Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio batte Ferrari: elaborazione tedesca da +170 CV, ce ne sono ancora nel V6?

Dalla Germania una preparazione dedicata alla berlina Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio che incrementa la potenza di 170 CV, arrivando fino a 680 CV e 850 Nm: più di certi motori V8 Ferrari

15 luglio 2019

Le preparazioni delle Alfa Romeo sono una delizia e una passione da sempre, per i tuners e per i proprietari delle auto con il Biscione nel logo. L’ultima di cui si parla in questi giorni è quella che dalla Germania (McChip-Dkr) vede una serie di tre kit dedicati alla Giulia. Se con la “sola” modifica della centralina Bosch MED17 sono dichiarati incrementi già forti, fino a ottenere 580 o 610 CV, rispetto ai 510 CV d’origine, i tedeschi mettendo mano anche a turbine, scarichi e altri componenti non specificati, parlano di potenza fuori dal comune.

Il motore Alfa V6 2.9 arriverebbe a ben 680 CV e 850 Nm di coppia. Una Giulia che spinge più di alcune supercar come Ferrari, quelle a cui sempre ci si riferisce pensando ai motori F154 da 90°.

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Il costo del tuning? Oltre quindicimila euro, cui sommare poi nel tempo una certa manutenzione e correzione di altre parti, specie se soggette a usura, con una simile differenza di cavalli rispetto all'origine.

Una sportiva usata con 170 CV la si compra spendendo anche meno, per divertirsi in pista. Ma non si ha forse sotto il cofano un mostro di potenza con velocità di punta 313 Km/h e quella soddisfazione, di dire “Ho la Giulia più potente della 488 (versione Pista esclusa)”.

Sul perchè nel Tricore della ecu Motronic a iniezione diretta che d'origine equipaggia la Giulia Quadrifoglio, non ci siano così tanti CV spremuti sin dall'uscita di fabbrica, potete darvi delle risposte come credete; l'elenco dei motivi è abbastanza lungo.