualmente a listino -l a versione restyling verrà consegnata a partire da settembre – non riceverà grandi update. Le versioni di accesso sono dotate del propulsore da 0.9 litri, tre cilindri benzina, in versione aspirata da 65 CV e turbo da 90 CV.
A salire c’è il TCe 100, sempre da 0.9 litri turbo ma capace di erogare 100 CV e con doppia alimentazione benzina/gpl. Il top di gamma è full hybrid con il motore 1.6 benzina da 94 CV, abbinato a una trasmissione automatica a quattro marce, che lavora in sintonia con due motori elettrici e a un pacco batterie da 1,2 kWh, per un totale di 145 CV combinati. Rimane poi a listino la versione a gasolio, che sfrutta un’unità da 1.5 litri, in grado di erogare 100 CV di potenza.
A oggi, la nuova Renault Clio non è ancora ordinabile e, pertanto, i prezzi non sono stati ancora comunicati. Secondo le nostre previsioni non dovrebbero comunque allontanarsi troppo rispetto a quelli attuali.
La Polo è una delle auto più “classiche” del proprio segmento: presente sul mercato dal 1975, ha fatto la storia delle citycar, spingendosi negli anni verso segmenti sempre più voluminosi. La sua avversaria più importante? La propria sorellona, la Golf. Le differenze, quantomeno a livello di design, tra le due, si sono parecchio assottigliate e anche le dimensioni, in fin dei conti, non sono così diverse.
Anche se così facendo la Polo perde un po’ della propria originalità, continua a piacere e le linee sono, comunque, azzeccate. L’anteriore è sportiveggiante, con linee decise e con i fari a LED che vanno ad incorniciare una calandra dallo stile minimalista. Al posteriore convincono i fari a L rovesciata che le conferiscono un look particolarmente elaborato.
La versione base, la Life, arriva già con i cerchi in lega, anche se sono solo da 15 pollici, cruise control, cockpit digitale da 8 pollici e diversi sistemi che la rendono al passo con i tempi. Non manca quindi la connettività tramite Apple CarPlay ed Android Auto. Anche sulla versione di accesso, poi, ci sono dettagli in pelle come l’impugnatura del cambio e il rivestimento del volante. Il bagagliaio non è al top della categoria, ma mette comunque a disposizione 351 litri.
Parlando dei motori, purtroppo, manca una versione elettrificata, mentre a listino è presente il motore 1.0 TSI, sia con cambio manuale che automatico con potenza da 95 o 110 CV e il motore a metano da 95CV. Volendo poi avere sotto al sedere qualcosa di realmente sportivo, c’è anche la GTI che monta il motore TSI da 207 CV. I prezzi? Dai 22.000 euro della versione di accesso Life, fino ai 32.000 della GTI.
Il Segmento D è particolarmente popolato e ritagliarsi il proprio spazio non è sempre facile. Da metà aprile di quest’anno, con l’uscita dai listini di un modello storico, la Ford Fiesta, i vari brand presenti stanno sgomitando per coglierne l’eredità.
Una valida proposta arriva da Hyundai, con la i20, un’auto che propone alla platea interessata al segmento un design al passo con i tempi e una tecnologia che non teme rivali. Se avete in mente le auto coreane di qualche anno fa, dimenticatevele, adesso le proposte sono molto più agguerrite e pronte a conquistare il pubblico più esigente.
Le linee esterne, come richiesto dal mercato, puntano alla sportività, anche se la versione di base ha solo le luci di posizione e diurne a LED che, comunque, hanno un design sofisticato. Al posteriore, invece, l’attenzione è catalizzata dai fari che sono congiunti centralmente da una fascia luminosa.
All’interno la sensazione è sicuramente di qualità, con tanti dettagli pensati in chiave tech. Davanti agli occhi del conducente trova spazio una strumentazione digitale da 10.25'', mentre il sistema dell’infotainment sfrutta un display da 8 pollici. Come extra, volendo, si può optare per uno schermo da 10,3 pollici e per l’impianto Hi-Fi della Bose. Non mancano, come ormai nella maggioranza dei casi, i sistemi di ausilio alla guida.
Lo spazio a bordo è buono per tutti gli occupanti e lo spazio riservato ai bagagli è di 352 litri, assimilabile a quello della Polo e di poco inferiore a quello stimato per la nuova Clio. Purtroppo, però, nel caso delle versioni ibride, la capienza cala a 262 litri, con il doppiofondo occupato dalla batteria. Peccato che Hyundai non offra tante possibilità di personalizzazione né per l’abitacolo, né per gli esterni.
Parlando di motorizzazioni, la i20 è disponibile in due varianti: con il motore benzina 4 cilindri da 1,2 litri e 84 CV di potenza abbinato al cambio manuale a 5 rapporti, oppure il benzina mild-hybrid 3 cilindri da 1 litro e 100 CV abbinato al cambio manuale a 6 rapporti iMT o l’automatico 7 rapporti doppia frizione. Per i più sportivi, c’è anche la i20 N dotata del 1.6 t-GDI da 204 CV che è tra le compatte più divertenti da guidare.
I prezzi della i20 vanno dai 18.800 euro della versione base e salgono fino ai 29.950 della N.
Una delle novità più apprezzate dello scorso anno è stata la Peugeot 208. Completamente rivoluzionata rispetto alla versione precedente, la piccola della Casa francese ha saputo ben interpretare le richieste del pubblico, portando un look fresco e al passo con i tempi.
All’anteriore colpiscono le “zanne” della firma luminosa all’anteriore che fanno distinguere anche da lontano, mentre al posteriore i tre “graffi” delle luci sono collegati da una fascia nera che attraversa il portellone del vano di carico. Peccato che i fari LED anteriori non siano di serie se non negli allestimenti più costosi, mentre ci piace molto lo spoiler posteriore che è presente anche sulla versione di accesso.
Passando agli interni, si trovano finiture e materiali curati, con la strumentazione digitale dedicata al conducente che offre un effetto 3D, oltre a un head-up display da 10 pollici, disponibile solo per gli allestimenti più prestigiosi. Per quanto riguarda il sistema di infotainment, trova spazio sul cruscotto un display da 7 pollici dotato di Apple CarPlay ed Android Auto. Risultano un po’ scomodi i comandi dedicati alla climatizzazione che sono integrati all’interno del display e non sono fisici. Lo spazio del bagagliaio si ferma a soli 309 litri, un po’ meno rispetto alla concorrenza.
Per quanto riguarda i motori, la piattaforma CMP, la stessa della Opel Corsa, per intenderci, offre un’ottima flessibilità. Si parte dal 1.2 tre cilindri benzina che esprime una potenza di 75 cv, disponibile solo con cambio manuale, passando per la versione turbo da 100 cv o 130 CV. Quest’ultima declinazione di potenza è disponibile solo con cambio automatico, mentre quella da 100 CV è disponibile anche con quelle manuale.
Per la 208 è anche disponibile la versione a gasolio da 1,5 litri e 100 CV con cambio manuale, adatta a chi sfrutta l’auto anche per lunghe percorrenze.
Utilizzate l’auto principalmente in città? La 208 è stata declinata anche in versione full electric, con un pacco batterie da 50 KWh e un’autonomia di 362 km.
Parlando di prezzi, il listino della 208 parte da 19.470 della versione Active, che salgono fino ai 24.220 della GT. La versione elettrica, invece, parte da 35.880 euro.
Hyundai
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