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Ha esordito giusto un anno fa la BMW Serie 1 e all’epoca i punti interrogativi erano davvero tanti: piacerà l’interpretazione BMW del segmento C? Saprà trovare il proprio spazio a dispetto di un prezzo di listino davvero “premium” ? Rappresenterà finalmente la risposta tanto agognata a chi non vuole rinunciare al piacere della trazione posteriore nemmeno su una vettura dalle dimensioni compatte?
I numeri della Serie 1
Un anno dopo, la Serie 1 è diventata una presenza familiare sulle nostre strade e molti dubbi sono stati fugati, anche dal punto di vista commerciale.
Con 136.246 unità vendute in dodici mesi in tutto il mondo, in BMW sanno di aver vinto l’ennesima scommessa e si apprestano a festeggiare la ricorrenza con l’introduzione sul mercato della sportivissima 130i da 265 CV.
Andando a guardare i numeri del mercato italiano, poi, si scopre che nei primi dodici mesi di commercializzazione la Serie 1 è stata scelta da 13.069 italiani (circa il 10% delle vendite complessive). Naturalmente le motorizzazioni a gasolio sono quelle che più hanno attratto il cliente, infatti contribuiscono per l'85 % (11.168) del totale, in particolare la 120d copre il 52% (6.784) delle vendite e la 118d il 34% (4.382). Tra le vetture con alimentazione a benzina la più gradita è risultata la 116i (10%, 1.370) rispetto alla 118i (2%, 219) e alla 120i (2%, 312).
E volendo approfondire ancora il discorso, secondo una nota di BMW la Serie 1 piace in particolare a giovani trentacinquenni che hanno intrapreso una carriera in azienda o liberi professionisti e anche al pubblico femminile: un cliente su quattro è donna. Questo rappresenta una grossa conquista per un marchio che tradizionalmente è maggiormente legato all'universo maschile e contribuisce ad affermare il
Sfida alla 147
Preso atto che in BMW hanno raggiunto gli obiettivi commerciali prefissati e che la Serie 1 ha saputo ritagliarsi il proprio spazio in un mercato estremamente competitivo, in redazione abbiamo voluto mettere a confronto i numeri della compatta tedesca con la vettura che per temperamento sportivo sembra essere la sua rivale più diretta: l’Alfa Romeo 147. Un confronto, questo, che risulta tanto più interessante se si considera che l’italiana, in commercio dalla fine 2000, ha subito un restyling proprio nel novembre dello scorso anno, accorciando almeno idealmente la distanza anagrafica tra i due modelli.
Ebbene, sempre stando ai dati diffusi da UNRAE, nei primi sei mesi del 2005 in Italia la vettura italiana è stata venduta in 19.707 esemplari, contro le 8.984 unità della Serie 1. Un divario significativo, anche se destinato certamente a diminuire in virtù dell’invecchiamento della 147 e dell’andamento in forte crescita della tedesca, che nel primo semestre di quest’anno ha più che raddoppiato le immatricolazioni fatte registrare tra settembre e dicembre 2004.
La 147 sta comunque “vendendo cara la pelle”, forte di un prezzo di attacco sicuramente più popolare (si parte da 18.200 euro i 23.800 della Serie 1), in cambio del quale la vettura tedesca offre il piacere di guidare una trazione posteriore, soluzione tecnica tanto cara proprio agli alfisti più tradizionalisti, e alcune “chicche” tecnologiche appannaggio della più recente produzione di Monaco.
Sul fronte del design, invece, entrambe le vetture incarnano profondamente lo stile tipico dei rispettivi marchi, pur con alcuni curiosi punti in comune, come l’andamento del montante posteriore.
La parola ai lettori
Fin qui i numeri e alcune considerazioni di massima. La parola, adesso, sta ai lettori: quale preferite tra Serie 1 e 147? La domanda, in tutta la sua brutale semplicità, è stata posta e la bacheca dei messaggi alla fine di questo Focus è pronta ad accogliere le vostre risposte…
Alfa Romeo
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10135 Torino
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https://www.alfaromeo.it/
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