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Gli anni 2000 sono quelli più dirompenti nella storia di Porsche dal punto di vista della gamma in offerta: nel 2002 nasce la Porsche Cayenne, un SUV che mai come prima di allora coniugava prestazioni e versatilità. Fa storcere il naso ai puristi dei marchio, ma diventa un successo enorme e fa prosperare le casse della Casa tedesca.
Da qualche tempo, però, nei corridoi di Zuffenhausen, gira un’altra proposta dirompente: una berlina a quattro porte più confortevole di una 911, ma altrettanto prestazionale. Nel 2005 l’annuncio dell’allora presidente Wendelin Wiedeking: «Abbiamo davvero impiegato molto tempo per prendere questa decisione. Ma ora sappiamo una cosa: la Panamera è l'auto giusta per Porsche. Arriverà nel 2009».
Già, perché l’idea di una Porsche berlina non è affatto nuova, ma risale addirittura agli anni ‘50, quando fu realizzato il prototipo di una 356 a quattro posti chiamata internamente Tipo 530 che però non ebbe seguito.
Nel 1967 vide invece la luce anche una 911 a 4 porte: stavolta però non era un progetto di Porsche, bensì il regalo di compleanno che il concessionario americano William Dick fece a sé stesso, commissionando l’esemplare alla Troutman-Barnes.
Negli anni ‘80 l’idea della berlina torna alla ribalta: i tecnici tedeschi realizzano un esemplare a quattro porte della 928 per il 75esimo compleanno di Ferry Porsche. E’ uno studio di fattibilità su una ipotetica versione “familiare” con un passo allungato di 25 cm, il tetto più alto nella parte posteriore e due porticine ad apertura controvento per facilitare l’ingresso ai sedili posteriori. E’ il 1987, i tempi potrebbero essere maturi, ma l’idea finisce ancora una volta nel cestino.
Tra il 1988 e il 1992 i tedeschi si mettono ancora una volta all’opera: con un investimento da 550 milioni di euro si dà il via alla ricerca sulla nuova berlina sportiva. Lo sviluppo della Porsche 989 si interrompe però nel 1992. I costi sono troppo alti, meglio rimandare. Alcune soluzioni vengono però adottate sulla 911/993, che viene lanciata nel 1994.
Passa quasi un decennio e all’inizio degli anni 2000, parallelamente allo sviluppo della Cayenne, un gruppo di lavoro appronta tre concept rimaste segrete fino a poco tempo fa ed oggi esposte al Museo Porsche: si chiamano Mirage, Meteor e Phantom. Il mix di tutte e tre dà vita al primo modello di stile su cui si baserà la nascitura Panamera. Il nome viene scelto per assonanza con la Carrera Panamericana, la competizione messicana su strada che aveva ispirato anche il “nomignolo” affibbiato alla 911.
Nel giro di un quinquennio la strada è tracciata: puntuale dopo quattro anni dall’annuncio di Wiedeking, la Porsche Panamera, nome in codice G1, il 19 aprile 2009 finalmente fa il suo debutto in società. Per la presentazione viene scelto un luogo insolito quanto esclusivo: il 94esimo piano del World Financial Center di Shanghai. La Cina infatti è in quegli anni che inizia a diventare il mercato a cui i costruttori europei guardano con maggiore interesse ed il nuovo modello si rivolge soprattutto alla classe imprenditoriale della Repubblica del Dragone.
Tre le versioni al lancio: la Panamera S (V8 4.8 litri da 420 CV, trazione posteriore, cambio manuale a 6 marce, costa 96.569 euro), la Panamera 4S (V8 4.8 litri, 420 CV, trazione integrale PTM, cambio a doppia frizione PDK, 104.309 euro) e la Panamera Turbo (V8 biturbo da 500 CV, trazione integrale PTM, cambio a doppia frizione PDK, sospensioni pneumatiche con controllo elettronico PASM, in listino da 137.489 euro).
Nel 2011 si aggiungeranno numerose versioni: la Panamera GTS da 440 CV, la Panamera Diesel 3 litri da 300 CV e la ibrida Panamera S E-Hybrid che combina il motore V6 3.0 biturbo da 333 CV con un motore elettrico da 95 CV che arriva nel 2013 insieme ad un facelift che rinfresca il look e segna l’adozione del nuovo propulsore V6. Il mercato la accoglie come previsto dai piani, assorbendo qualcosa in più delle 20.000 unità all’anno preventivate.
Dal 2009 al 2019 (non ancora concluso) la Panamera è stata venduta in 161.700 esemplari della prima generazione, a cui si aggiungono 73.700 unità della seconda generazione G2 lanciata nel 2016 che nel frattempo si è arricchita dalla bella versione “shooting brake” Panamera Sport Turismo.
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