Janssens, Mazda: «Tecnologie Skyactiv? Stessi consumi dell'ibrido, costi inferiori»

di Matteo Valenti

Alex Janssens, Chief Information Officer di Mazda Europe, ci ha spiegato cosa a suo avviso rende veramente unica la Casa di Hiroshima rispetto a tutti gli altri costruttori automobilistici

di Matteo Valenti

25 febbraio 2015

Barcellona – Con il lancio della rinnovate Mazda6 e CX-5 restyling la Casa di Hiroshima compie un altro importante passo nel suo cammino di avvicinamento al mondo premium, grazie a prodotti sempre più raffinati e di qualità eccellente.

È stata l'occasione ideale per fare il punto della situazione con Alex Janssens, Chief Information Officer di Mazda Europe, che ci ha spiegato cosa a suo avviso rende veramente unico il marchio giapponese rispetto a tutti gli altri costruttori automobilistici.

Perché Mazda6 e CX-5 sono così importanti per voi?
«La Mazda6 è la nostra ammiraglia. E’ il modello che più di tutti incarna i nostri valori e tutto quello che rappresenta il mondo Mazda. E’ una vettura che ha scelto di puntare sul design e sull’alta tecnologia per fare la differenza».

«La CX-5 invece è fondamentale perché rappresenta il nostro modello di maggiore successo. Abbiamo venduto 800.000 CX-5 nel mondo, di cui 140.000 in Europa! E’ incredibile il numero di clienti che siamo riusciti a raggiungere grazie a questa vettura. Un modello che ora è diventato fondamentale nel nostro cammino verso il mondo premium».

Molti costruttori per rispettare le sempre più stringenti norme anti-inquinamento stanno sviluppando a ritmo serrato sistemi ibridi o plug-in. Perché voi non avete ancora messo le ruote su questa strada?

«Noi siamo veramente unici [ride, ndr]. Vogliamo continuare sulla nostra strada perché siamo convinti che sia veramente la migliore. E tutto ciò è possibile grazie alle tecnologie Skyactiv che ci permettono non solo di avere incredibili risultati in termini di efficienza energetica ma anche di garantire un piacere di guida fuori dal comune. Le tecnologie Skyactiv esprimono in maniera perfetta ciò che vogliamo essere, ovvero anticonvenzionali».

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Ci state dicendo che riuscite a raggiungere i livelli di efficienza delle ibride senza ricorrere a motori elettrici e batterie?
«Sì, le tecnologie Skyactiv ci permettono di avere gli stessi livelli di efficienza delle vetture ibride, senza tutti gli svantaggi connessi al mondo hybrid come elevati costi d'acquisto e di mantenimento».

Un po' di tempo fa però abbiamo guidato un curioso prototipo in Giappone. Si trattava di una Mazda2 elettrica con un range extender costituito da un motore Wankel. Un'auto davvero innovativa, in pieno spirito Mazda. Quando arriverà per davvero?
«Tutto quello che facciamo è pensato in stile Mazda [ride, ndr]. La strada per il momento rimane quella delle tecnologie Skyactiv, parlare di ibrido o altre tecnologie ora è davvero prematuro. Noi vogliamo continuare a vedere come si evolvono i diversi mercati e ad agire di conseguenza proponendo quello che serve davvero ai nostri clienti. In ogni caso continueremo ad evolverci rimanendo fedeli alla nostra identità».

Non ci sono dubbi, la nuova CX-3 sarà un'auto vincente. Rappresenta tutto quello che vogliamo essere con il marchio Mazda

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A Ginevra presentate il nuovo SUV compatto CX-3. Sarà davvero l'auto della rivoluzione in Europa per Mazda?
«Non ci sono dubbi, la nuova CX-3 sarà un'auto vincente. Credo che ne riparleremo tra sei mesi, quando sarà avviata la commercializzazione in Europa, e vedrete che avevo ragione. È un po' prematuro per parlare di numeri ma siamo sicuri che sarà un modello di estremo successo. La nuova CX-3 rappresenta tutto quello che vogliamo essere con il marchio Mazda. Inoltre si colloca nel cuore del segmento più vivace del momento, il prezzo è perfetto ed è davvero stupenda, oltre che bella da guidare. Abbiamo iniziando dicendo che CX-5 e Mazda6 sono fondamentali per il nostro marchio. Vedrete che tra un po' parleremo del perché CX-3 è diventato così importante per Mazda».

: La nuova Mazda CX-3 si prepara a rivoluzionare il mercato europeo dei SUV compatti

Molti costruttori hanno intrapreso la strada del premium e puntano a realizzare modelli sempre più lussuosi, pensati per la fascia alta del mercato. Pensiamo a PSA che ha lanciato da poco DS, ma anche a Mazda. È una strada rischiosa, perché non ci può essere spazio per tutti, non avete qualche timore?
«Nel corso della nostra storia non abbiamo mai avuto il dubbio che stavamo facendo qualcosa di sbagliato. Noi siamo diversi da altri costruttori che hanno deciso di guardare al premium. Noi puntiamo in questa direzione perché abbiamo dei prodotti molto forti, che ce lo permettono. Tutto parte dal prodotto e da cosa vogliono i clienti. Poi, con le nostre automobili, cerchiamo di offrire un'esperienza unica e questo processo ci porta automaticamente nel mondo premium. Nel nostro caso l'avvicinamento al premium è un'evoluzione naturale. Senza criticare nessun marchio della concorrenza, penso che noi ci distinguiamo perché questo processo nasce in maniera spontanea grazie a quello che siamo e a quello che portiamo sul mercato. E questo non è certo il caso di altri brand...»