Bentley: inaugurata la nuova concessionaria di Milano

È stata ufficialmente inaugurata ieri la nuova concessionaria Bentley di Milano, che si trova in via Ettore Ponti 8, all’interno di un moderno showroom capace di esporre fino a sei automobili, su una superficie di 250 metri quadrati. Entrata a far parte del Gruppo Touring Auto, fino ad oggi rivenditore ufficiale dei i marchi Lamborghini, Jaguar e Land Rover,  la nuova concessionaria Bentley di Milano offre anche un servizio officina con meccanici specializzati. L’area di manutenzione riservata alle vetture della Casa di Crewe è stata appositamente separata dallo showroom da una vetrina, in modo tale che i clienti possano osservare tutte le operazioni che vengono effettuate sulle proprie vetture.

In occasione della giornata di inaugurazione, abbiamo avuto modo di parlare con Guillaume Chabin, Regional Director per l’Europa del marchio britannico, che ci ha esposto i risultati commerciali del brand di lusso del Gruppo Volkswagen e ci ha parlato della nuova Bentley Continental GT V8.

Quanto è importante la presenza di un concessionario ufficiale Bentley in una città come Milano?

«Milano è da sempre sinonimo di beni di lusso e design all’avanguardia, perciò è la location ideale per un nuovo showroom Bentley. Nel corso degli anni, sempre più clienti sono stati attratti dall’intramontabile design e dalla straordinaria abilità artigianale delle automobili Bentley e, con una presenza ancora più forte in Italia, intravediamo un significativo potenziale di crescita per le nostre vendite in questo mercato.»

«L’apertura del nuovissimo showroom di Milano infatti, che va ad affiancarsi a quello già esistente di Roma, è solo il punto di partenza di un piano di crescita e sviluppo del nostro brand. Se le reali condizioni di mercato in Italia ce lo permetteranno, il nostro obiettivo rimane quello di riuscire a garantire servizi di vendita e post vendita anche ai clienti Bentley di regioni come il Veneto, la Toscana o l’Emilia Romagna.»

Quali sono i mercati più promettenti per il marchio Bentley?

«La Cina e gli Stati Uniti rappresentano senza dubbio i mercati dove Bentley riesce ad ottenere le migliori performance commerciali e dove quindi ci aspettiamo di crescere di più nell'immediato futuro. In particolare, la clientela di questi Paesi dimostra di apprezzare grandemente la Continental Flying Spur, variante a quattro porte della più diffusa GT, e l’ammiraglia Mulsanne, l’auto che riesce ad incarnare nella maniera più autentica il vero stile e la filosofia Bentley.»

«Anche i risultati commerciali riscontrati in Europa però ci lasciano molto soddisfatti. Nei primi sei mesi del 2012 infatti le vendite del nostro brand nel Vecchio Continente sono cresciute del 22,9% rispetto all’anno precedente, grazie a 607 vetture immatricolate.»

E in Italia?

«Per quanto riguarda l’Italia, così come per il mio Paese, la Francia, o per la Spagna e il Belgio, è innegabile che sia in atto una profonda crisi, che naturalmente ha compromesso anche il mercato delle auto di lusso. Se escludiamo la Germania, tutta l’Europa occidentale sta vivendo momenti difficilissimi. Solo pochi anni fa, nel 2006-2007, Bentley immatricolava in Italia circa 200 vetture, mentre le previsioni per il 2012 si attestano a 30-35, massimo 40 auto, con una percentuale in calo pari a circa il 70%. Nonostante questo noi crediamo che anche qui si possa tornare a crescere con il mercato delle auto di lusso e l’apertura del nuovo showroom di Milano è qui per dimostrarlo.»

Com’è stato possibile realizzare risultati così positivi a livello globale in un periodo economicamente sfavorevole?

«Queste ottime performance sono state rese possibili grazie al lancio di nuovi modelli, ad incominciare dalla nuova gamma Continental GT e GTC, lanciata nel 2012 ed da poco arricchita dall’inedito motore V8 biturbo, fino ad arrivare alla nuovissima GT Speed, la Continental di serie più veloce mai costruita.»

«La nostra strategia di crescita su scala mondiale prevede anche il lancio nel prossimo futuro di uno Sport Utility d’alta gamma, che sarà ispirato all’affascinante concept EXP 9 F presentato durante l’ultima edizione del Salone di Ginevra.»

Come vive il rapporto all’interno della galassia Volkswagen un marchio così fortemente legato alla tradizione britannica come Bentley?

«Manteniamo con il Gruppo di Wolfsburg un rapporto di ottima cooperazione. Per quanto riguarda lo sviluppo ingegneristico delle nostre vetture, grazie a questo rapporto possiamo attingere a così tante tecnologie che un’Azienda piccola e artigianale come Bentley non potrebbe mai sviluppare con le sue sole forze. In ogni caso per tutta la parte che riguarda il design, lo stile, la cura per la scelta dei materiali e l’attenzione riservata all'artigianalità dei processi di produzione godiamo di totale autonomia e il Gruppo Volkswagen asseconda tutte le nostre scelte.»

Presentata qui, per la prima volta in Italia, la Continental GT V8, equipaggiata con un motore biturbo di origine Audi. Avete modificato questa unità per adattarla ai gusti della clientela Bentley?
«Un cliente si aspetta da una Bentley determinate caratteristiche in termini di prestazioni. Questa unità da 4.0 litri non ha nulla da invidiare al tradizionale W12 da 6.0 litri, dal momento che è stata modificata e tarata appositamente dagli ingegneri di Crewe per garantire una curva dei valori di coppia che sappia soddisfare le aspettative di ogni nostro cliente.»

Anche Bentley si è in un certo senso adeguata alla politica del downsizing, proponendo per la gamma Continental un motore V8 in alternativa al classico W12. Pensate di continuare in questa direzione, magari utilizzato propulsori ultraprestazionali sovralimentati di cilindrata ancora inferiore ai 4.0 litri?

«La più leggera delle Continental pesa 2,3 tonnellate. Una Bentley dovrà continuare a saper garantire un piacere di guida assolutamente fuori dal comune quindi lo escludo completamente. In ogni caso i nostri ingegneri stanno continuando a sviluppare motori sempre più attenti alla riduzione della CO2, anche in virtù dei vincoli imposti periodicamente dall’Unione europea. Confermo inoltre che in futuro adotteremo un powertrain ibrido, che consentirà di raggiungere livelli di consumo ottimali, senza compromettere le prestazioni.»

Come considera i provvedimenti presi dal Governo Monti in materia fiscale, in particolare quelli che riguardano le vetture con potenze superiori ai 250 CV?
«La politica fiscale negli ultimi sei mesi è andata a colpire le auto di lusso in tanti Paesi, non solo in Italia. In ogni caso non riteniamo che questo possa rappresentare un freno decisivo all’acquisto di vetture di questo livello. In poche parole, non ritengo che questi provvedimenti riescano a vincere la passione per le automobili.»