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Cosa ne dice il mondo della nuova Alfa Romeo presentata a porte chiuse per il 2020? La Giulia GTA Euro6 è forte, certo, ma quanto e per quali aspetti? Inciderà realmente su porzioni di mercato, facendo riferimento tecnico nella sua fascia; in pista, con vittorie; o nell’immaginario collettivo, grazie a ruoli veri nella quotidianità e non solo per il web? Perché tutto questo volle dire GTA in breve dalla sua nascita, nel 1965.
Questo acronimo nel tempo, in 55 anni di storia Alfa Romeo prima ed FCA (Fiat) poi, è stato usato il giusto: non troppo. Ma talvolta per i puristi quel poco è bastato, per essere anche abusato. Quando la “Gran Turismo Alleggerita” Alfa Romeo nacque era davvero leggera, manco 750 Kg. Aveva un "giusto" motore 1.6 che secondo le varie modifiche arrivò a spingere ben oltre i 150 CV, magari 170. Non certo i 540 CV della nuova Giulia GTA 2020, dove si dice ancora berlina stradale, ma con i decenni è cambiato (raddoppiato) tutto: in modo realmente esagerato.
Quale piace di più, tra le molte proposte Alfa Romeo siglate GTA? Difficile dirlo, perché quella odierna nel 2020 è davvero auto per pochi in tutti i sensi, visti anche i costi e le condizioni sociali di tanti fan. Pochi invero la guideranno e nemmeno spesso, in strada, tra i 500 fortunati. Pochissimi la possiederanno come diretti proprietari secondo quel vecchio e superatissimo slogan citato: “una vittoria al giorno, con la macchina di tutti i giorni”.
Magari fosse così. Altri tempi, altri giorni per la mobilità e per gli italiani; altre auto e anche, altre gare. Oggi, salvo usi particolari è probabile per la nuova Giulia GTA il collezionismo, sin dall’immatricolazione. La prima GTA e tutte le seguenti, molto diverse tra loro, sono invece state spesso auto relativamente diffuse e facili da incrociare o toccare con mano, per molti, su strade di molti Paesi. E poi in pista: a impegnare piloti e meccanici di vario rango e vincere, tanto, nelle serie soprattutto europee. Questo gradualmente meno, ma, almeno, fino alle Alfa 156 GTA di inizio secolo si poteva ancora dire. Con le dovute proporzioni e i correttivi, specie per i modelli gara che a dirla tutta, non erano fratelli di quelli venduti in concessionaria. Dopo quasi vent'anni la Giulia 2020 è degna erede della dinastia?
Ecco a seguire una carrellata dei modelli GTA Alfa, dal 1965 a oggi. A voi la sentenza su quella che più vi piacerebbe (ri)provare, possedere e mantenere (elemento di un certo peso) o usare per cimentarvi in pista da soli piuttosto che a confronto di rivali in gara. Chi scrive, non ha dubbio.. Almeno finché non prova a fondo la nuova Giulia GTA 2020 e resta deluso: poco probabile, escludendo il costo e il rapporto di tutto al medesimo. Specie conoscendo le gioie ma anche i molti piccoli “dolori” delle vecchie che, indubbiamente, la nuova limita. Sopportabili eccome, ma superati con il meglio di oggi grazie a comfort ed elettronica; sicurezza e piacere guida prima che prestazione assoluta, meno rilevante per certi aspetti. Forse giusto lo stile a finitura molto aggressiva e le dimensioni "sconfinano un po' oltre"..... Ah, le gare? Ormai non è più tempo di gare popolari questo, ma se FCA volesse inventarsi una presenza in circuito!
ALFA ROMEO GIULIA SPRINT GTA. Reginetta sportiva della ricca gamma, a metà degli anni Sessanta, con alleggerimento di carrozzeria e motore 1.6 da 115CV. Molte le correzioni tecniche nel corso della sua carriera. L’impronta Autodelta è però sempre stata presente per questo modello che apre la serie e dura a lungo.
