La storia comincia nel 1996, con l’uscita della prima serie (1U), che riprende il nome di un modello del passato Skoda, anni Sessanta. Prima figlia del matrimonio con il gruppo Volkswagen, la Octavia implementa soluzioni derivate da modelli tedeschi di grande fama e volume: non al massimo dell’innovazione e della prestazione possibili, genericamente riservate ai brand del gruppo che portano in strada veicoli premium, ma comunque affidabili e di appeal per la nuova clientela. Il marchio ceco vede con Octavia un primo serio step della verso la sua nuova immagine, che incrementa a 360° e parecchio il livello tecnico. La motorizzazione più diffusa è quella a gasolio, il celebre 1.9 TDI, pur se si partiva da un pacato 1.4 benzina aspirato. Con il tempo la gamma Octavia si arricchisce di versioni e persino della trazione integrale con motore 1.8 turbo benzina. La seconda generazione debutta nel 2004, utilizza pianale e soluzioni figlie del grande gruppo e condivise questa volta con modelli totalmente contemporanei, come la Golf 5 e le altre vetture basate sul progetto PQ35. In questo secondo modello, siglato 1Z, Octavia segue più da vicino le cugine degli altri marchi anche nei contenuti. Grazie a un aumento del valore percepito, gli uomini della casa possono spingere innalzando lievemente i prezzi, ma regalando alle nuove vetture motorizzazioni a iniezione diretta benzina, aspirate e turbo, con i primi accenni di downsizing per i nuovi 1.6 TDI e 1.2 TSI, i quali si aggiungono dopo il restyling del 2008 insieme al cambio automatico DSG. La terza e attuale serie, 5E basata su pianale MQB, arriva a fine 2012 e ormai sembra lontana parente delle vecchie Skoda, ricca di quasi tutti i sistemi più moderni per l’assistenza alla guida e non certo posizionata nella fascia bassa del segmento, come era un tempo. Oltre a crescere nelle dimensioni, si coprono quasi tutti i gusti della possibile clientela con le nuove motorizzazioni, puntando sia all’ecologia con i Green Line, o G-Tec a doppia alimentazione, sia alla potenza con la nuova RS, seriamente sportiva. Cinque le stelle Euro NCAP per la sicurezza. Nei rally il marchio prosegue una sua storia di competizioni, con vari modelli oltre a Octavia, che è stata presente anche in gare del Campionato Europeo Turismo, pur senza svettare. Rimane negli annali il risultato alla Bonneville Speed Week 2011, dove per celebrare il 10° anniversario dei modelli vRS, i più potenti della gamma pur se non diffusi in tutti i mercati, un’Octavia ha infranto abbondantemente il muro delle 200 miglia orarie. Per l’uso stradale sono state prodotte serie limitate, come la WRC replica del 2002. Assemblata e diffusa in tutto il mondo con nomi diversi, come Octavia Tour, Octavia5 o Laura (in India) la Octavia è stata spesso allestita per uso di enti pubblici e forze dell’ordine (in gran quantità non solo in Cecoslovacchia, ma anche nel Regno Unito, dove hanno “lavorato” persino le spinte versioni vRS con il noto motore AUQ, derivato dall’Audi TT).