Mercedes-Benz Classe B

Due gli allestimenti di riferimento, declinabili secondo i gusti, con i motori che sono quattro cilindri sovralimentati benzina, eventualmente metano e diesel, tutti Euro6. Da poter scegliere il cambio 7G-DCT, regolabile nella risposta ai fini di prestazione e anche del consumo. Le doti telaistiche sono soddisfacenti per dinamica, prendendo il pacchetto più sostanzioso in merito alle sospensioni, mentre i motori coerenti all’esigenza che non è comunque quella di correre (solo i 2000cc benzina e il 2100cc diesel danno piena risposta a chi abbia relativa sete di potenza); per il più adeguato uso urbano sono ottimi i diesel pensando ai consumi, mentre i benzina per chi non ami rumore o vibrazioni, pagando poca spesa di carburante in più. Opzioni interessanti sono il tetto panoramico e gli utili sistemi Collision prevention assist piuttosto che Attention Assist.

Più diffusa di quel che sembri guardandosi intorno, soprattutto in certe zone d’Italia, la Classe B è stata sinora numericamente premiata nelle motorizzazioni diesel, forse ingiustamente, almeno a livello tecnico. La prima serie ha subito un discreto calo di valore e a poco servono quando si scenda a certi livelli le diverse, pur apprezzate, dotazioni. Meglio quindi scegliere secondo propria esigenza sapendo che il prodotto è valido e affidabile, tanto quanto altre Mercedes che sentono meno il deprezzamento.

Siglata con il numero produzione interno 245 al debutto, la Classe B arriva sulle strade europee nella primavera 2005, condividendo buona parte di pianale e soluzioni meccaniche con la più piccola Classe A, che era uscita in seconda generazione l’anno precedente. La seconda serie, siglata 246, è in vendita dal 2011 con accresciuto volume e ridotta altezza. Prodotta in Germania ma anche in Ungheria, ha superato il milione di esemplari a fine 2013. La più potente vista è la B 55, solo vista poiché realizzata in esemplare unico, usando il poderoso motore V8 da 388CV derivante dalla galassia AMG, per un esercizio di stile che si è esteso molto anche a livello meccanico, con trazione posteriore e cambio 7G-Tronic. Molte invece le serie limitate e con allestimenti particolari che Mercedes ha proposto su vari mercati, con declinazioni genericamente volte alla sportività, in dotazione full e motori benzina tra i più potenti disponibili (senza però variazioni meccaniche rispetto alla gamma “normale”). Citiamo ad esempio le Edition One, Special Edition e Limited, delle B 170 prodotte in pochi esemplari (600 più 600 e 500) per il Giappone rispettivamente nel 2007, 2008 e 2009. Sempre per i mercati asiatici anche altre piccole serie hanno potuto compiacere i gusti e la sete di personalizzazione, principalmente riguardando l’estetica della Classe B, come per le varie 125! Edition, a memoria delle invenzioni di Karl Benz. F-Cell il nome della versione a idrogeno che si è vista nel 2010 e sfrutta il pianale alto della Classe B per posizionare le varie componenti (non tutte purtroppo). Le 200 unità messe alla prova si sono rivelate interessanti per le prestazioni date, con 136CV di potenza, velocità massima prossima ai 170 Km/h e autonomia di circa 400km. Tre di queste vetture hanno anche compiuto un giro del mondo dimostrativo, attraversando quattordici nazioni. La ibrida E-Cell Plus vista a Francoforte nel 2011 combina un motore elettrico da 100kW con un benzina di metà potenza, in assenza di ausilio endotermico si percorrono 100 km. Presentata a Parigi nel 2012 la B200 NGD (Natural Gas Drive) è la versione con alimentazione doppia, che sfrutta il metano garantendo ottime prestazioni e risparmi, salvo dover sacrificare qualcosa in spazio e soprattutto ricerca distributori. La Electric Drive è infine la versione totalmente ecologica della B, l’ultima e quella su cui Mercedes punta seriamente: svelata a New York nel 2013 e intenzionata a giungere poi sulle strade non solo americane, ha un’autonomia di 200 km e incarna lo spirito di questa vettura, i cui spazi furono sin dall’inizio pensati anche in funzione di applicazioni come questa.