E’ 100% Porsche, coupé, con motore tradizionalmente a sei cilindri contrapposti, però la combinazione telaistica (base in acciaio e lega leggera, alluminio) comune alla Boxster, lo vede posizionato centralmente, a meno di 30 cm dal posto conducente, su una due posti secchi compatta che risulta più lieve e meno impegnativa della 911. Si possiede il mito e lo si percepisce, rimanendo in chiave meno estrema. Cayman soprattutto esprime una tecnica diversa e più accessibile in termini di guida al limite, qualora si pensi di poterla fare nei contesti adeguati. Lo stile è impeccabilmente e modernamente Porsche, entro i 4,4 metri d’ingombro longitudinale, con grinta e possibilità di innamorarsi brevemente, senza essere traditi specie contando sui sistemi di assistenza alla guida e gestione elettronica delle varianti dinamiche (sospensioni, cambio, erogazione). La capacità di carico, che vede bagagliaio sia anteriore sia posteriore, è circa 275 litri a dispetto dell’immaginario.
Quattro le varianti esistenti, sempre Euro6 con motori dotati di iniezione diretta (DFI) e VarioCam Plus: oltre la base 2.7, nettamente più economica ma capace già di soddisfare e oltre chi non conosca certi generi di vettura, la completa S 3.4, poco evidente da fuori ma di ottimo equilibrio e pieno contenuto, eventualmente ancor più spinta in versione GTS. Da considerare sempre oltre all’utilissimo ed efficiente PASM (assistenza sospensioni regolabili) il sistema comunicazione PCM e soprattutto l’ottimo il cambio PDK. Sempre o quasi, perché Cayman GT4 è infine la rappresentazione più estrema per il massimo possibile da una Cayman e non solo, in quanto ultima variante prodotta oggi come combinazione al top di motore sei cilindri contrapposti aspirato (3.8) e trasmissione manuale Porsche.
La prima generazione è a quotazioni oggi quasi popolari per una moderna Porsche, permette quindi a molti di realizzare il sogno di possesso di un modello della Casa con ancora ottima immagine, pulita e solida, senza particolari pecche evidenziate negli anni. Con la seconda generazione si rimane su quotazioni invece sopra la media. Da tener presente che in ogni caso, specie con il rinnovo dei modelli, gran parte di sistemi ed eventuali riprogrammazioni o codifiche di parti elettroniche sono associate alle contemporanee serie 911, con delega di lavorazione alla rete ufficiale della Casa.
Porsche nel 2006 decide di introdurre questo nuovo modello, che entra in commercio con ruolo proprio senza sostituirne altri, cosa non da poco per il costruttore tedesco usualmente autore di pochi pregiati modelli di lunga vita. Si tratta della interpretazione in chiave coupé della fortunata roadster Boxster, nata un decennio prima e rappresentante l’accesso gamma Porsche. La serie 987 usa lo schema con trazione posteriore e motore centrale, regalando uno stile dalle linee a vago ricordo di alcuni modelli compatti del passato Porsche in chiave moderna. Sul fronte tecnico piccola parte di meccanica e maggiore di sistemi sono prossimi a quelli della 911 serie 997, con varianti motoristiche sei cilindri aspirate da 2.7 a 3.4. Un restyling del 2009 arricchisce la Cayman della trasmissione PDK oltre che di qualche cavallo, mentre nel 2013 debutta la seconda generazione, 981, poco più voluminosa e più prestante tanto da raccogliere molti apprezzamenti nel settore per la dinamica di guida nel proprio segmento. Nel corso del tempo sono state varie le serie limitate o speciali prodotte, come Cayman S Sport, R o Black edition, ma soprattutto sono entrate in commercio le più potenti ed estreme versioni GTS e GT4. Sul fronte sportivo le Cayman hanno trovato uso in pista facilmente, per Trofei o serie nazionali, con piacere di gentlemen drivers e qualche risultato di classe nell’Endurance più titolata, più che intere partecipazioni a campionati iridati.
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