In quattro su una smart fortwo, la tragedia annunciata, muore una bimba

Poche settimane fa vi abbiamo riferito di un incidente simile accaduto nel palermitano in cui ha perso la vita una bambina di tre anni, che già aveva dell'incredibile: un guidatore ubriaco, patente revocata, bambina tenuta in braccio dalla mamma. 

Ma il signor Francesco D'Alterio, 47 anni, deve aver pensato che era in grado di fare ancor peggio e a bordo di una smart fortwo (che è evidentemente per sole due persone) ha fatto salire la compagna con sua figlia in braccio di otto anni e sistemata un'altra figlia di lei nel bagagliaio della smart. Alle porte di Giugliano (NA) l'auto si è ribaltata, probabilmente per un eccesso di velocità e di carico) e il risultato è l'ennesimo omicidio stradale "premeditato", perché tutto si può dire ma non che una situazione del genere - ad una persona con il cervello collegato - non possa far nascere il dubbio di un rischio incalcolabile.

 E così, a otto anni, se n'è andata Michelle Volpe, schiacciata dal peso della madre che la teneva in braccio e dall'idiozia del guidatore (che non era il padre delle bambine) che per aggravare la situazione guidava senza patente e appena rilasciato dagli arresti domiciliari per furto. Per l'altra ragazza sistemata a mo' di valigia nel bagagliaio un ricovero all'ospedale di Pozzuoli, non in pericolo di vita. Il D'Alterio se l'è cavata con qualche escoriazione ma è tornato in carcere accusato di omicidio stradale, guida senza patente e senza assicurazione. Anche la madre di Michelle, che dalle prime risultanze non indossava la cintura di sicurezza, è stata denunciata per omicidio stradale.