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Il Takata Gate, proprio come è accaduto negli USA, non ha fine nemmeno in Europa: il richiamo in corso per le Citroen C3 e DS3 è solo una delle tante azioni di sostituzione in corso, purtroppo intraprese con molto ritardo e che hanno già causato almeno due vittime in Italia, Martina Guzzi a Catanzaro e di recente Simona Blago a Lecce. In Francia sono numerose le azioni di risarcimento in acorso e anche il Tribunale di Torino se ne sta occupando. Ma Stellantis non è l'unico gruppo automobilistico che ha utilizzato gli airbag con il pericoloso nitrato d'ammonio: il sito francese del ministero per la transizione ecologica ha messo a disposizione un servizio molto utile, un database di tutti i modelli in circolazione suddivisi per anni che hanno utlizzato airbag Takata e che potrebbero essere soggetti a campagne di richiamo in corso o programmate. Alcuni marchi e modelli non sono importati in Italia, ma la maggior parte si, ed è bene controllare se la nostra auto rientra fra i modelli elencati, per poi chiedere ad un concessionario in Italia, indicando il numero di telaio, se è in corso una procedura di sostituzione (spesso si può fare anche attraverso i portali dedicati). Questo vale specialmente per le auto più vecchiotte e che hanno avuto vari proprietari, perché non sempre la Casa madre riesce a contattare tutti gli utenti attraverso le raccomadate o le campagne stampa.
Se non leggete il francese, fatevi aiutare da Google traduttore (clic desto -> traduci in italiano); ci saranno dei madornali errori (Land Rover diventa "La Terra delle Rover) ma navigando fra i vari link potrete sapere se il vostro modello è interessato da questo rischioso fenomeno. Ancora più facile è interpellare il sito Auto-moto.com che riporta un elenco per esteso.
L'annosa vicenda degli airbag Takata è il frutto di una sconsiderata scelta industriale fatta da questo fornitore giapponese (fallito nel 2017) che era il maggior produttore mondiale di airbag e aveva deciso di sostituire la sostanza esplodente usata nel passato - il sodio azide - con il nitrato d'ammonio, perché più economico ed efficiente e permetteva di realizzare airbag più piccoli e meno costosi. Si è però scoperto, in seguito a numerosi incidenti accaduti per la prima volta negli Stati Uniti (l'NHTSA ha un vero e proprio dossier sui questo tema) che il clima caldo e umido posso far degradare l'esplosivo nel quale si formano delle micro fessure che ne moltiplicano la forza fino a quattro volte. La struttura del cuscino e delle parti metalliche dell'airbag non hanno resistenza sufficiente per sopportare questo impatto e si frantumano, proiettando frammenti verso il corpo del guidatore (nel caso di Martina Guzzi la ferita mortale riportata è stata definita "simile a quella di un'arma da fuoco"). La campagna di richiamo attualmente in corso per la Citroen C3 e la DS3 ha raggiunto oltre 120.000 riparazioni in Italia, oltre l’80% di tutte le persone che si sono registrate (cioè che hanno fatto il check-in, pari a oltre 142.000 persone) sull’apposita piattaforma.
Ecco un elenco di modelli che potrebbero avere un airbag Takata interessato dal richiamo, si rimanda al sito italiano dei produttori per i dettagli
Audi
BMW
Chevrolet
Chrysler
Citroën
Dodge
DS
Ferrari
Ford
Honda
Jaguar
Jeep
Lancia
Land Rover
Lexus
Mazda
Mercedes-Benz
Mitsubishi
Nissan
Opel
Peugeot
SEAT
Skoda
Subaru
Suzuki
Tesla
Toyota
Volkswagen
Citroen
Via Gattamelata, 41
Milano
(MI) - Italia
800 80 40 80
https://www.citroen.it/
Citroen
Via Gattamelata, 41
Milano
(MI) - Italia
800 80 40 80
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