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Milano - La Casa del Giaguaro, sulla scia di quanto già fatto da altri costruttori, sceglie la strada del downsing non solo per quanto riguarda le cilindrate (i motori a quattro cilindri sono ormai entrati nella galassia Jaguar da diversi anni), ma anche per i valori di potenza erogati. Ecco quindi che il costruttore britannico porta sotto al cofano della Jaguar XF, la sua berlina di segmento E, una inedita motorizzazione da 2.2 litri a gasolio in grado di erogare 163 CV, che promette valori di consumo da record per un'auto di questo peso e dimensioni, senza compromettere troppo le prestazioni.
Grazie a questa motorizzazione il Giaguaro torna a competere ad armi pari, anche in termini di motorizzazioni, con le concorrenti di sempre, ovvero con la BMW Serie 5, da poco disponibile con l'inedita versione 518d da 143 CV, ma anche con la più classica 520d da 184 CV e con la Mercedes-Benz Classe E disponibile nella versione 220 CDI da 170 CV.
Della nuova Jaguar XF diesel da 163 CV ne abbiamo parlato con Daniele Maver, Presidente e AD di Jaguar Land Rover Italia, che ci ha spiegato anche come i marchi britannici portino con sé un valore aggiunto sempre più apprezzato dai clienti.
Nel 2013 Jaguar raccoglie risultati significativi in termini di vendite sui mercati mondiali?
«Assolutamente sì. Settembre è stato un mese molto positivo a livello mondiale per Jaguar, che ha venduto più di 8.000 unità con una crescita del 35%. Risultati in crescita anche se prendiamo in considerazione i primi nove mesi dell'anno, specialmente per merito di quei Paesi che fanno la parte del leone, prima fra tutti la Cina, dove registriamo un + 122%, ma anche il Nord America che porta a casa un + 33%».
E in Italia?
«Per quanto riguarda il mercato italiano notiamo che Jaguar è calata del 15%, anche se il nostro segmento di riferimento, quello delle vetture premium è calato del 24%. Questo significa che il nostro market share è aumentato sensibilmente e considerato il momento difficile siamo abbastanza soddisfatti dei nostri risultati».
Quanto conta XF per il marchio Jaguar? Quante ne sono state vendute nel mondo e in Italia?
«Per noi XF è un prodotto di riferimento all'interno della gamma. Una vettura come la Jaguar XF infatti, che nasce con una forte personalità, invecchia più lentamente con il passare degli anni, mentre un'auto simile a molte altre nel giro di poco tempo diventa subito meno attuale. Questo si spiega con il fatto che XF è stata una delle prime vetture che ha unito un design sportivo, tipico del marchio Jaguar, con la conformazione di una comoda berlina a cinque posti e con un bagagliaio spazioso. XF è nata nel 2008. Da allora abbiamo venduto circa 200.000 unità nel mondo, di cui 7.000 in Italia».
“Una vettura come la Jaguar XF, che nasce con una forte personalità, invecchia più lentamente con il passare degli anni, mentre un'auto simile a molte altre nel giro di poco tempo diventa subito meno attuale”
Grazie anche all'arrivo del nuovo 2.2 diesel da 163 CV, XF dispone oggi di una gamma motorizzazioni completa. Di quali unità si compone?
«E' vero, XF oggi dispone davvero di un'ampia gamma motorizzazioni. Per quanto riguarda le unità a benzina offriamo un 2.0 quattro cilindri da 240 CV, un 3.0 V6 sovralimentato da 340 CV, disponibile anche con trazione AWD, ma anche il 5.0 V8 da 510 CV a cui si aggiunge la versione sportiva XFR-S da 550 CV. I diesel invece possono contare sui 2.2 quattro cilindri da 163 e 200 CV, ma anche sui più prestazionali V6 da 240 e 275 CV».
La grande novità è però il 2.2 a gasolio da 163 CV. Quali sono i suoi punti di forza?
«Esatto, la novità più importante della gamma riguarda l'introduzione del 2.0 litri a gasolio da 163 CV che sfrutta una valvola EGR e un sistema di raffreddamento radicalmente rivisto. Questi accorgimenti tecnici hanno consentito di ridurre notevolmente le emissioni, disponendo al tempo stesso di una alto valore di coppia pari a 400 Nm. La XF equipaggiata con questa unità permette di consumare in media meno di 5 l/100 km e di non superare la soglia dei 129 g/km».
Per XF avete sistemi di vendita agevolata con la possibilità di restituire la vettura dopo due anni come fanno molti concorrenti?
«Non lo abbiamo pubblicizzato, ma noi un sistema di vendita che permette di restituire la propria vettura dopo due, tre p quattro anni ce lo abbiamo da tempo. Questa possibilità rende possibile una larga parte delle nostre vendite».
Perché Jaguar può permettersi ancora oggi di definirsi un costruttore britannico a tutti gli effetti?
«Jaguar e Land Rover sono due storici marchi britannici, con un forte appeal. Il Gruppo Jaguar Land Rover è la più grande azienda automobilistica britannica, che impiega oltre 25.000 dipendenti. Investiamo 2,5 miliardi di sterline all'anno in Ricerca&Sviluppo (3 miliardi di euro circa, ndr) e possiamo vantare due impianti per la progettazione, uno a Castle Bromwich, l'altro a Gaydon, oltre che tre impianti di costruzione per automobili a cui si aggiungerà il nuovo impianto per la costruzione di motori a quattro cilindri che sarà pronto entro il 2014. Tutte queste diverse realtà sono radicate in Gran Bretagna».
“Britishness oggi è sinonimo di eleganza e raffinatezza, ma anche di ricercatezza senza eccessiva ostentazione”
Perché, anche a livello di comunicazione, Jaguar insiste molto sulle sue radici britanniche, ricollegandosi alla tradizione della migliore industria automobilistica inglese?
«Alcune ricerche di mercato ci confermano che il concetto di britishness, ovvero di tutto ciò che sa esprimere il mondo britannico, un concetto ancora molto legato ai marchi Jaguar Land Rover, si sta affermando sempre di più tra i clienti. Britishness oggi è sinonimo di eleganza e raffinatezza, ma anche di ricercatezza senza eccessiva ostentazione. In poche parole britishness è “figo”, diventando un concetto vicino anche a generazioni più giovanili. Ecco perché per noi è molto importante presentare i nostri prodotti come autenticamente inglesi».
Come si traduce sui prodotti questa attenzione alle vostre radici britanniche?
«Noi come Jaguar abbiamo deciso di sfruttare la nostra britishness, la nostra “britannicità”, anche nella strategia prezzo/prodotto. Innanzitutto proporremo una serie limitata di XF con un British Pack . Questa versione può contare su un equipaggiamento molto completo che include cambio automatico, cruise control, cerchi da 18 pollici, Bluetooth, sensori parcheggio e Start&Stop, ad un prezzo molto vantaggioso di 40.850. Abbiamo poi applicato la bandiera britannica su un piccolo logo laterale e sui coprivalvola, mentre mettiamo a disposizione anche un pacchetto ancora più ricco, da circa 4.500 euro, che comprende il navigatore satellitare, i cerchi in lega, i sensori parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera.»
Jaguar
Viale Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 016 005
https://www.jaguar.it/index.html
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