Le multe più alte del mondo $$$ ai costruttori: il record a Takata, 200 milioni di dollari [VIDEO]

Qui si parla di milioni e milioni di dollari, centinaia di milioni. Tutto questo per far passare la voglia ai carmaker di minimizzare o sottovalutare i difetti di fabbrica delle loro auto auto, specialmente quelli che possono mettere in pericolo la sicurezza infrangendo il cosiddetto "Codice di sicurezza delle dei veicoli" (Motor Vehicle Safety Act del 1993). 

L'ente americano NHTSA, che ha giurisdizione nazionale e facoltà di comminare le sanzioni, segue con molta attenzione sia le denunce dei privati cittadini sia i processi di risanamento dei difetti per decidere se la condotta dei costruttori sia corretta e tempestiva negli interventi; pensate che per comunicare all'Ente un possibile difetto di costruzione il carmaker ha solo 5 giorni di tempo per fare denuncia e delineare una linea di intervento per il richiamo. 

Il caso più clamoroso di tutti i tempi ancora pendente è ancora il Takata-gate che ha origini molto lontane, negli anni '90, e ha coinvolto più di 67 milioni di veicoli negli Stati Uniti e ancor oggi fa parlare di sè per i problemi che stanno avendo molti proprietari di Citroen C3 e DS3 in Europa per la campagna di richiamo mal organizzata da Stellantis ancora in corso e i cui airbag difettosi (prodotti da Takata) hanno anche fatto una vittima in Italia, la 24enne Martina Guzzi.

Il ritardo con cui Takata è intervenuta dopo lo scoppio del caso è stato criminale, ha stabilito l'NHTSA, e ha provocato almeno 28 morti e 100 feriti gravi negli USA, dagli anni '90 ad oggi e per questo è stata sanzionata con una multa da 200 milioni di dollari, a cui si sommano i risarcimenti a tutti i danneggiati e le class action intraprese dalle associazioni. Il gigante giapponese degli airbag, che riforniva quasi il 40% della produzione mondiale di auto, è fallita in seguito a questo scandalo.

Al secondo posto nella lista dei multati c'è Ford per un difetto alle telecamere di retromarcia che è sotto indagine dal 2020 e riguarda circa 700 mila veicoli in Nord America, tra cui la Serie F, il pick-up più venduto. In questo caso la cifra stabilita raggiunge i 165 milioni di dollari.