Scende in campo e le ha tutte contro: nuova Alfa Romeo Giulia 2023 top e flop

Scende in campo e le ha tutte contro: nuova Alfa Romeo Giulia 2023 top e flop
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Riuscirà il restyling della berlina del Biscione a insidiare BMW Serie 3, Audi A4 e Mercedes Classe C?
7 gennaio 2023

Scegliere l’auto nuova è un’impresa titanica? Non vi preoccupate, ci pensiamo noi di Automoto a chiarirvi un po’ le idee confrontando le novità del mercato con i modelli della concorrenza diretta. 

Quando si parla di piacere di guida abbinato al concetto di berlina, non può non balzare subito in mente l’Alfa Romeo Giulia. Lanciata per la prima volta nel 2016 e frutto del piano quadriennale del 2010 che, però, ha visto diversi ostacoli durante il corso degli anni, la Giulia ha da subito animato gli animi degli appassionati del Biscione che si annidano in tutto il mondo.

Il design colpisce subito per quel giusto mix di eleganza e sportività, come da tradizione del marchio lombardo, ma dove riesce a conquistare subito il pubblico è nelle doti di guida grazie alla trazione posteriore o a quella integrale delle versioni più performanti.

Un po’ come è successo anche per la Stelvio, però, nonostante le ottime doti, il progetto è stato poco rivisto negli anni, soprattutto per quanto riguarda le linee esterne e il design degli interni, rimanendo un passo abbondante indietro rispetto alla concorrenza. 

A brevissimo, a febbraio 2023, sbarcherà sul mercato la versione restyling che apporterà finalmente alcuni aggiornamenti degni di nota. 

All’esterno debuttano i tanto attesi fari a LED che vengono uniformati al nuovo family feeling introdotto dalla Tonale. Troviamo quindi gruppi ottici a tre elementi, che sono anche un po’ un tributo alla mitica 159, con fari Full-Led Adaptive Matrix. Gli indicatori di direzione sono dinamici, garantendo grazie alla tecnologia Adaptive Front Lighting System una regolazione continua dei fari anabbaglianti in base alla velocità e alle condizioni di guida. 

La Glare-Free High Beam Segmented Technology, invece, regola il fascio di illuminazione in base al traffico frontale o nel senso opposto. Novità anche al posteriore con nuovi gruppi ottici che abbinano una finitura fumé a una in nero lucido, sottolineando l’animo sportivo della vettura.

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Passando agli interni, si respira finalmente un’aria più moderna grazie a una nuova strumentazione completamente digitale da 12,3” che la fa sentire meno a disagio rispetto alla più agguerrita concorrenza. Rimane però l’iconico design a cannocchiale che non delude mai, soprattutto i puristi. La qualità percepita a bordo è alta e lo spazio per gli occupanti è buono. Il bagaglio, infine, ha una capienza di 480 litri, ben sfruttabili grazie alla forma regolare. 

A fare la magia ci pensa poi il “solito” pianale Giorgio che è in grado di soddisfare anche i palati più fini, regalando cambi di direzione rapidi e un ottimo feeling di guida in tutte le condizioni.

Cosa si trova sotto al cofano? La Giulia sarà disponibile nelle varianti diesel da 160 Cv di potenza con la sola a trazione posteriore e in quelle a benzina da 280 Cv e diesel da 210 Cv, in abbinamento alla trazione integrale. Manca però una motorizzazione ibrida, incompatibile con il pianale. 

prezzi di listino partono da 47.050 euro per la motorizzazione diesel in allestimento Super e salgono fino ad oltre 66.000 per la motorizzazione a benzina abbinata all’allestimento Competizione. 

PREGI E DIFETTI

Pro

  • Design; feeling di guida

Contro

  • Nessuna motorizzazione ibrida

BMW SERIE 3

Se si parla di sempreverde tra le berline, la BMW Serie 3 Sedan è impossibile da non citare: più di 45 anni di storia, 16 milioni di unità vendute e una sorella station che continua a fare la storia del segmento.

Il 2022 per la G20 è stato l’anno del facelift di metà carriera e, a differenza di quanto fatto da Alfa Romeo, a Monaco ci sono andati giù un po’ più pesanti con le modifiche. 

Partendo dall’anteriore, è stata rivista la calandra a doppio rene con listelli doppi o a trama esagonale per le versioni più potenti e cambiano anche i fari, sia nel design esterno, con l’assenza della piccola rientranza del paraurti, sia nella firma luminosa full LED di serie, ora a doppia “L” rovesciata come per la X1. 

cerchi in lega passano da 16 a 17 pollici per la versione base, mentre il nuovo sottoscocca promette prestazioni aerodinamiche migliori. L’ingombro esterno rimane invariato, 471 cm di lunghezza, così come la capienza del bagagliaio che, come per la Giulia, è di 480 litri, nonostante una lunghezza ben superiore a quella dell’italiana.

Le modifiche più importanti si possono apprezzare all’interno dell’abitacolo, dove spicca il Curved Display introdotto su iX e i4 con due schermi HD da 12,3 e 14,9 pollici per strumentazione e per l'infotainment. Il sistema operativo 8 è dotato di assistente vocale e connesso alla rete tramite una SIM 5G integrata, con aggiornamenti Over-The-Air e possibilità di controllo remoto tramite app My BMW per smartphone. I tasti fisici spariscono quasi in toto, così come la leva del cambio automatico – di serie per tutte le motorizzazioni – che cede il posto a un più piccolo selettore. 

