Audi rivoluziona i suoi motori diesel: ecco chi sono i nuovi TDI

Audi è uno dei costruttori che ha creduto di più nel diesel. La Casa dei Quattro Anelli ha iniziato ad investire con convinzione sui motori a gasolio 25 anni fa, con il debutto della mitica Audi 100 TDI, presentata a Francoforte nel 1989. Da quel giorno in avanti il costruttore tedesco ne ha combinate di tutti i colori con i motori a gasolio, arrivando addirittura a progettare un improbabile 6.0 V12 TDI di serie e a trionfare nelle gare endurance proprio con motori turbo diesel, successivamente evoluti in sistemi ibridi.

Il 40% delle Audi vendute nel mondo monta motori diesel e in alcuni Paesi, Italia in primis, la stragrande maggioranza dei clienti sceglie a occhi chiusi per le collaudate unità TDI. Per questo motivo il brand del Gruppo Volkswagen ha deciso di rinnovare da cima a fondo la propria gamma di motorizzazioni alimentate a gasolio, con l'arrivo di una serie di nuovi propulsori nuovi fiammanti.

1.4 TDI: si parte con un nuovo tre cilindri

Partiamo dal basso con l'arrivo del nuovo tre cilindri 1.4 TDI, un unità da montare trasversalmente e che presto entrerà in produzione. A differenza del motore precedente che fino al 2005 era montato sulla Audi A2, il nuovo 1.4 TDI ha un carter in lega leggera di alluminio-silicio che pesa solamente 17 kg , ben 12 kg in meno rispetto alla precedente costruzione in ghisa. Il peso complessivo del motore è pari a 132 kg. Il sistema d’iniezione Common Rail raggiunge una pressione pari a 2.000 bar e le valvole magnetiche aprono e chiudono gli ugelli negli iniettori a sette fori. La pressione elevata permette una più fine atomizzazione del gasolio nelle camere e quindi una combustione più efficiente e pulita.

Il turbocompressore del 1.4 TDI presenta una regolazione pneumatica delle palette fisse della girante. L’intercooler, che utilizza per il sistema di raffreddamento un proprio sistema di circolazione, è fissato sulla testa del cilindro. Esattamente a monte del compressore sbocca il sistema di riciclo del gas di scarico (EGR), anch’esso con raffreddamento ad acqua. Ciò permette di ridurre l’emissione di NOx con il motore caldo e un carico medio o alto, mentre il sistema di riciclo di gas di scarico (EGR) non raffreddato si attiva sopratutto dopo l‘avviamento a freddo. Conforme alla normativa Euro 6, il nuovo tre cilindri a gasolio eroga una potenza di 90 CV e sviluppa una coppia massima di 230 Nm, disponibili in maniera costante tra 1.500 e 2.500 giri/min.

Il nuovo 2.0 TDI longitudinale

Il cardine principale della gamma diesel firmata Audi rimane naturalmente il 2.0 TDI quattro cilindri, che viene montato dalla A1 alla A6. Questa unità viene montata sia in maniera trasversale che longitudinale (vd. Audi Q5) e si contraddistingue nella sua nuova evoluzione, per la conformità alla norma Euro 6 grazie alla presenza di un sistema di depurazione dei gas di scarico, composto da un catalizzatore a ossidazione e da un filtro particolato Diesel con rivestimento SCR (selettive catalytic reduction).

Si può scegliere tra due versioni: una con 150 CV e l’altra con 190 CV e la coppia massima è rispettivamente di 320 e 400 Nm. Il modello Audi Q5 con motore da 150 CV ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi; la velocità massima è di 192 km/h, il consumo dichiarato ogni 100 km è pari a 4,9 litri di gasolio (129 grammi di CO2/km).

Il nuovo 3.0 V6 TDI: turbo o biturbo, da 272 a 320 CV

Si rinnova completamente anche il 3.0 V6 TDI, il best seller tra i modelli di segmento superiore, che offre anche in questo caso maggiore potenza, facendo calare al tempo stesso consumi ed emissioni. Omologato Euro 6, questo sei cilindri è in grado di erogare diversi step di potenza: si parte con 272 CV e 580 Nm di coppia massima, tra 1.250 e 3.250 giri, per passare alla versione da 218 CV e 400 Nm che si può trovare sulla A7 restyling in versione ultra.

La A7 Sportback restyling è per l'appunto il primo modello ad adottare il nuovo V6 Diesel. Con la trazione quattro, passa da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, mentre la velocità massima, limitata elettronicamente, è pari a 250 km/h. La vettura consuma in media, secondo il costruttore, 5,2 litri di carburante per 100 chilometri, a fronte di emissioni di CO2 di 136 grammi al chilometro. Rispetto al modello precedente il nuovo 3.0 TDI migliora quindi le sue prestazioni del 13%. Nella versione ultra il V6 Diesel è ancora più efficiente promettendo un consumo medio di 4,7 l/100 con le emissioni inchiodate a 122 CO2/km. Le prestazioni al tempo stesso non sono trascurabili grazie ad uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi e ad una velocità massima 239 km/h.

Rinnovata anche la versione biturbo, che ora eroga 320 CV (prima erano 313, ndr), ma che sulla versione speciale competition della A7 (l'importazione in Italia di questa versione non è ancora stata confermata) può arrivare a sviluppare 326 CV, che diventano addirittura 346 quando entra in gioco la funzione overboost.

Confermato il 4.2 V8

L'iconico V8 TDI da 4.2 litri, il motore con la coppia più elevata della gamma Audi, rimane disponibile all'interno della gamma. Nella sua versione più recente, omologata Euro 6, questo propulsore sull'ammiraglia A8 raggiunge una coppia pari a 850 Nm tra 2.000 e 2.750 giri, mentre i suoi 385 CV  di potenza vengono erogati già a 3.750 giri. Attraverso il cambio tiptronic a otto rapporti, il V8 diesel garantisce alla berlina di lusso con trazione quattro un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e una velocità massima autolimitata elettronicamente pari a 250 km/h.

Il carter in ghisa grafitica vermicolare di questa unità consente di ridurre sensibilmente il peso complessivo del motore che si aggira intorno ai 250 kg. Quattro alberi a camme azionati a catena comandano complessivamente 32 valvole mediante bilancieri a rullo. Anche i due turbocompressori a geometria variabile (VTG) sono stati migliorati ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda i cuscinetti delle giranti dei compressori. Entrambi i turbo, che generano una pressione relativa pari a 1,7 bar, alimentano rispettivamente una bancata motore per mezzo di un intercooler post-azionato. Grazie alla geometria variabile della turbina la propulsione inizia ad essere generata già in fase di messa in marcia, quindi ad un numero di giri molto basso.

Grazie al particolare comfort di guida, con l’inserimento della modalità efficiency del sistema Audi drive select, il motore diesel può essere messo in movimento con appena 800 giri. Il numero di giri basso riduce sensibilmente il consumo effettivo. Nel ciclo la Audi A8 4.2 TDI clean diesel consuma secondo il costruttore 7,4 litri ogni 100 km (194 grammi di CO2/km).