JUNIOR (1.3 GTA). Piccola variante al debutto sul finire degli anni Sessanta, amatissima a posteriori dai collezionisti, sfiorava i 100CV e metteva nella cubatura ridotta la doppia accensione. La GTA, vera, per tutti.
Giulia GT-A/Am. Versione pensata anche per le corse negli USA (Gran Turismo-America) con motore 1.750. Proposta negli anni anche la versione maggiorata, con il motore che sale di cubatura a 2.0.
GTA Junior CORSA. La piccola Giulia in versione 1.3 con 16 valvole, capace di correre in vari trofei e serie, anche internazionali, portando a casa grandi risultati nei primi anni Settanta.
GTA-SA. Pochissimi esemplari delle Giulia 1.6 sono stati addirittura dotati della Sovra-Alimentazione, con due turbine (competizioni Gruppo 5). "Roba da museo" oggi giorno, a differenza delle precedenti con cui facile prendersi libertà di smanettare (in pista) anche nel ventiventi.
ALFASUD GTA. Esempio di uso dell’acronimo senza DNA puro. Questa Alfasud era un allestimento della vettura senza grandi modifiche tecniche, al motore 1.5 boxer e alla trazione, anteriore.
155 GTA. Vera bomba evoluta oltre la mitica 155 Q4 (quella blasfema con il motore Lancia, della Delta Integrale euro2 a bobine singole) questa 155 non è mai andata in vendita. Esemplari da esibizione, in pista, con trazione integrale e motore spinto pare intorno ai 400CV. Il modello da gara, sempre con il 2.0 e quella cavalleria, ha però fatto gioire gli appassionati e tenuto alto il valore del Biscione nelle gare del Turismo anni Novanta. Da collezione, impossibile possederla per normale uso stradale.
156 GTA. La migliore dei tempi a cavallo tra i due secoli. Auto capace di soddisfare degnamente il mercato stradale, con il V6 3.2 da 250CV (senza significativi ritocchi al resto della struttura di Alfa 156, salvo il dovuto impianto frenante) e anche di vincere in gara (es. ETCC). Esiste anche la prima versione familiare, wagon, di una GTA. Solo Euro3, si usa anche oggi in strada volendo, con i limiti di consumo del motore.
147 GTA. Replica del lavoro e anche di gran parte della sostanza di 156 GTA viene messa nel modello, Euro4, 147 GTA. Diffusa sul mercato e capace di un minimo ruolo negli autodromi, con la 147 GTA Cup. E' restata la GTA più "vicina" al mercato, non forse alla purezza della siglia, sino al 2020.
MiTo GTA. Modello solo pensato e visto come concept, con uso del motore 1.750 turbo. Meglio così forse.
GIULIA GTA 2020. Deriva dalla Giulia Quadrifoglio attuale. Presentata con fin troppo clamore nel deserto GIMS 2020 con finiture molto "cattive" al contrario delle primissime GTA e una versione potenziata del già esagerato motore 2.9 V6 Bi-Turbo, da 540 CV (+30 rispetto alla versione di partenza). Grazie all’adozione di materiali leggeri anche nella meccanica, beneficia della dovuta riduzione massa (-100 kg) raggiungendo rapporto peso/potenza 2,82 kg/CV. GTAm è la attesa versione estrema che girerà in pista: due posti, roll bar e cinture a 6 punti. Auto prodotte in solo 500 esemplari queste "GTAweb" con già milioni di click e visualizzazioni prima di accendere il motore. Forse la loro dote maggiore, nel mondo odierno, è proprio quella di appeal e valore comunicativo per la sportività del marchio. Innegabile, alla faccia di rivali più GT, più Sportive, anche più Leggere e appetibili; ma senza quei 55 anni di storia e un Biscione, ancora amato.
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/
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