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Dopo aver annunciato il ritorno del marchio GSe e di questa versione dell'Astra, Opel ha allargato la gamma con la Grandland GSe. Si posiziona come top della propria linea: ibrida plug-in da 300 CV, di cui 200 CV termici, doppio motore elettrico con trazione integrale e tutte le dotazioni tecnologiche di serie.
Il vero lavoro però non è solo sulla potenza espressa dai propulsori elettrici e dal 1.6 turbobenzina quattro cilindri, ma più che altro sul telaio: il ribassamento dell'assetto e i cerchioni specifici da 19 pollici accentuano il carattere aggressivo di questo modello, facendogli prendere più "posizione" rispetto alla precedente - e più "normale" - Hybrid4 che gode dello stesso schema propulsivo, benché meno prestante.
Il reparto sospensivo rimane invariato in termini di schemi principali - MacPherson all'anteriore e Multilink al posteriore - ma ora gode di un nuovo assetto ammortizzatori firmato Koni, con tanto di tecnologia a valvola Frequency Selective Damping (FSD).
Questo sistema meccanico - e non elettronico - regola automaticamente la quantità di olio presente nelle camere degli ammortizzatori, e dunque la loro "resistenza" alle oscillazioni, in base alle frequenze più alte o più basse a cui vengono sottoposte le sospensioni. Non si tratta di un controllo elettronico come siamo abituati, ma permette sostanzialmente lo stesso risultato sfruttando la pura meccanica e lavora anche particolarmente bene.
Tant'è vero che durante la guida ci si stupisce in primis per le prestazioni, con i 300 CV che permettono di divertirsi davvero quando ci si vuole togliere qualche soddisfazione, grazie anche allo sterzo tarato nei minimi dettagli che regala un feedback invidiabile anche a molte hatchback, nonostante l'assetto rialzato.
In tutte le altre situazioni però rimane un'ibrida plug-in, e quindi ci si trova un'auto capace di essere parca nei consumi e anche più comoda di quanto ci si aspetterebbe, rispetto alla capacità di irrigidirsi per migliorare le doti dinamiche. E questa è una manna regalata proprio dal sistema Koni con valvola FSD.
A sostenere il modulo ibrido, dotato di due motori - uno per ogni asse - che forniscono 110 CV all'anteriore e 113 CV al posteriore, c'è una batteria da 13.2 kWh che dovrebbe garantire un'autonomia di 63 km in elettrico dichiarati nel ciclo WLTP, con picchi di 81 km nell'utilizzo prettamente urbano.
Di serie la ricarica è da 3.7 kW di picco, per un "pieno" di energia in circa 3 ore e mezza. Come optional però si può avere il caricatore di bordo capace di assorbire fino a 7.4 kW, segnando quindi un tempo di circa due ore per una ricarica completa.
Completano il pacchetto, oltre ai già citati cerchi in lega specifici da 19", anche dei sedili sportivi rivestiti in un misto pelle e Alcantara, anche per quelli posteriori. L'abitacolo così diventa più caratterizzato verso i toni scuri di un'auto ad alte prestazioni, che però non rinuncia a una buona dose di tecnologia con il doppio schermo per l'infotainment e il quadro strumenti digitale.
I prezzi dell'Opel Grandland GSe, che come già detto si posiziona come vertice della gamma in termini sia di prestazioni sia di dotazioni di serie, partono da circa 55.000 euro. A questi bisogna togliere eventuali sconti e/o incentivi statali, ma c'è ben poco da aggiungere: praticamente tutto è già di serie.
Opel
Piazzale dell'Industria, 40
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06-54652000
https://www.opel.it
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