Gorgona fa la barchetta NM+ biposto, su base Mazda MX-5

Gorgona fa la barchetta NM+ biposto, su base Mazda MX-5
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Ispirata alle auto da corsa degli anni '50, la NM+ è una barchetta nata in origine come monoposto, ma ora sviluppata per godersi il viaggio in compagnia. La base è sempre quella, la Mazda più iconica: MX-5, per gli amici Miata
22 giugno 2023

La base è nobile: una Mazda MX-5 prima serie (con il motore della ND) ma la configurazione della sportiva più edonistica del mondo. Questa è stata la Gorgona NM Concept del 2022, che vi abbiamo descritto qui, ma al Mimo 2023, salto di categoria: dalla monposto NM alla NM+, una barchetta dove il piacere di guida "pura", tutta analogica è condivisibile con un passeggero. Un'auto pensata per collezionisti appassionati di automobili, approccio meditato ad una piccola serie che privilegia innanzi tutto la leggerezza e il piacere di guida Naked di una speedster leggera e potente, fedele all'architettura meccanica del modello originale – motore anteriore quattro cilindri, cambio manuale e trazione posteriore – e pensata per esaltare il puro piacere di guida.

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Sotto la carrozzeria, slanciata e affusolata, figura il motore Skyactiv-G della MX-5 di ultima generazione, il propulsore 2 litri aspirato più efficiente e performante mai prodotto dalla Mazda. Derivano dalla MX-5 ND anche la trasmissione con cambio manuale a 6 marce, il differenziale posteriore autobloccante e il PPF, la traversa di alluminio che fa da spina dorsale all’intero powertrain. Le sovrastrutture della carrozzeria sono interamente riprogettate.

Fin dall’inizio del suo concepimento, la NM è stata ideata per essere proposta in due versioni: una monoposto, più estrema; e una biposto, più easy. Le nuove componenti aggiuntive della carrozzeria della NM+ sono ora fatte di fibra di carbonio e, grazie anche all’ottimizzazione del loro design, pesano circa la metà di quelle in fibra di vetro viste sulla NM concept.

Le gobbe posteriori, in particolare, sono state rimodellate per essere più affusolate e aerodinamiche. Il tonneau cover dell’abitacolo incorpora ora il cupolino all’interno del quale è incastonata la strumentazione: le zone guidatore e passeggero sono separate da un bridge centrale che consente di avere, idealmente, due cellule abitative distinte e che contribuisce a schermare l’abitacolo dalle turbolenze, oltre a prestarsi a qualsiasi tipo di personalizzazione (la costruzione modulare della sovrastruttura, comunque, consente di opzionare il veicolo senza il bridge centrale).

Ripensato pure il cupolino anteriore, ora più protettivo e integrabile con un aero-screen trasparente, per la massima protezione dall’aria. La progettazione delle suddette sovrastrutture ha coinvolto talentuose realtà dell’automotive torinese: fra esse figurano SPEED, azienda attiva nei campi del product design e dell’engineering services, Huron, impegnata nel campo della fresatura cnc e stampa 3d e J.m., che ha realizzato i componenti in materiale composito di cui la NM+ è dotata.

Leggerezza e robustezza prima di tutto: la NM+ vanta uno chassis assai più rigido rispetto a quello dell’auto di partenza: la maggior parte del merito va al nuovo “brancardo alto”, il cui margine superiore arriva a circa metà altezza della portiera originale, consentendo di avere una cellula abitacolo a forma di vasca. Ne beneficia pure la sicurezza dei passeggeri, più protetti in caso di impatto laterale. Il nuovo brancardo alto ha comportato la necessità di modificare la geometria delle portiere originali, che ora sono più piccole e leggere. Mentre a proteggere i passeggeri nell'eventualità di un ribaltamento c’è un rollbar costruito con criteri motorsport, nascosto sotto le gobbe aerodinamiche e con funzione di irrigidimento dell’intero retrotreno. Sotto il pavimento dell'automobile, inoltre, sono saldati nuovi longheroni di acciaio, particolarmente robusti, che incorporano quelli originali.

Come sulle auto da corsa, poi, le varie porzioni del telaio prevedono saldature di rinforzo aggiuntive. Questo consente al telaio della NM+ di avere una rigidezza torsionale pressoché doppia rispetto alla MX-5 NA di partenza.  Il corredo tecnico include un assetto sportivo specifico, regolabile in estensione e compressione, e un nuovo impianto frenante e interni privi di fronzoli come radio o climatizzatore. Rimangono solo i sedili monoscocca della portoghese LusoMotors RCC, moderni e leggerissimi, il volante by Momo dal diametro ridotto, la strumentazione – incastonata fra cupolino e tonneau cover rigido –, pedali, cambio e freno a mano. Plancia, pannelli porta e cuscini dei sedili sono rivestiti di Alcantara: questo pregiato materiale, eccellenza del Made in Italy, è stato scelto per la sua notoria durabilità, per il piacevole effetto al tatto e per la sua intrinseca leggerezza.

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