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Fare sensazione con foto o video più o meno elaborati sul web è una prassi comune, ma quelle che stanno circolando in rete dalla Cina da qualche giorno riguardo enormi e inspiegabili "bolle" che vanno formandosi sulle auto che danno loro l'aspetto di una mamma incinta o di una balena Beluga non sono false.
È falsa invece l'attribuzione a difetti di fabbricazione o di ondate di calore che possono aver deformato le lamiere: in realtà si tratta di uno scherzo del wrapping, la tecnica di copertura con film di vinile della carrozzeria in uso da anni ed è molto più economica della riverniciatura dell'intera auto.
La spiegazione che alcuni hanno fornito è che le eventuali bolle d'aria intrappolate sotto al film possano, con il caldo soffocante e l'alta tremperatura del metallo, gonfiarsi a dismisura. Un rapido fact checking ha smantellato anche questa ipotesi: come hanno dimostrato i colleghi di Autopian, una sacca d'aria di un litro (enorme e molto visibile, che non verrebbe mai accetatta da un cliente) a 20 °C, se messa a 40 °C si espande solo del 7%.
🥵 China's heatwave 'inflates cars'
— Pritam (@Pritam) August 9, 2024
With record high temperatures in China - the protective films on car paints are blowing up - leading people to call them "pregnant cars." pic.twitter.com/41M3Gqe8xi
Cosa è successo davvero? Stabilito che l'espansione dell'aria per il caldo non può aver provocato simili protuberanze perché a pressione ambiente costante l'incremento in volume per il raddoppio della temperatura è solo del 7%, i filmati e le foto viste sono tutta "fiction". È stata usata l'aria aria compressa per creare artificialmente le bolle, e questo è anche un metodo rapido usato dai professionisti per rimuovere il wrapping.
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