Da quasi trent'anni icona di sportività ed eleganza della Casa di Monaco, la nuova BMW M5 (F10) si rinnova in termini di stile e di meccanica rispetto al modello (E60) che l'ha preceduta.
La novità principale, design a parte, riguarda certamente il propulsore visto che il precedente V10 di "ispirazione F1" viene sostituito da una più moderna unità ad otto cilindri, per la prima volta nella storia della M5 sovralimentata. 4.4, V8, la nuova unità dotata di tecnologie TwinPower Turbo eroga 560 CV e 680 Nm di coppia massima assicurando un regime di rotazione massimo di 7.300 giri/min.
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I turbocompressori nel nuovo motore V8 a V di 90° sono disposti centralmente e sono alimentati in modo "incrociato" dai gas di scarico di entrambe le bancate
I turbo sono tra le bancate
I due turbocompressori del motore a otto cilindri sono sistemati assieme ai catalizzatori nello spazio a V tra le 2 bancate dei cilindri, disposte a V di 90 gradi. In questo modo gli ingegneri BMW hanno ottenuto una configurazione compatta dei condotti di aspirazione e di scarico e, grazie alla lunghezza ridotta dei tubi e alla loro grande sezione, vengono minimizzate le perdite di pressione dei gas di scarico. Inoltre, si riduce anche la distanza tra le camere di combustione e i catalizzatori stessi, così da assicurare il raggiungimento della corretta temperatura di esercizio nel più breve tempo possibile. Molto interessante, inoltre, la scelta tecnica che ha portato all'incrocio dei gas di scarico provenienti dalle bancate verso le turbine, così da ottenere la un bilanciamento "naturale" delle pressioni in entrata nelle turbine.
Da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi
Migliora quindi la potenza rispetto al precedente V10 che era capace di 507 CV ma i benefici del sistema TwinPower Turbo si avvertono soprattutto paragonando i valori di coppia. Mentre il 5 litri aspirato della precedente serie garantiva una coppia massima di 520 Nm il nuovo V8, grazie ai due turbo compressori, offre una coppia massima è di 680 Nm, per di più a partire da un numero di giri piuttosto basso (dai 1.500 ai 5.750 g/min).
Rispetto alla precedente M5 sono migliorate anche le prestazioni. La Casa dichiara per la nuova M5 un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi mentre la versione precedente aveva bisogno di 4,7 secondi. La nuova berlina sportiva di Monaco raggiunge una velocità massima di 250 km/h limitata elettronicamente ma può essere equipaggiata con il M Driver’s Package (comprensivo anche di un corso di guida sportiva in pista) che consente di raggiungere i 305 chilometri orari.
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Il nuovo cambio a doppia frizione DKG vanta 7 rapporti e diverse modalità di utilizzo. E' possibile "pilotarlo" anche attraverso i paddle sul volante
Doppia frizione, sette marce
Sulla nuova M5 la trazione rimane rigorosamente posteriore come vuole la tradizione mentre la trasmissione è stata completamente riprogettata. Si tratta di un cambio automatico a doppia frizione, frazionato in sette rapporti e denominato M DKG Drivelogic che permette di cambiare senza togliere il piede dall’acceleratore.
Questo sistema offre tre programmi di cambiata, sia nella modalità di guida manuale che in quella automatica. La selezione avviene attraverso un tasto posizionato sulla consolle centrale dietro la leva del cambio.
Le modalità d'uso del DKG
Dopo l’avviamento del motore, viene messo a disposizione automaticamente il programma D1 che prevede una selezione delle marce per offrire una guida efficiente. La modalità di guida D2 invece vuole garantire la guida confortevole, con cambiate eseguite in dipendenza del numero di giri del motore e del carico. Chi cerca uno stile di guida sportivo deve inserire la modalità D3 che esegue i cambi-marcia ai regimi del motore più elevati.
Per quanto riguarda la modalità manuale invece la posizione S1 vuole offrire cambi-marcia confortevoli ed esenti da strappi. La modalità di guida S2 invece cambia le marce a una velocità sensibilmente superiore e a regimi più elevati il cambio-marcia è maggiormente percepibile. Il programma S3 infine è stato studiato per cercare di garantire una cambiata di tipo sportivo e include la funzione Launch Control che disattiva la regolazione della stabilità di guida. In questo caso il guidatore, schiacciando a fondo il pedale dell‟acceleratore, può raggiungere il massimo effetto di accelerazione possibile con il rispettivo fondo stradale.
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Il nuovo differenziale attivo M vanta un bloccaggio meccanico dallo 0 al 100%: per la sua attivazione, però, BMW ha scelto di adottare un servomotore elettrico in costante collegamento con il DSC, studiato per far lavorare il sistema in modo "attivo" e non "reattivo" come in passato
Differenziale attivo M: funzionamento "attivo"
Un’altra innovazione della nuova M5 risiede nel differenziale Attivo M, progettato per cercare di sfruttare al massimo i pregi della trazione posteriore evitando lo slittamento delle ruote. Posizionato sull’asse posteriore, è fornito di una funzione di bloccaggio a regolazione variabile che ripartisce la coppia motrice del propulsore tra la ruota posteriore destra e la ruota posteriore sinistra per cercare di realizzare il massimo effetto di trazione.
Il differenziale Attivo M è in grado di effettuare il bloccaggio lamellare a controllo elettronico così da limitare sin dall’inizio lo slittamento della ruota. La centralina è collegata con la regolazione della stabilità di guida DSC attraverso il sistema di trasmissione dati ad alta velocità FlexRay e confronta permanentemente i dati rilevati dai propri sensori con le informazioni fornite dal DSC e calcola la coppia di bloccaggio ideale per tentare di offrire la trazione ottimale.
Il differenziale dialoga con il DSC
In aggiunta ai dati interni e alle informazioni messe a disposizione dal sistema del DSC, la centralina del differenziale Attivo M considera anche la posizione del pedale dell'acceleratore, il numero di giri delle ruote e il tasso d’imbardata della vettura. Questo differenziale vuole garantire un’analisi accurata di ogni situazione per individuare in tempo utile un eventuale pericolo di perdita di trazione, evitando lo slittamento di una ruota su fondi stradali scivolosi o in presenza di forti differenze del coefficiente di attrito tra la ruota posteriore destra e quella sinistra, per esempio nei tornanti molto stretti o durante le manovre di cambiamento di direzione ad alta velocità.
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Il nuovo V8 sovralimentato consuma 9,9 litri di carburante ogni 100 km, ovvero il 30% in meno del precedente V10 da 507 CV. Si tratta di un vero e proprio record per un motore di questa potenza
Migliorano anche i consumi del 30%
Infine la Casa dichiara anche un sensibile miglioramento nei consumi che si attestano sui 9,9 l/100 km. Nonostante l’incremento della potenza motore del 10 percento rispetto al modello precedente e della coppia massima del 30 %, i progettisti BMW dichiarano una riduzione del consumo di carburante di oltre il 30%. Questo è stato possibile grazie al sistema di iniezione diretta di benzina e al sistema VALVETRONIC che determina una regolazione continua della corsa delle valvole di aspirazione. La M5 adotta anche alcune delle soluzioni tecnologiche del programma BMW Efficient Dynamics, come la funzione Start Stop automatico e la Brake Energy Regeneration.