Non è solo questione di spina: Kia nuova Niro e i suoi molti "perchè" ecologici

Sostenibilità

Quello da rimarcare ora, è anche quanto sta dietro la tanto chiacchierata e sbandierata, da tutti, sostenibilità ambientale. In Kia fanno sul serio per il tema, con un piano globale che ha proclami seguiti da fatti concreti, parecchi e non sempre noti a tutti.

Per esempio la collaborazione con The Ocean Cleanup: per liberare gli oceani dalla plastica e integrare nella supply chain la plastica raccolta per riciclarla (trasformata in componenti dell’auto). Ci sono poi le ricariche sostenibili: i rifornimenti effettuati con Kia Charge saranno commutati al 100% in energia proveniente da fonti eoliche.

Ma andiamo sul tangibile, oggi: OK la gamma a emissioni zero disponibile sempre più in ogni segmento, con le 14 nuove BEV entro il ’27; OK le tante elettriche vendute entro 2030, 1,2 milioni (per totale 2 milioni, di “auto green”) con piattaforme dedicate; ma con la nuova Kia Niro, già oggi, la Casa mostra subito di saper ridurre emissioni di CO2 e sprechi ambientali. Massimizzando anche le forniture, sostenibili a 360° dove possibile e mantenendo il meglio, per i propri clienti attratti da una Crossover elettrificata davvero trasversale. Nell’uso e nella resa.

Una e trina

La nuova Niro di Kia è “media” nelle misure che per ingombri e volumi si adattano a molti, ma “completa” sotto il cofano come poche Crossover: ibrida classica, plugin, o pura elettrica.

Il collaudato 1.6 turbo a benzina è ottimale, da sposare alle unità elettriche per avere onesti 141 CV e ottimi consumi in versione HEV (senza spina, la più pratica). Rende poi bene anche per chi ambisce alla fruizione di ben 65 km a zero emissioni, con i 184CV combinati dati in versione PHEV. La Niro elettrica è poi un riferimento del segmento, con l’approccio easy, i 204 CV e l’autonomia di 460 km. Qui cominciano le lodi alla sostenibilità: non solo il recupero energia o il Greenzone Drive Mode (in zone da tutelare le ibride spengono i cilindri) ma anche la funzione V2D (Vehicle-to-Device): la Niro condivide la propria carica con utilizzatori esterni, sdoganando una funzione che sarà un “eco-must” delle vetture con spina nei prossimi anni.

Quello che non è poi evidente al primo sguardo è nelle forniture, nei materiali, nelle attività industriali che Kia vuole realmente sempre più sostenibili per l’ambiente. Quanto si può toccare in abitacolo è più green di quanto sembri: 56% di fibre riciclate in elementi, pannelli, addirittura il 75% per la tendina del bagagliaio. E poi la tintura priva di idrocarburi (BTX). Chi sceglie il green fino in fondo, sulla nuova Kia Niro trova persino rivestimenti in “pelle vegana” derivata dal legno. E il tutto senza rincorrere listini prezzi proibitivi, o rinunciare a prestazioni e qualità.