Enel Second Life, le batterie (esauste) di Nissan Leaf per stabilizzare la rete elettrica

Le batterie di un’auto elettrica durano all’incirca 10 anni, ma dopo? Enel risponde con Second Life, un impianto che permette di immagazzinare energia attraverso celle esauste. Dopo l’isola di Ventotene, ne arriva uno in Spagna

23 marzo 2022

I detrattori del mondo elettrico, oltre ai problemi legati all’approvvigionamento dell’energia non sempre pulita, mettono spesso al centro della discussione i problemi di smaltimento per le batterie. Non è un mistero infatti che le celle impiegate sulle automobili hanno una vita utile che, per quanto variabile, è di circa 10 anni, oltre ai quali le batterie diventano pressoché inutilizzabili. La risposta di chi questa transizione ecologia la sta portando avanti è negli accumulatori, sempre più importanti nel momento in cui buona parte dell’energia viene ricavata da fonti rinnovabili. Che si tratti di fotovoltaico o eolico infatti, è indubbio che il rendimento degli impianti non potrà mai essere costante e le batterie esauste possono comunque immagazzinare energia.

Per questo Enel ha lanciato in collaborazione con Nissan il progetto Second Life, che permette di trasformare le batterie esauste di Leaf in accumulatori di emergenza. Dopo un primo esperimento nell’isola di Ventotene (da 300 kW) è stato quindi inaugurato un impianto in Spagna, a Melilla. Per farlo in totale sono stati utilizzati 78 pacchi batterie (48 dei quali usati, 30 però nuovi) che permettono di fornire 4 MW di potenza e di immagazzinare fino a 1,7 MWh di corrente. In questo modo la città di Melilla, da circa 90.000 abitanti, ha a disposizione 15 minuti di fornitura nel caso in cui la centrale dovesse avere un guasto. Il principale vantaggio di questo sistema è che i pachi batteria esausti non hanno bisogno di essere lavorati, ma è sufficiente estrarli dalla vettura ed introdurli nell’impianto. Nel prossimo futuro, un nuovo sistema Enel Second Life verrà installato anche presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, così da dare supporto all’impianto fotovoltaico da ben 30 MW che dovrà assicurare energia pulita per tutta la struttura.