Tutte le motorizzazioni sono elettrificate, così come lo erano pre-restyling: il motore turbo-benzina quattro cilindri 2.0 è disponibile in diverse declinazioni partendo da 156 CV, fino a 245, oltre alla versione plug-in da 292 CV.

Per quanto riguarda le versioni diesel, tanto care a chi macina chilometri, sotto al cofano c’è sempre spazio per un quattro cilindri 2 litri turbo con potenze da 150, 190 e 286 CV.

Sono poi presenti due motori sei cilindri per la M340 xDrive da 340 cv e l’ottimo 3.0 benzina bi-turbo da 374 cv che trova posto sulla M340i xDrive.

Capitolo prezzi: la BMW Serie 3 ha un prezzo d’attacco di 46.200 euro che salgono fino ai 76.890 della M340i xDrive, ci sono poi da considerare i tanti optional che vanno aggiunti per avere un pacchetto completo e, come per tutte le tedesche, il prezzo lievita sensibilmente. 

PREGI E DIFETTI

Pro

  • Design moderno; ampia gamma di motorizzazioni

Contro

  • Dimensione bagagliaio rispetto alla grandezza dell’auto

AUDI A4

Per rimanere in tema di tedesche, un’altra berlina con una lunga storia alle spalle è l’Audi A4. Non troppo fresca di restyling – l’ultimo lo si è visto nel 2019 – dovrebbe mostrarsi nella sua nuova veste a fine 2023, sia per quanto riguarda la versione Sedan che Avant. 

Il modello attualmente presente a listino inizia a soffrire un po’ il peso degli anni e, pur avendo una fanaleria full LED dal design accattivante, il design non è particolarmente incisivo, soprattutto tenendo in considerazione quello delle rivali. 

Lo stesso discorso vale per gli interni, forse fin troppo privi di fantasia e un po’ austeri, nonostante la qualità percepita sia comunque premium. La strumentazione è completamente digitale sulle versioni più sofisticate grazie all’Audi Virtual Cockpit plus, mentre sulle versioni di accesso troviamo ancora i due strumenti analogici che abbracciano un display a colori da 7 pollici. Il vano bagagli, come per le altre, ha una capienza di 480 litri.

Sotto al cofano, a partire dal 2019, sono disponibili tre motori 2.0 turbobenzina con sistema mild hybrid da 12 Volt da 150, 204 e 265 CV tre turbodiesel, un 2.0 da 136 CV, 163 CV, 206 CV e un V6 di 3.0 litri da 286 CV. Resta poi il V6 TDI da 3 litri della S4, capace di sprigionare 341 CV. 

Parlando di prezzo, l’Audi A4 berlina parte dai 41.050 euro della 35 TFSI S Tronic, fino ad arrivare ai quasi 62.000 della 50 TDI Quattro. Come per la BMW, andando ad arricchire la vettura con i vari pacchetti e optional messi a disposizione dalla Casa dei Quattro Anelli, il prezzo si gonfia parecchio.

PREGI E DIFETTI

Pro

  • Qualità percepita; gamma motori

Contro

  • Design un po' vecchio

MERCEDES CLASSE C

Salendo un po’ di prezzo, ma senza allontanarci troppo dalla media della concorrenza, c’è la nuova Mercedes Classe C

Rinnovata nel 2022, è forse quella con il design più elegante tra le quattro berline prese in considerazione. Le linee sono filanti e la grande calandra, abbinata a sbalzi ridotti, dona a questa Mercedes una linea che strizza l’occhio al mondo delle più grandi. Le dimensioni, dopo l’ultimo aggiornamento, sono cresciute di 6,5 centimetri e la lunghezza totale supera i 4 metri e 75. Il bagagliaio, nonostante le dimensioni esterne, ha una capacità di carico che si ferma a 455 litri, un po’ meno rispetto alle competitor. 

All’interno l’ispirazione alla Classe S è più che esplicita e l’eleganza domina sulla sportività. La plancia è stata elaborata attorno alla nuova generazione del sistema Mbux dotato di display verticale, inclinato di 6 gradi verso il conducente. A seconda dell’allestimento, il display va da 9,5 pollici a 11,9 pollici, mentre quello della strumentazione è di 10,25 pollici o 12,3 pollici. Insomma, la qualità percepita è da vera auto premium con materiali e assemblaggi di altissimo livello. 

Sotto al cofano c’è una varietà di motori pressoché infinita, tutti elettrificati, a partire dalla C200, dotata di un 1.5 da 220 CV. All’estremo opposto, invece, c’è la 43 4Matic, dotata di un 2 litri da 408 CV e 500 Nm. Nel mezzo troviamo due versioni plug-in che sfruttano un propulsore endotermico da 2 litri a un’unità elettrica da129 CV, per un totale di 313 CV per la C300e e di 381 CV per la C400e 4Matic 

Non mancano poi le motorizzazioni a gasolio, con un propulsore da 2.000 cc disponibile in tre varianti di potenza: 183, 224 e 285 CV

Parliamo però di prezzi: come abbiamo già scritto, questa proposta di Mercedes va a posizionarsi un po’ più in alto all’interno del segmento e il prezzo di partenza è di 51.640 per la C 200 d Mild hybrid Business, che salgono fino agli oltre 86.000 della C 43 AMG 4Matic+ Mild hybrid Premium Pro.

PREGI E DIFETTI

Pro

  • Ti porta ovunque; Iconica

Contro

  • Bagagliaio poco capiente; non più a listino

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