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Potevano prendere Insignia, metterle qualche ritocchino qua e là, e lanciarla di nuovo sul mercato. Invece in Opel hanno fatto le cose in grande: 500 milioni di euro di investimento e via, verso la seconda generazione di Opel Insignia. Che oggi proviamo in versione Grand Sport, vale a dire berlina, anzi berlinona, anzi coupé a cinque porte per i grandi viaggi e per le flotte, nonostante la station wagon sia in questo senso sicuramente più a fuoco.
I responsabili di Opel non vogliono portare il marchio nel settore premium, ma non è in discussione il fatto che, con questa Insignia, un passo verso le vetture premium sia stato fatto. A parità di conti, infatti, almeno in Germania, Opel offre una Insignia con le stesse dotazioni di una Bmw, di una Audi, di una Mercedes, rispettivamente al 36, al 32 e al 42 per cento in meno dal punto di vista economico.
Senza fermarsi all’immagine di marca, quindi, Opel bada al sodo e ci mette alla guida di una vettura capace di emozionare, con interni curati, con dettagli prima lasciati a margine e ora messi al centro del pensiero di design e produttivo. In generale, fuori aumenta di sei centimetri in lunghezza, e il driver è più attaccato all’asfalto per merito dei tre centimetri di taglio.
Già, tagli un po’ su tutto, anche sul peso della vettura, che in alcune versioni arriva addirittura a un significativo -175 chilogrammi, un risultato determinato grazie alla scelta di materiali diversi, più leggeri, ma comunque resistenti se non di più (si è infatti registrata una rigidità maggiore del 9% rispetto alla versione precedente).
Opel Insignia è fatta per i grandi viaggi, si propone con il sistema Flexride che può intervenire sulla risposta di cambio, ESP, sospensioni, acceleratore… a determinare non una ma tre vetture, che corrispondono ad altrettante modalità di guida. Abbiamo la Normal, la Sport, che indurisce lo sterzo già più che diretto, e la modalità Tour, che lo alleggerisce aumentando il comfort di un’esperienza di guida sempre ai massimi livelli.
C’è tanto da raccontare su questa Opel Insignia, una vettura destinata anche alle flotte che promette un canone di leasing basso, così come bassi saranno i costi di gestione, riparazione e manutenzione. A disposizione abbiamo un nuovo 1.5 litri benzina da 165 CV, che si aggiunge ai più performanti 2.0 litri benzina da 260 CV e trazione integrale, oltre ai diesel 1.6 litri da 110 e 136 CV e 2.0 litri da 170 CV.
Sterzo diretto, taratura delle sospensioni create per i grandi viaggi, ma le anime di Insignia parlano anche di sportività, con il Torque Vectoring che assicura la giusta dose di coppia a ogni pneumatico quando andremo a cercare la performance. Una performance determinata pure dal volante che si impugna alla perfezione e che suggerisce un’idea di sportività grazie alla sezione inferiore tagliata in orizzontale.
Opel Insignia mantiene ovviamente tutti quei canoni di sicurezza già visti sulle altre vetture del marchio, come l’assistente attivo per il mantenimento della corsia, la frenata assistita con riconoscimento dei pedoni, il sensore dell’angolo cieco, il Cruise control adattivo. E poi abbiamo sempre l’angelo custode per definizione, Onstar, che si arricchisce di servizi concierge con la possibilità di prenotare, oggi, una camera d’albergo o di trovare un parcheggio a destinazione.
In più, l’avvicinamento al segmento premium passa per la presenza dell’Head Up Display, che proietta le informazioni direttamente sul parabrezza, sul cambio automatico a 8 rapporti, sulla telecamera a 360 gradi, sulla compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay. Tecnologia a parte, però, è la dinamica di guida a sorprendere su questa Insignia. Un modello tutto da scoprire, che dopo queste prime impressioni speriamo di provare più a lungo nel nostro consueto #AMboxing.
Opel
Piazzale dell'Industria, 40
Roma
(RM) - Italia
06-54652000
https://www.opel.it
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