Airbag Takata: Stellantis allarga il richiamo al resto d'Europa, ma senza "stop-drive"

La vicenda degli airbag Takata sulle Citroen C3 e DS DS3 si svolge con non pochi problemi per i clienti che hanno ricevuto la lettera di richiamo e si sono prenotati per la sostituzione del dispositivo. Il provvedimento per ora ha riguardato le regioni meridionali d'Europa, perché il deterioramento del nitrato di ammonio presente nell'airbag è molto più rapido in presenza dei climi caldi e umidi. La scorsa settimana però le preoccupazioni sono aumentate anche per altre aree del Vecchio Continente e Stellantis ha deciso di estendere il richiamo anche a tutti i proprietari che riuscirà a raggiungere nelle regioni del Nord Europa, in pratica in tutto il Continente. Lo ha riportato "Le Figaro". 

Si parla inizialmente di altri 98.000 esemplari di Citroen C3 e DS3 (di cui 73.000 in Francia) ai cui proprietari saranno spedite le lettere alla fine di gennaio. Curiosamente in questi avvisi non è contenuta l'intimazione "Stop Drive" ovvero il divieto di usare l'auto. Probabilmente la ragione sta nel fatto che nei climi freddi c'è meno probabilità di guasto all'airbag, ma, si sa, le auto girano per tutta Europa e il numero di coloro che non sono stati raggiuti potrebbe essere ancora molto alto. Infatti il produttore ha comunicato che "“Stellantis ha monitorato da vicino la situazione dei veicoli C3 e DS 3 (prodotti tra il 2009 e il 2019) dotati di airbag Takata. I dati attualmente disponibili, sulla base di prove sul campo e analisi di campioni, indicano un livello di rischio notevolmente inferiore rispetto al Sud. Per questo motivo si tratta di una campagna standard e non di uno stop-drive".

Per il il momento la riparazione è avvenuta per 102.000 vetture Citroën e DS nel Sud Europa (Francia, Italia, Spagna e Portogallo), ma la campagna di richiamo sarà estesa al Nord della Francia e a Germania, Austria, Ungheria, Moldavia, Svizzera, Ucraina e Irlanda, poi in altri Paesi europei nelle prossime settimane, per un totale cumulativo di oltre 869.000 veicoli di cui 400.000 in Francia, ha precisato il gruppo.