Lonardi: «Volvo è l'unica al mondo a condurre crash test in condizioni reali»

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Roberto Lonardi, PR di Volvo Car Italia, ci spiega in che modo la Casa svedese sta lavorando in maniera unica per ridurre a zero il numero di decessi e feriti gravi causata di incidenti in auto entro il 2020
15 dicembre 2014

 

Göteborg - In occasione del nostro viaggio in Svezia, che ci ha permesso di assistere dal vivo al primo Run off-road Ditch test al mondo, abbiamo approfondito il significato del tema della sicurezza con Roberto Lonardi, PR di Volvo Car Italia.

 

La Casa svedese infatti, da sempre in prima linea nello sviluppo di tecnologie per salvaguardare l'incolumità dei passeggeri in auto, è l'unica al mondo a condurre test ancora più severi di quelli previsti dalle regole di omologazione, con l'obiettivo, più che ambizioso, di azzerare il numero di decessi e feriti gravi a bordo di vetture Volvo entro il 2020.

roberto lonardi volvo
Roberto Lonardi, PR di Volvo Car Italia

Crash test in condizioni reali

«Volvo effettua crash test “in real life”. Significa che non siamo davanti al classico crash in laboratorio, ma alla simulazione di un incidente reale, che purtroppo può accadere anche nella vita di tutti i giorni. Lanciamo una vettura ad 80 km/h fuori strada, per farla finire poi in un fosso. Si tratta di un incidente molto rischioso, perché è impossibile prevedere la traiettoria che seguirà il mezzo coinvolto. Questo crash test in real life è importantissimo soprattutto perché ci permette di capire cosa accade agli occupanti dell’auto. Volvo è unica quindi, perché svolge anche test di vita reale».

 

«In un incidente di questo tipo si susseguono tre fasi, durante le quali l’auto deve sapere perfettamente come comportarsi se vuole davvero proteggere gli occupanti. Prima di tutto una serie di sensori che lavorano sugli aspetti dinamici della vettura registrano che l’auto sta per uscire di strada. A questo punto il mezzo si prepara all’inevitabile impatto. Le cinture di sicurezza si serrano di ulteriori 10 cm in un decimo di secondo, limitando al minimo i movimenti degli occupanti durante la collisione. Nel caso in cui poi la vettura “spanci”, ovvero sbatta violentemente contro il suolo dopo essersi alzata in aria, abbiamo sviluppato un sedile in grado di assorbire l’energia che si sviluppa nell’impatto, che altrimenti avrebbe ripercussioni deleterie sulla spina dorsale».

La nuova Volvo XC90 è davvero lo stato dell’arte nella prevenzione da gravi traumi causati di incidenti

Nuova Volvo XC90: unica al mondo

«La nuova Volvo XC90 è davvero lo stato dell’arte quindi nella prevenzione da gravi traumi causati di incidenti. Prendiamo in considerazione parametri su cui si concentrano pochi altri costruttori e conduciamo test che non sono richiesti dalle omologazioni. Seguiamo una strada tutta nostra per arrivare ad una vera riduzione degli incidenti. L’obiettivo è arrivare a raggiungere la Vision 2020 per cui non vogliamo più morti o feriti gravi su una nuova Volvo entro il 2020»

 

«Tutte le tecnologie sviluppate da Volvo negli ultimi anni, a partire dal 2006-2007, sono state pensate nell’ottica della Vision 2020. Ci crediamo molto e abbiamo anche una credibilità storica molto forte per quanto riguarda la salvaguardia della sicurezza in auto. E la nuova XC90, grazie ai sistemi sofisticatissimi di cui è dotata, rappresenta un passo importante nel raggiungimento del nostro ambizioso obiettivo».
 

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