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L'industria automobilistica sta attraversando una fase di cambiamento, forse la più profonda da quando esiste questo settore. L'elettrificazione, la guida autonoma e la capacità delle vetture di connettersi sono i capisaldi della mobilità 2.0. Ma quando si parla di futuro è difficile conoscere con certezza quale tecnologia sarà vincente e quale invece cederà il passo. Per un costruttore come Kia, impegnato nel mercato globale e sempre all'avanguardia, la soluzione non è concentrarsi su un'unica opzione ma tenere aperto un ampio ventaglio di possibilità. Saranno poi gli automobilisti stessi a determinare quali siano le migliori e le peggiori, oppure a indicare quali siano più adatte per un particolare utilizzo su una determinata tipologia di automobile. Per questo Kia è in grado di offrire motori tradizionali come benzina e Diesel, alimentazioni alternative come il GPL e propulsori elettrificati, sia ibridi che ibridi plug-in. Una possibilità di scelta che è consentita sulla maggior parte dei modelli della gamma.
Il restyling della Kia Niro Hybrid e Plug In, per esempio, è stato presentato allo scorso Salone di Ginevra e in questo periodo è arrivato sul mercato italiano. È un modello di successo per la Casa coreana, che dal 2016 a oggi ne ha vendute 270.000 a livello globale e oltre 100.000 solo in Europa, dove nel 2018 la Niro è stata il quinto modello più venduto di Kia in Europa, con 45.255 le unità immatricolate, di cui 34.642 nella versione ibrida e 9.951 per il modello ibrido plug-in. Nelle due versioni attualmente disponibili - con e senza la spina - la crossover coreana utilizza lo stesso powertrain composto dal motore GDi da 1,6 litri benzina a iniezione diretta e da un propulsore elettrico abbinato a un pacco batterie agli ioni di litio da 1.56 kWh (Niro Hybrid) o da 8.9 kWh (Plug-in Hybrid). Le emissioni di CO2 della Niro Hybrid sono pari a 99,8 g/km (ciclo combinato WLTP); il dato scende a 31,3 g/km (ciclo combinato WLTP) nel caso della Niro Plug-in Hybrid, che dispone di un’autonomia di guida in città in solo elettrico fino a 65 chilometri, o di 49 chilometri nel ciclo combinato WLTP.
Inoltre, guidare la Niro è ancora più divertente, grazie ai nuovi paddle che si trovano dietro al volante e che funzionano in due modi diversi. In modalità di guida “ECO” consentono di scegliere fra tre livelli di recupero energetico: Level 1, Level 2, Level 3. Maggiore è il livello selezionato, maggiore è l'effetto frenata che si verifica al rilascio dell'acceleratore e il conseguente recupero dell'energia. In modalità di guida “sport”, invece, i paddle consentono di cambiare marcia senza staccare le mani dal volante, anche perché la Niro - sia ibrida che plug-in ibrida - ha una trasmissione a doppia frizione a 6 rapporti. Nel 2020, inoltre, arriverà anche la e-Niro, ovvero la versione 100% elettrica che aumenterà ulteriormente il numero di soluzioni disponibili. Nel frattempo, la gamma Kia offre un'ampia scelta di alimentazioni alternative, a partire dal suo prodotto più famoso, ovvero la Sportage. La crossover coreana si può avere con i classici motori benzina e Diesel, ma anche con l'innovativo Diesel mild hybrid e con il GPL. Quest'ultimo non è certo una novità per Kia, visto che è già presente sulla piccola Picanto e sulla cittadina Rio, ma anche sulle compatte Stonic e Ceed.
Sviluppato da Kia in collaborazione con BRC-MTM e con la società olandese PRINS AutoGasSystem, l'impianto GPL della Sportage è installato sul motore 1.6 GDi che eroga 127 CV e garantisce un’autonomia combinata di circa 1200 chilometri. Ma non è tutto, perché nell’ottica di mantenere la proverbiale affidabilità Kia testimoniata da i 7 anni di garanzia (offerti su tutta la gamma), la Sportage ECO-GPL è dotata della tecnologia “Valve Care” che, grazie all’immissione di uno speciale additivo stivato in un apposito serbatoio, protegge le valvole dall’usura nel corso del tempo. Tutto questo con un sovrapprezzo di 2.000 euro rispetto alla corrispondente versione benzina.
Nel 2020, invece, scatterà l'ora dell'elettrico con le due vetture ambasciatrici per eccellenza: e-Soul ed e-Niro. Kia, dunque, potrà contare su una vera e propria gamma a emissioni zero, con due vetture molto differenti tra loro per stile e contenuti, che pur condividendo la stessa piattaforma tecnologica, potranno parlare a clienti di diversa estrazione. Entrambe saranno disponibili con due diversi powertrain e relative batterie. Il primo da 136 CV e una batteria da 39,2 kWh che garantiscono 277 km di autonomia, il secondo da 204 CV e con accumulatori da 64 kWh, per un'autonomia di 452 km. La e-Soul arriverà nei primi mesi del 2020, mentre per la e-Niro bisognerà attendere la primavera.
Infine, all'inizio del 2020 anche la XCeed diventerà ibrida e lo farà con due soluzioni. Il mild-hybrid sarà dedicato al motore 1.6 turbodiesel, disponibile in due livelli di potenza (115 e 136 CV) e supportato da un impianto elettrico a 48V. Ma ci sarà anche la variante plug-in hybrid, con un sistema derivato da quello della Niro: è basato sul motore 1.6 GDi a benzina, abbinato ad un'unità elettrica da 44,5 kW alimentata da una batteria da 8,9 kWh, che garantisce un'autonomia a emissioni zero pari a 60 km.
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