CIVM 2015, Gubbio. Gare in salita? Piccolo grande amore

Sembra impossibile ma tutto é ormai pronto per il mio debutto nelle gare in salita il prossimo 23 agosto. A confermarlo è anche il sito ufficiale del Campionato Italiano Velocità Montagna che della nostra avventura umbra al Trofeo Fagioli scrive della nostra Citroen C3 Max come di una vettura molto competitiva (vero) e del sottoscritto come un pilota ormai esperto! Sarà, in fondo in questi due anni ho fatto diverse gare saltando da una vettura all'altra, ma io questa definizione proprio non me la sento cucita addosso, soprattutto se parliamo di gare in salita dove ancor più che in pista ho tutto da imparare. 

Tutto é nato da un incontro con Eugenio Franzetti, Direttore della Comunicazione di PSA in Italia, negli studi di una TV in cui eravamo andati a commentare assieme le avventure di Andreucci e del team Peugeot Italia impegnato ufficialmente nel Campionato Italiano Rally 2015. Tra i vari servizi della puntata siamo finiti a parlare di gare in salita e sia io che lui siamo rimasti molto colpiti dalla bellezza delle auto, dei percorsi ma soprattutto dalla passione della gente che su strade e piazze ammirava le gesta di questi piloti. Immediata la mia battuta «Si potrebbe farne una con la C3 Max...» ed altrettanto immediata  la sua risposta «perché no, mettiamo giù un'idea e facciamolo». Ed eccoci qui. 

Gare in salita: il fascino delle corse vecchio stile

Sin da piccolo ho sempre ammirato questo genere di corse. Del resto le gare su strada sono la mamma di tutte le corse ed il fatto di sfidare avversari e cronometro tra le curve di una strada di montagna ha un fascino che solo poche piste al mondo - Spa, vecchio Ring o Le Mans per intenderci - conservano quasi del tutto inalterato nonostante le colate di asfalto a bordo pista o le modifiche ai tracciati per rendere più o meno facili le percorrenze di alcune curve. Cosa che nelle gare in montagna non esiste: al massimo se un punto viene ritenuto particolarmente pericoloso viene rallentato con una chicane. Ma é davvero una rarità. 

Marciapiedi, alberi, guard rail ed arredamento stradale, levato il superfluo o l'evidentemente pericoloso, nelle salite viene invece conservato e rappresenta il sale di una serie di sfide che si ripropongono domenica dopo domenica in un Campionato Italiano che per tipologia di percorso potrebbe essere assimilabile ad un rally mentre per coefficiente di rischio e purezza della sfida ad una corsa vecchio stampo, di quelle che fanno venire i brividi come la Targa Florio.

In salita si corre con diverse tipologie d'auto. Tutte ambiscono ad ottenere il miglior risultato possibile nella classifica assoluta, ma levati i mostri delle classi top, tra cui monoposto, barchette con motori da centinaia di CV o vetture più uniche che rare come l'Alfa Romeo 155 ex DTM - che da sola potrebbe essere un motivo per andare a vedere una di queste corse - tutte le altre lottano per vincere le rispettive classi. 

Noi con la nostra super Citroen C3 Max siamo stati inseriti nella classe E1 e sfideremo vetture come le Mini Cooper trofeo ma presumibilmente anche bolidi della classe R5 non impegnati in qualche competizione rally: del resto la Gubbio - Madonna della Cima é considerata un po' la Montecarlo delle salite ed è normale che al via si presentino piloti ed auto top non impegnati nei rispettivi campionati. Una sfida nella sfida insomma, anche perché in questa cilindrata negli ultimi anni é stato creato di tutto un po' e finché non saranno chiuse le iscrizioni (martedì 18) non potremmo realmente capire quali saranno i nostri avversari.