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Barcellona – L’arrivo della nuova Kia Sorento segna un altro passo in avanti fondamentale per il costruttore coreano, che alza la posta in gioco ancora una volta, sfidando a viso aperto e senza troppi timori reverenziali i mostri sacri tedeschi (e non solo). Il nuovo SUV full size infatti, come ci ha ormai abituato il grande capo e designer Peter Schreyer, si concede un’aria quasi da vettura premium e comunque molto più elegante rispetto al passato.
Nel frattempo però la sete di crescita del costruttore coreano si fa sempre più implacabile. I progettisti di Seul infatti non danno tregua e, come ci ha spiegato Juan Pablo De La Cueva, Product Manager Kia Europe, si preparano a sfornare una serie di novità travolgenti. Si va da nuovi SUV compatti, come vuole la moda del momento, fino a raffinate tecnologie ibride e plug-in.
Quanto è cambiata la Kia Sorento di terza generazione? Il pianale è stato risviluppato da zero o è un’evoluzione della versione precedente?
«La piattaforma della nuova Kia Sorento è sostanzialmente un’evoluzione di quella adottata sul modello di seconda generazione. È stata rinforzata con ampio uso di acciai ad alta resistenza ed ampiamente rivoluzionata nelle dimensioni. La nuova Sorento infatti è più lunga (+ 95 mm), più larga (+ 5 mm) e offre un passo più generoso (+ 80 mm), che ci ha permesso di migliorare ulteriormente l’abitabilità, soprattutto per i passeggeri della seconda e terza fila di sedili».
Anche il motore 2.2 CRDi è una vecchia conoscenza, ma è stato migliorato in alcune componenti, non è vero?
«Sì, è corretto, anche il motore 2.2 CRDi turbo diesel rappresenta un’evoluzione di quello esistente. Appartiene alla famiglia di motori R sviluppati e realizzati interamente dal Gruppo Hyundai-Kia ed è stato perfezionato rispetto al passato con una lunga serie di migliorie. La pressione del sistema di iniezione common rail per esempio è cresciuta da 1.800 a 2.000 bar, le pareti dei cilindri ora sono più sottili e grazie anche ad altri accorgimenti siamo riusciti a risparmiare 5 kg di peso sull’intero propulsore. Inoltre abbiamo risviluppato da zero una serie di cinghie di trasmissione accessorie, così come i supporti motore e in questo modo siamo riusciti a diminuire ancora di più la rumorosità».
Per rispettare il nuovo standard anti-inquinamento Euro 6 non avete utilizzato un sistema con integrazione di urea (AdBlue) come fanno quasi tutti i vostri concorrenti. Come avete fatto?
«Abbiamo riprogettato completamente il sistema di scarico del propulsore a gasolio e siamo siamo riusciti a trasformarlo in un motore clean diesel, omologato Euro6, senza utilizzare un sistema con iniezione di urea (AdBlue). In pratica abbiamo sviluppato un nuovo sistema chiamato Lean NOx Trap abbinato a filtro anti-particolato DPF in luogo della precedente tecnologia di scarico DOC (Diesel Oxydation Catalyst), utilizzata sul modello di seconda generazione, che ci ha permesso di abbattere notevolmente gli NOx, senza utilizzare un sistema con iniezione di urea».
La nuova Sorento arriva anche in versione due ruote motrici a trazione anteriore nel tentativo di strappare quote di mercato alla Fiat Freemont
Parliamo del cambio automatico che forse era il vero tallone d’Achille della precedente versione. Continuate a costruirlo in house o vi affidate ad un fornitore esterno? Lo avete aggiornato?
«Abbiamo ottimizzato anche il cambio automatico. Si tratta di un convertitore di coppia a sei marce sviluppato e costruito direttamente dal Gruppo Hyundai-Kia. Rispetto al passato abbiamo migliorato la piacevolezza di guida e modificato il rapporto di riduzione delle marce anche per migliorare il consumo di carburante. Infine abbiamo perfezionato le logiche di gestione a livello software».
La nuova Sorento verrà proposta anche in Italia con la sola trazione anteriore. Ha senso anche per SUV così grandi?
«La nuova Sorento arriva anche in versione due ruote motrici a trazione anteriore nel tentativo di strappare quote di mercato alla Fiat Freemont, un modello a sette posti molto apprezzato in Italia. Del resto c’è un’ampia fetta di mercato che cerca auto di questo tipo, anche di grandi dimensioni con la sola trazione anteriore, e la nuova Sorento in versione 2WD a sette posti può diventare un’ottima alternativa alla Freemont dal momento che è più potente, più grande e in un certo senso più adatta ad un cliente che cerca qualcosa di più raffinato».
Il mercato dei SUV compatti è senza dubbio quello più vivace – e redditizio per le Case – del momento. Anche voi vi state attrezzando in questa direzione, vero?
«Al momento la nostra gamma è già molto completa per quanto riguarda i SUV. Nel segmento D siamo presenti con la nuova Sorento, in quello C con Sportage e nel B ci siamo già con la Soul. Presto però presenteremo un nuovo modello che andrà a collocarsi a metà strada tra Cee’d e Sportage. Si tratterà quindi di un modello di segmento C ispirato al mondo dei crossover, ma meno SUV rispetto a Sportage».
Presenteremo la tecnologia plug-in su un nuovo SUV compatto che avrà tutta una serie di tecnologie eco-friendly
A livello tecnologico vi preparate a stupire con la tecnologia T-Hybrid. Di che si tratta e perché la ritenete così innovativa rispetto a quanto visto sino ad oggi (Toyota)?
«Attualmente abbiamo già sviluppato la tecnologia ibrida sulla Optima (non disponibile in Italia, ndr) e offriamo persino un’elettrica grazie alla nuovissima Soul EV. Nel frattempo però stiamo sviluppando una nuova tecnologia ibrida, che abbiamo chiamato T-Hybrid. Si tratta di qualcosa di estremamente innovativo rispetto a quanto abbiamo visto finora perché utilizziamo una piccola batteria e un circuito a 48 Volt. In questo modo siamo riusciti a realizzare una tecnologia molto più accessibile dal punto di vista dei costi e soprattutto applicabile piuttosto facilmente a powetrain esistenti, con costi per il cliente finale paragonabili a quelle delle auto tradizionali ma allo stesso tempo con consumi ridotti e maggiore potenza».
Quando arriverà sul mercato? Su quale modello?
«Abbiamo annunciato la tecnologia T-Hybrid allo scorso Salone di Ginevra. Per vederla sul primo modello di serie bisognerà aspettare il completo sviluppo dei nostri ingegneri. Non so quale sarà il primo modello a riceverla, dipende dalle tempistiche di sviluppo, ma posso dirvi per certo che arriverà su numerosi modelli della nostra famiglia».
Oltre all'ibrido state pensando anche al plug-in. Quando lo vedremo?
«Presenteremo la tecnologia plug-in su un nuovo SUV compatto che avrà tutta una serie di tecnologie eco-friendly».
Kia
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https://www.kia.com/it/
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